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Differenze tra regimi democratici e non democratici


Sotto questo profilo i regimi democratici sono in forte contrapposizione con un qualsiasi regime non democratico. Per un regime non democratico raggiungere un accordo relativo ai domini territoriali di uno stato non è necessariamente un obiettivo prioritario. Un regime non democratico può essere in grado di imporre un’accettazione passiva a un ampio gruppo di persone. In un regime non democratico il fatto che l’autorità centrale non derivi e non si mantenga grazie a elezioni libere e competitive significa che le aspirazioni separatiste o irredentiste se esistono non sono periodicamente risvegliate nel corso di normali pratiche politiche e possono essere semplicemente eliminate.
In forte contrasto con i regimi non democratici, la stessa definizione di democrazia comporta un accordo iniziale da parte dei cittadini di un dato territorio, qualunque sia la sua definizione, sulle procedure da utilizzare per dar vita ad un governo che possa nutrire legittime pretese di obbedienza dei cittadini. Di conseguenza se un gruppo significativo di persone non accetta come legittime le pretese di obbedienza, poiché alcune di esse non vogliono far parte di quell’unità politica per quanto democraticamente costituita, ciò rappresenta un serio problema per la transizione democratica e per il consolidamento democratico.
Dunque una variabile fondamentale per la teoria democratica è rappresentata dalla misura in cui gli abitanti accettano ambito e portata di una certa unità territoriale che considerano legittimata a prendere decisioni circa la futura ristrutturazione dell’unità stessa. Tanto più alta è la percentuale di persone che in un dato territorio non intendono appartenere a quell’unità territoriale, tanto più difficile sarà il consolidamento di un’unica democrazia all’interno di quell’unità.
In un regime non democratico non è essenziale che vi sia consenso sulla cittadinanza all’interno dello stato. Una maggioranza nazionale spesso impone al suo governo o la sua concezione dello stato sulle minoranze. Il governo che pretende di rappresentare gli individui non può essere messo in discussione attraverso canali potenzialmente autorevoli e istituzionalmente vincolanti poiché in un regime non democratico tale possibilità di appello non esiste.

Tratto da TRANSIZIONE E CONSOLIDAMENTO DEMOCRATICO di Filippo Amelotti
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