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Dietoterapia in casi di vomito - RGE


Le cause possono essere: apporto alimentare eccessivo, ricostruzione errata delle formule lattee, modalità di consumo dei pasti. L’origine può essere digestiva, extradigestiva o psicogena. Terapie:
Scomparsa angolo di His o ernia iatale (terapia sia posturale che dietetica), il piano del letto va tenuto in posizione semieretta (30°), i pasti vanno frazionati (così meglio tollerati) e addensati (con crema di riso o ispissenti nel biberon). Se entrambe le terapie non hanno successo si ricorre alla terapia farmacologia mediante farmaci che facilitano lo svuotamento gastrico verso l’intestino (es. Plasil) o che aumentano la pressione dello sfintere esofageo inferiore e la peristalsi esofagea (es. Betanecolo).
Vomiti acetonemici periodici (= vomiti ciclici con chetosi urinaria ed ematica, alito odora di acetone), acqua zuccherata (80-100 ml/kg) e seguire, progressivamente dopo il vomito, una dieta ad alto contenuto di carboidrati, limitando i lipidi e frazionando i pasti. Consigliare: brodi salati di verdure (poiché il sale compensa le perdite idro-elettrolitiche dovute al vomito), succhi di frutta. Terapia con anti-emetici (es. Plasil).
Vomito da plicatura gastrica, terapia unicamente posturale.
Vomito da gastroenterite acuta, spesso precede la diarrea acuta (utilizzo terapia per diarrea acuta).

Tratto da SCIENZE E TECNICHE DIETETICHE APPLICATE di Lucrezia Modesto
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