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Equilibrio idro-elettrolitico

Il corpo umano è in uno stato di equilibrio dinamico. Nel corso di una giornata si ingeriscono circa 2 litri di cibo e acqua che contengono da 6 a 15 g di NaCl. Inoltre, si assume una quantità variabile di altri elettroliti, quali K+, H+, Ca2+, HCO3- e ioni fosfato. L'organismo, quindi, deve soddisfare la legge dell'equilibrio di massa, ossia quello che entra nell'organismo ne deve uscire, se l'organismo non ne ha bisogno. Questo concetto è molto importante in quanto squilibri di questi elettroliti potrebbero portare a variazioni del volume cellulare, sia raggrinzamento e sia rigonfiamento, che possono compromettere la funzionalità cellulare. Per questo, il controllo del bilancio idro-elettrico, è un processo altamente integrato, perché coinvolge non solo risposte renali come abbiamo visto, ma anche gli apparati cardiovascolare e respiratorio. Gli aggiustamenti prodotti da quest'ultimi due apparati sono principalmente sotto il controllo nervoso e possono essere attuati molto rapidamente. Mentre, la compensazione omeostatica operata dal rene avviene molto più lentamente, perché il controllo della funzione renale è esercitato soprattutto attraverso vie endocrine e neuroendocrine. Inoltre, a causa delle loro sovrapposizioni funzionali, un cambiamento prodotto da uno degli apparati avrà probabilmente conseguenze che influenzeranno gli atri. Per esempio le risposte endocrine promosse dal rene hanno effetti diretti sull'apparato cardiovascolare. E allo stesso tempi, gli ormoni rilasciati dalle cellule miocardiche agiscono al livello renale.

Tratto da FISIOLOGIA: UN APPROCCIO INTEGRATO di Domenico Azarnia Tehran
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