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Perchè la svolta neoliberista?

Dopo la II Guerra Mondiale, bisognava raggiungere un compromesso di classe tra capitale e lavoro per assicurare la pace all'interno delle nazioni, e la soluzione era una commistione di stato, mercato e istituzioni democratiche che prese forma negli accordi di Bretton Woods. Il libero scambio delle merci era incoraggiato nell'ambito di un sistema di tassi di cambio fissi ancorato alla convertibilità in oro del dollaro. Il sistema poggiava sulla protezione della potenza militare americana. Si faceva ampio uso delle politiche fiscali e monetarie di stampo keynesiano e oggi ci si riferisce a tale organizzazione come "embedded liberalism", che indica come intorno ai processi di mercato esistesse una trama di restrizioni sociali e politiche. Negli anni '50 e '60 il sistema garantì alti tassi di crescita nei paesi a capitalismo avanzato, grazie alla disponibilità degli USA a gestire i deficit con il resto del mondo e ad assorbire gli eccessi di produzione. Alla fine degli anni '60 l'embedded liberalism entrò in crisi - ovunque crescevano disoccupazione e inflazione, arrivando a una fase globale di stagflazione. I dollari avevano invaso il mondo e gli USA non avevano pi˘ controllo su di loro, così nel '71 i tassi d cambi fissi furono abbandonati. A quel punto nacque un dibattito tra fautori della socialdemocrazia e della pianificazione centralizzata e gli interessi di coloro che si preoccupavano di liberare il potere delle aziende e ristabilire libertà di mercato. Prevalsero gli interessi del secondo gruppo. Il malcontento generato da inflazione e disoccupazione portò alla convergenza dei movimenti dei lavoratori e i movimenti sociali urbani - le classi dominanti sentivano il pericolo di una svolta socialista, le classi alte dovevano muoversi con decisione se non volevano essere annientate politicamente ed economicamente. Per Dumènil e Lèvy la neoliberalizzazione è fin dall'inizio un progetto mirante alla restaurazione del potere di classe, infatti, dopo l'attuazione delle politiche neoliberiste le % di reddito nazionale percepita dall'1% pi˘ ricco crebbe vertiginosamente, non solo in Usa ma anche in Gran Bretagna e in seguito in Russia, nell'Europa dell'est e in Cina.

Tratto da BREVE STORIA DEL NEOLIBERISMO di Giulia Dakli
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