Martin Lutero: Il giusto vivrà per fede
                                    
Ero stato infiammato di capire un vocabolo usato nella “Epistola ai romani” dove è detto “la giustizia di Dio è rivelata nell’Evangelo”. Questa parola “giustizia di Dio” la odiavo perché intendevo la giustizia quella per la quale Dio punisce i colpevoli. Nonostante la mia vita da monaco mi sentivo peccatore davanti a Dio e non avevano alcuna certezza che Dio fosse placato dalle mie opere. Non amavo quel Dio giusto e vendicatore, anzi lo odiavo, mi indignavo , lo bestemmiavo e mormoravo contro di lui dicendo “non basta forse che ci condanni alla morte eterna e che ci faccia subire la severità della tua legge? Desideravo sapere ciò che San Polo nel suo passo voleva dire. Esaminavo giorno e notte la connessione di queste parole scritte nell’Evangelo “Il giusto vivrà per fede” e cominciai a capire che la giustizia di Dio significa la giustizia che Dio dona e per mezzo della quale il giusto vive, se ha fede. Il senso della frase è: l’Evangelo ci rivela la giustizia di Dio, ma la giustizia passiva per mezzo della quale Dio, nella sua misericordia ci giustifica mediante la fede. Mi sentii rinascere e mi parve si spalancassero per me le porte del paradiso.
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Dettagli appunto:
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                                Autore:
                                Filippo Amelotti
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 - Università: Università degli studi di Genova
 - Facoltà: Scienze Politiche
 - Esame: Storia moderna
 - Docente: M. Bottaro Palumpo e R. Repetti
 - Titolo del libro: La nuova spiritualità dell'età moderna
 - Autore del libro: R. Repetti
 - Editore: ECIG
 - Anno pubblicazione: 2006
 
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