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Hegel: la critica della Teologia


12.5 Hegel critica la teologia tradizionale perché essa non è  riuscita a passare dalla prospettiva del Regno di Dio alla sua concreta realizzazione: la religione, infatti, deve assumere una dimensione concreta, deve storicizzarsi in una realtà etico-civile.

12.6 Egli vuole calare la fede nella storia, poiché il processo storico è guidato da un’intrinseca ragione teleologica, quindi vi si può rinvenire una prospettiva razionale in senso finalistico e teologico. Questo compiersi del cammino storico-filosofico determina il realizzarsi della verità, la quale non è data una volta per tutte, ma matura nella storia e non può mai considerarsi acquisita, ma è una realizzazione che in certi particolari momenti l’umanità attua. Per questo, la filosofia, che comprende questo processo, è superiore alla religione, che considera la verità nella sua astrattezza, fuori dal mondo.

12.9 La verità, pertanto, si conquista nella storia, e in questo contesto si concretizza una “fede” nella storia che il comunismo calerà a livello di massa, nell’ambito del raggiungimento della “verità”.

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