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LE RELAZIONI INTERNAZIONALI COME DISCIPLINA


Disciplina contemporanea che nasce nell’ambito delle scienze sociali, 1919. Essa presuppone un orizzonte moderno; Waltz nella “teoria delle relazioni internazionali” definisce la politica internazionale come politica internazionale moderna.
La scuola britannica parla del rapporto Europa-Mondo, problema della determinatezza storica del mondo moderno.
Carl Schmitt invece sottolinea che l’esperienza moderna è geograficamente determinata ed emerge l’eccezionalità.
La teoria contemporanea delle relazioni internazionali è di matrice americana e ciò comporta delle conseguenze:
i quesiti sono posti dall’opinione pubblica americana
due ricerche fondamentali del ‘900 sono state praticamente rimosse: la fine della centralità europea e come aspetto speculare ad essa la rivolta contro l’Occidente. La destrutturazione dei rapporti Europa-Mondo è stata marginalizzata.
C’è una vera e propria distorsione prospettica dovuta al fatto che gli Usa sono diversi da tutti gli altri stati ed il loro punto di vista è eccezionale (eccezionalismo) :
sono eccezionalmente forti
sono “invulnerabili”: gli altri paesi (Gb a parte)  hanno sempre convissuto con il terrore della loro vulnerabilità, mentre gli Usa hanno sempre combattuto guerre lontano da casa.

I principali approcci alle relazioni internazionali.
4 domande fondamentali per caratterizzare ciascun approccio:
1)  A quale esperienza storica rispondono?
2)  Qual è il problema posto al centro?
3)  Qual è la soluzione proposta?
4)  Quale immagine del tempo viene suggerita?

Tratto da RELAZIONI INTERNAZIONALI di Alice Lavinia Oppizzi
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