Focus mobilità sociale in Italia
Il sociologo Bourdieu definiva il capitale culturale come l’insieme dei diversi tipi di conoscenze, competenze e altre risorse culturali che consentono all’attore sociale di rappresentare la propria posizione di classe in un determinato contesto. Secondo lo studioso francese le persone riproducono le classi di generazione in generazione, trasmettendo ai giovani non solo la ricchezza materiale ma anche il patrimonio culturale. Bourdieu osservò anche che il capitale culturale interagisce con il capitale economico e con il capitale sociale, ossia delle relazioni potenzialmente preziose dal punto di vista economico che derivano dall’appartenenza a un gruppo e che l’attore sociale può mobilitare per raggiugere un obbiettivo.
• Assistenza: interventi messi in campo per fronteggiare la marginalità sociale e la povertà
• Assicurazioni contro la vecchiaia (previdenza) e gli infortuni sul lavoro
• Politiche del lavoro: volte a ridurre e fronteggiare i rischi derivanti dalla disoccupazione, promuovere le creazione di occupazione, la tutela dei lavoratori
• Leva fiscale: permette una redistribuzione del reddito tra le diverse classi mediante l’imposizione fiscale e tributaria
• Trasferimenti monetari e sussidi: consistono nel corrispondere una somma di
denaro a una determinata categoria di persone aventi requisiti specifici
• Welfare aziendale: sistema di prestazione non monetaria per incrementare il benessere individuale e familiare dei lavoratori stabilito dalla legge
1. Modello socialdemocratico: tipico dei paesi del Nord Europa le cui tutele sono universaliste e che tende alla realizzazione della piena cittadinanza sociale. In esso lo stato è l’attore principale del Welfare
2. Modello corporativo: caratteristico della Germania e della Francia in cui le tutele sociali sono correlate alla categoria lavorativa di appartenenza, con standard minimi di tutela piuttosto elevati, lo stato svolge un ruolo centrale
3. Modello mediterraneo: sviluppato in Italia, Grecia, Spagna e Portogallo che abbina a un mix di tutele a base corporativa universalistica un ruolo rilevante riservato alle famiglie in quanto “ammortizzatore sociale” fondamentale, anche il terzo settore svolge un ruolo importante
4. Modello liberale: tipico degli Stati Uniti, dell’Irlanda e della Nuova Zelanda in cui il mercato e il settore no-profit costituiscono gli attori principali del sistema Welfare, mentre lo stato interviene in via residuale
Continua a leggere:
- Successivo: ETNIE E MIGRAZIONI
- Precedente: STRATIFICAZIONE, CLASSI SOCIALI E DISUGUAGLIANZE GLOBALI
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.