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Divario tra ricchi e poveri nel mondo


La ricchezza, il benessere e lo sviluppo non sono equamente distribuiti sulla terra
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) dal 1961 promuove sviluppo e miglioramenti degli standard di vita dei suoi membri, in particolare nei paesi in via di sviluppo.

Esistono alternative ai modelli classici dello sviluppo?
Filone ideologico anti-utilitaristico:
È necessario limitare l’imperativo del consumo e dell’accumulo e porsi la riflessione ambientale

Tendenze del post-sviluppo basic-need
Forme di sviluppo attente alle esigenze della popolazione locale.
Processi di ammodernizzazione strutturale che procedono di pari passo con la salvaguardia dei bisogni essenziali, cibo, salute, istruzione e diritti dell’ambiente.

Tendenze del post-sviluppo → sviluppo bottom-up
Forma di sviluppo che impiega forze endogene, umane, culturali, istituzionali, ambientali e che si fonda sull’identità e la vocazione di un territorio.

Ruolo delle ONG → organizzazioni senza profitto che hanno a cuore lo sviluppo bottom-up.

Colonizzazione europea in Africa 1985-1914

Indice di sviluppo umano:
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Il circolo chiuso della povertà e della fame

Povertà rurale → maggiore crescita demografica – deforestazione – carenza idrica – erosione del suolo – calo delle superfici coltivate pro capite

Povertà urbana ← Inurbamento

Calo dell’autosufficienza ambientale, crescita delle importazioni
Aggravio del debito estero
Taglio della sfera pubblica
Analfabetismo e scarsa assistenza sanitaria

Obiettivi per aiutare le città povere dei PVS
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Tratto da GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO di Nunzia Marullo
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