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Gli indicatori dello sviluppo


• Economici

PIL: ricchezza in termini di beni e servizi prodotti annualmente da un paese. Non intercetta l’economia informale, dunque non è un indice del tutto affidabile (in media).

Indice di povertà: numero di persone povere in modo assoluto o relativo sul totale della popolazione.


• Sociodemografici

Tasso di alfabetizzazione: numero di persone alfabetizzate al di sopra dei 15 anni sul totale della popolazione.

Aspettativa di vita: la media di vita raggiungibile da una popolazione in base al livello di sviluppo e benessere raggiunto.

Tasso di mortalità infantile: numero di bimbi che muoiono o alla nascita o prima dei 5 anni sul totale della popolazione, Malnutrizione e denutrizione; denutrizione (consiste in un’alimentazione insufficiente) e la malnutrizione (consiste in un’alimentazione carente di alcuni alimenti indispensabili come le proteine, le vitamine e il ferro).

• Ambientali

Dalla conferenza di Rio de Janeiro del 1992 si utilizzano indicatori ambientali per valutare i livelli di impatto globale delle problematiche ambientali:
• Frequenza di impatti ambientali
• Dissesti idrogeologici
• Riduzione della biodiversità
• Varie forme di inquinamento
• Pratiche di allevamento intensivo
• Utilizzo di pesticidi
• Estrazioni minerarie
• Vulnerabilità naturali – tsunami – terremoti
• Numero di veicoli per km2 di territorio
• Crescita della popolazione
• Numero di accordi ambientali in vigore
• Tipologia di governi favorevoli o contrari alla tutala ambientale

Indice di sviluppo umano (ISU): analizza i livelli di sviluppo di una popolazione a partire dalla combinazione di indicatori economici, sociodemografici e ambientali, (PIL, speranza di vita, alfabetizzazione, salute, condizioni ambientali).
Tutte le informazioni producono un’unica misurazione statistica, l’ISU, che ci dà un quadro completo dello sviluppo dei vari paesi del mondo.

Indice di benessere equo e sostenibile, BES: è ritenuto oggi uno degli indici più completi, perché integra tutti gli indici già contemplati nell’ISU con misure di diseguaglianza e sostenibilità, ad esempio tiene conto dell’indice di sviluppo di genere, cioè delle disuguaglianze fra uomini e donne nell’accesso allo sviluppo (istruzione e lavoro soprattutto) e del divario tra ricchi e poveri.

Come si è partiti da un’idea vincente di sviluppo a un’idea di distruzione?
Truman: presidente degli Stati Uniti dal 1945 al 1953
"Dobbiamo lanciare un nuovo programma di sviluppo economico che sia audace e che metta i vantaggi del nostro progresso al servizio della crescita delle regioni meno sviluppate. Più della metà delle persone di questo mondo vive nella povertà e nelle malattie e la loro povertà è un handicap tanto per loro quanto per le regioni più prospere".

Con lui parte l’epopea della modernizzazione. Si afferma l’ideologia della modernizzazione, idea ottimistica di evoluzione della società verso forme sempre più perfette di sviluppo cumulativo e irreversibile.
In biologia lo sviluppo descrive il processo evolutivo di un organismo spiegando così la naturale crescita di animali e vegetali.

Crescita e sviluppo sono concetti mutuati dalla biologia.
Crescita: accumulazione di parti, passaggio dal meno al più
Sviluppo: evoluzione qualitativa, passaggio verso il meglio → sviluppo socio-territoriale ed economico.
Sviluppo socio-territoriale ed economico: processo che conduce attraverso stadi successivi a miglioramenti qualitativi del benessere economico di una società, della sua distribuzione tra le varie classi sociali, della qualità della vita e dell’ambiente.
Sviluppo sostenibile

Visione eurocentrica dello sviluppo:
• Il sottosviluppo è da imputare a cause endogene
• Fede nel progresso sociale, nell’illimitatezza delle risorse naturali, nella razionalità economica come meccanismo regolatore, nel legame fra crescita industriale e sviluppo industriale e tecnologia che assicurano progresso e benessere.
• Sostituzione del fine (benessere) con il mezzo (crescita economica)

Tratto da GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO di Nunzia Marullo
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