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Mimesis e diégesis


Mimesi (imitazione): discorso diretto
Diegesi (semplice racconto): discorso indiretto
Il modo diegetico può contenere elementi mimetici senza cessare di essere così, viceversa non è possibile, il mimetico, se contiene elementi diegetici diventa a sua volta diegetico (Platone). Secondo Aristotele il mimetico ha un altro significato, designa ogni forma di imitazione, anche quella delle azioni; “imitazione” e “rappresentazione” dell’azione. Genette distingue tre tipi di attore:
a. narratore intradiegetico (colui che parla): la voce narrante è quella di un attore all’interno della scena de testo, è lui che racconta la sua testimonianza diretta intradiegetico omodiegetico (partecipa alla storia)
b. Shéhérazade: un personaggio della storia che racconta altre storie, è narratore intradiegetico eterodiegetico (non fa parte della storia, ma della cornice)
c. Voce narrante una semplice voce narrativa anonima è il narratore extradiegetico, la voce fuori campo di “funghi in città” che ogni tanto cede la parola ai personaggi intradiegetici

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
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