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I due blocchi politici : Usa e Urss




Dopo la fine della guerra, si formano due blocchi politici e contrapposti, uno occidentale che gravita intorno agli USA, e uno orientale intorno all’URSS. L’avanzata dell’Armata Rossa verso est, fino alla presa di Berlino, ha permesso all’URSS di inglobare subito entro i confini l’Estonia, la Lituania e la Lettonia, che all’epoca scompaiono come paesi indipendenti. Il territorio della Germania viene ridotto e suddiviso in quattro zone. L’area orientale intorno a Berlino è affidata all’Urss e la Germania occidentale è divisa tra Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Anche Berlino viene divisa in quattro.
Tra l’autunno del 1945 e l’autunno del 1946 a Norimberga si forma un Tribunale militare composto da giudici delle potenze vincitrici che processa 24 alti dirigenti nazisti.
Nel 1944 si tenne a Bretton Woods (USA) una Conferenza internazionale con lo scopo di definire le modalità dei rapporti finanziari dopo la conclusione della guerra. Nel corso della Conferenza, a cui partecipano 44 paesi, viene accolta la proposta dell’economista Keynes, con la quale i paesi accettano di basare emissioni monetarie non solo sulle riserve auree ma sul dollaro americano che sostituisce la sterlina inglese come valuta internazionale. Viene anche costituito il Fondo monetario Internazionale, a cui Urss e Cina non aderiscono e che aiuta tramite prestiti i paesi che hanno una bilancia di pagamenti in deficit. Viene fondata la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo che ha il compito di finanziare la ricostruzione dei paesi che hanno subito danni di guerra o di sostenere con prestiti speciali l’industrializzazione dei paesi sottosviluppati. Viene consolidato il Gatt (Accordo Generale sulle Tariffe e sul Commercio), che stabilisce le regole per facilitare gli scambi commerciali.
Nel 1947 viene varato il Piano Marshall, un programma per la ripresa europea, che dura fino al 1951. Il piano viene elaborato dal segretario di Stato americano Marshall e prevede la concessione di prestiti, in forma gratuita e in parte a lunga scadenza e a bassi tassi di interesse all’Austria, Belgio, Lussemburgo, Danimarca, Francia, Germania Ovest, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Svizzera, Svezia e Turchia. Per essere inclusi nel programma, bisogna accettare l’alleanza con gli Usa e l’adesione ai principi della democrazia e del libero mercato.
I paesi inclusi nel Piano ricevono merci, attrezzature e materiali.
La distanza ideologica, economica e sociale tra l’Urss e Usa è enorme. L’uno è un paese comunista a partito unico; l’altro è una democrazia nella quale vigono la libera iniziativa e il libero mercato. Inoltre i rispettivi governanti pensano ad assicurare ai loro paesi la massima influenza possibile sui territori dove i loro eserciti hanno messo piede. In breve, la situazione di confronto a distanza si trasforma nel 1946 in una tensione diretta che sembra sempre sul punto di degenerare in uno scontro militare. Si ha paura di una guerra atomica.
Nel 1946, dopo che l’Urss ha iniziato una pressione diplomatica sulla Turchia per ottenere delle basi sullo Stretto dei Dardanelli, gli Stati Uniti inviano parte della flotta militare nel Mediterraneo a sostegno della Turchia e a presidio dei Dardanelli. L’appoggio militare statunitense si trasforma in una più ampia collaborazione politica e finanziaria, che porta la Turchia all’interno dell’area di influenza occidentale.
Sempre nel 1946 sia il Regno Unito sia gli Stati Uniti intervengono direttamente in Grecia per impedire il diffondersi di un’insurrezione comunista.
Infatti, in quello stesso anno, si tengono le elezioni, vinte da un fronte monarchico e si tiene anche un referendum istituzionale che approva il ritorno del re Giorgio II. Contemporaneamente, però, i partigiani comunisti, appoggiati dalla Jugoslavia comunista, avviano azioni militari che cercano di rovesciare il governo di Atene. Ha inizio così una dura guerra civile tra le formazioni comuniste e le truppe regolari. Dal 1947 queste ultime possono contare su aiuti finanziari e militari che il Congresso degli Stati Uniti decide di concedere per sostenere la lotta anticomunista.

Tratto da L'ETÀ CONTEMPORANEA di Gabriella Galbiati
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