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Il post II guerra mondiale in Cina

Per quanto riguarda la Cina, si procede alla nazionalizzazione delle miniere e delle industrie pesanti e si industrializza rapidamente l’economia cinese. Nel contesto internazionale, la Cina è inizialmente a fianco dell’Unione Sovietica, con cui firma un trattato nel 1950. Però i rapporti diplomatici si chiudono perché l’Urss giudica negativamente il tentativo cinese di esercitare un’egemonia politica su tutta l’Asia comunista. Così nel 1971 la Cina comunista viene ammessa all’Onu.
In seguito ad una politica economica di insuccesso del 1958, Mao rischia di essere emarginato dal partito. Ma nel 1966 invita tutti i giovani studenti a realizzare una rivoluzione culturale. Mao li esorta a mettere in discussione i dirigenti del partito tutte le volte in cui il loro comportamento sia giudicato sbagliato. I giovani accolgono l’appello e con manifesti murali mettono sotto accusa questo o quel dirigente. Mao è riuscito così ad eliminare i suoi principali oppositori e si avvale dell’intervento dell’esercito per fare cessare le incursioni politiche dei giovani.

Tratto da L'ETÀ CONTEMPORANEA di Gabriella Galbiati
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