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L'intervento di Giappone e Usa in guerra


A metà del 1941 la potenze dell’Asse controllano tutta l’Europa, eccetto Regno Unito e URSS. Hitler pensa che un attacco all’Unione Sovietica sia realizzabile perché vuole espandersi in Ucraina per la sua ricchezza agricola e vuole conquistare l’Est slavo e bolscevico. Comincia così l’Operazione Barbarossa, ovvero l’operazione nazista contro l’URSS. A causa dell’inverno rigido, i tedeschi devono fermare la loro campagna senza riuscire a conquistare Mosca. Inoltre le truppe sovietiche resistono e la popolazione collabora attivamente con l’Armata Rossa. Inoltre, i tedeschi non riescono a fare rifornimenti e nelle terre occupate si formano gruppi di partigiani antinazisti, costituiti da membri del Partito comunista sovietico o da soldati dell’Armata Rossa rimasti al di là delle linee del proprio esercito. Questi gruppi riescono a compiere vari sabotaggi. Per questo, nel 1942, le truppe tedesche decidono di dirigersi verso Stalingrado per impadronirsi dei rifornimenti sovietici. Ma qui trovano una forte resistenza e sono costretti a fermarsi.
Intanto, tra il 1941 e il 1942, la guerra diventa davvero mondiale con l’intervento di Giappone e USA.
Inizialmente gli Stati Uniti preferiscono una politica isolazionista, poi decidono di rifornire i paesi che si oppongono alla Germania e all’Italia. Sono nel 1941 Roosevelt e Churchill firmano la Carta Atlantica per un nuovo ordine internazionale che deve emergere dalla sconfitta nazi-fascista.
Invece l’intenzione del Giappone è quella di impadronirsi non solo della Cina ma dell’intera Asia sud-orientale. Le truppe giapponesi così occupano l’Indocina. Gli Stati Uniti si decidono per l’embargo sul petrolio e sull’acciaio statunitensi destinati al Giappone e procedono al sequestro dei beni giapponesi che si trovano negli USA. L’aviazione giapponese attacca la flotta statunitense nel Pacifico, ancorata nella base di Pearl Harbor, Hawaii, distruggendola quasi completamente. Il Giappone può così occupare la Thailandia, le Filippine, la Nuova Guinea, la Malesia, la Birmania e l’Indonesia.
Roosevelt dichiara guerra prima al Giappone, poi alla Germania e all’Italia. Anche il Regno Unito dichiara guerra al Giappone.
Dal 1941 la guerra è mondiale.

Tratto da L'ETÀ CONTEMPORANEA di Gabriella Galbiati
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