Quali sono le regole fondamentali del Gold Standard?
• Tassi di cambio fissi e convertibilità moneta in oro c/o banca centrale. In pratica queste monete si potevano portare alla banca centrale e convertirle: immaginiamo che il tasso di cambio sterlina/dollaro sia 5 a 1, se tu hai 5 dollari che guadagnavi dal commercio di esportazione britannica negli USA, con questi 5 dollari di oro andavi alla banca d'Inghilterra e questa ti dava 1 sterlina, era obbligata a convertire in funzione del tasso di cambio che era appunto stabile.
• Banche centrali intervengono sui tassi interesse per stabilizzare cambi. Esistevano anche delle politiche che favorivano questa stabilizzazione, nel senso che se la Gran Bretagna ha un disavanzo nella bilancia commerciale con gli USA, vuol dire che importa merce americana di valore molto di più di quanto ne esporta, la Gran Bretagna perdeva oro e questo oro inglese andava verso gli USA per finanziare gli acquisti di merci americane in valori superiori agli acquisti di merci inglesi fatti dagli americani. Dunque la Gran Bretagna perdeva basi monetarie, perdeva moneta che fino a quel momento era in circolazione nella sua terra e questo la spingeva al ribasso di prezzi inglesi, perché si riduceva la base monetaria inglese, contemporaneamente aumentava la base monetaria americana e quindi c'era una tendenza al riequilibrio perché i prezzi inglesi scendevano a seguito di questa pressione deflazionistica, i prezzi americani salivano e piano piano gli americani avrebbero cominciato a comprare molto di più di beni inglesi perché vedevano che costavano sempre meno e gli inglesi a comprare sempre di meno i prodotti americani perché costavano sempre di più. Questo sistema era anche fondato sul fatto che i tassi di cambio mi garantivano un equilibrio nella bilancia commerciale e questo equilibrio era anche rafforzato dalla manovra sui tassi d'interesse: se la mia economia è in disavanzo, la banca centrale poteva aumentare i tassi di interesse per favorire degli ingressi di moneta nel mio paese (ricordare la condizione di Acocella). Se io aumento i tassi d'interesse interni, a parità di tante altre condizioni, ci saranno degli stranieri che manderanno capitali nella mia economia; al contrario, se aumentano i tassi d'interesse sul dollaro, io sposterò i miei capitali dall'Europa agli USA. Anche questa era una regola importante, cioè poter intervenire o attraverso deflazione/inflazione interna o attraverso la manovra sui tassi per favorire l'assorbimento degli squilibri e il mantenimento invece di una situazione in equilibrio.
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Dettagli appunto:
- Autore: Federica Palmigiano
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Scienze Politiche
- Esame: Storia del pensiero politico e della politica economica internazionale
- Docente: Pier Francesco Asso
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