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Sultanismo


Un gran numero di sistemi politici come Haiti e la Repubblica Dominicana ha avuto forti tendenze verso una forma estrema di patrimonialismo che Weber ha definito sultanismo.
Patrimonialismo e sultanismo tendono a nascere quando il tipo di dominazione tradizionale sviluppa un apparato amministrativo e una forza militare che sono strumenti meramente personali in mano al capo. Nei casi in cui la dominazione opera principalmente sulla base della discrezionalità verrà chiamato sultanismo.
Nel sultanismo il pubblico e il privato sono fusi, vi è una forte propensione al potere familiare e ala successione dinastica, non c’è alcuna distinzione tra una carriera statale e l’essere al servizio personale del governante, vi è una mancanza di ideologia razionalizzata e impersonale, il successo economico dipende dai rapporti personali con il governante e il governante agisce esclusivamente in modo discrezionale e incontrollato senza avere obbiettivi impersonali più ampi.
Linz ha analizzato le caratteristiche che fanno del sultanismo un tipo distinto di regime non democratico. Nel sultanismo c’è nel governante una notevole fusione tra privato e pubblico. Il sistema politico sultanistico diviene dominio personale del sultano. Non vi è una rule of law e vi è un basso grado di istituzionalizzazione. Vi può essere un pluralismo sociale ed economico ma quasi mai un pluralismo politico giacchè il potere politico è direttamente collegato al governante. La realtà prevalente in un regime sultanistico è che tutti gli individui, i gruppi e le istituzioni sono costantemente soggette all’intervento dispotico.

Tratto da TRANSIZIONE E CONSOLIDAMENTO DEMOCRATICO di Filippo Amelotti
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