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Posizione schizoparanoide


Posizione schizoparanoide: il bambino nasce con l'aggressività innata (che esprime in odio) e un Io primitivo --> l'Io primitivo proietta sugli oggetti esterni la pulsione aggressiva e nel momento in cui lo fa, l'oggetto esterno (ancora non possiede l'oggetto interno) diventa cattivo e quindi il bambino sviluppa un'angoscia persecutoria --> quindi l'angoscia specifica delle posizione schizoparanoide è quella persecutoria (tale posizione si chiama paranoide perché i paranoici hanno l'angoscia di essere sempre perseguitati). L'Io però proietta anche l'amore sugli oggetti esterni, che dunque diventeranno oggetti buoni ideali (idealizzati perché sono pur sempre delle fantasie del bambino --> così come l'oggetto cattivo è infinitamente cattivo, l'oggetto buono è infinitamente buono e idealizzato, è la fonte di ogni bene) --> La proiezione di odio e amore fa sì che si creino 2 oggetti, buono e cattivo. Tale operazione (proiezione d amore e odio e creazione di oggetti buoni/cattivi), secondo la Klein è necessariamente accompagnata da una scissione dell'Io del bambino (così come sono scissi gli oggetti) --> questo è un meccanismo di difesa che indebolisce l'Io. “La brama di soddisfacimento illimitato da un lato, e l'angoscia persecutoria dall'altro, inducono nel poppante il senso dell'esistenza di un seno ideale e di uno pericoloso, un seno divoratore (qui descrive la creazione del seno buono e del seno cattivo), i quali nella sua psiche sono tenuti ampliamenti separati (scissione) l'uno dell'altro.” --> dunque a cosa serve la scissione? A mantenere ben separati l'oggetto ideale e l'oggetto persecutorio, perché così l'oggetto cattivo non danneggi l'oggetto buono. L'obiettivo dell'Io in questa fase è quello di arrivare ad introiettare (opposto della proiezione) l'oggetto buono, in modo che l'io del bambino possa identificarsi con esso (ciò avviene nella fase successiva, quella depressiva) --> esempio: quando si va a un esame si prova una grande angoscia, però se è stato introiettato un oggetto buono è possibile superare l'angoscia (ad esempio si sente a voce del padre che incita).

Quindi si è detto che durante la posizione schizoparanoide il bambino scinde l'oggetto esterno in oggetto buono e oggetto cattivo, e al contempo tagli oggetti possono anche essere introiettati --> così la mente del bambino è popolata da oggetti interni buoni e cattivi e oggetti esterni buoni e cattivi. Ciascuna posizione è poi caratterizzata, oltre che da angosce specifiche, da meccanismi di difesa specifici --> le difese della posizione schizoparanoide:
introiezione: Un oggetto esterno viene simbolicamente preso dentro di Sé e assimilato come parte di se stessi (è l'opposto alla proiezione --> comunque in Melanie Klein ci sono dei cicli di proiezione e introiezione, che secondo lei sono la modalità principale con cui il bambino si rapporta con gli oggetti esterni) --> es: uno studente durante l'esame sente la voce del padre che lo incita o lo rimprovera.

Proiezione: attribuzione ad altri di propri impulsi, sentimenti, pensieri inconsci e inaccettabili. Al contempo queste parti sono negate come parti del sè (nel razzismo si proietta sugli stranieri tutta la cattiveria, così sono loro ad essere cattivi e non la persona razzista) --> esempio: Un professore pieno di ostilità per motivi personali accusa gli studenti di boicottare le sue lezioni. La proiezione è anche la base di tutti i test proiettivi.

Scissione: Separazione dei sentimenti contraddittori, delle rappresentazioni di sé e quelle degli oggetti --> Permette di separare l'amore dall'odio, il buono dal cattivo, il piacere dal dispiacere (ad esempio quelle persone che pensano che gli altri o sono meravigliosi oppure non valgono nulla) --> esempio: Uno studente considera una professoressa estremamente preparata e potente (idealizzazione) svalutando se stesso o a turno inverte la posizione (o il professore sa tutto e lo studente si svaluta completamente oppure il professore non vale niente e lo studente pensa di saperne di più). La scissione è una difesa primitiva particolarmente evidente nelle psicosi e nei disturbi borderline (persone al limite tra nevrotici e psicotici).


Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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