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La vittoria dei cristiano-democratici in Germania Est in "Profili storici"

Un blocco testuale a sé stante è dedicato alla Germania, dove la sanzione è "clamorosa": «le elezioni punirono non solo gli ex comunisti, ma anche i socialdemocratici e gli altri gruppi di sinistra, mostratisi troppo timidi di fronte alla prospettiva di un'immediata unificazione tedesca nel segno dell'economia di mercato e del "consumismo"». Qui il tono dell'enunciatore è abbastanza polemico nei confronti della nuova classe dirigente cristiano democratica che in pochi mesi "svuota di senso" la RDT e traghetta la Germania verso l'Occidente e l'Alleanza Atlantica. «Liquidazione di un'entità statuale», «privata di ogni legittimità», «svuotata di qualsiasi funzione storica»: la RDT viene annullata completamente dalla nuova politica (si notino i termini tutti afferenti al campo semantico della privazione). Qui per la prima volta (forse perché dal regime comunista si passa alla democrazia capitalista?) il soggetto non è più un attore collettivo o un'entità astratta, ma un personaggio politico, Helmut Kohl, caratterizzato dalle modalità del voler fare e del saper fare, che ha quindi la competenza per realizzare l'unificazione della Germania (oggetto). L'impresa personale di Kohl sarà sanzionata dall'Urss di Gorbacev con il trattato per l'unificazione economica e monetaria.

Tratto da SAGGIO SUL MURO DI BERLINO di Isabella Baricchi
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