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Trattamento dei disturbi d'ansia specifici


Eziologia delle fobie specifiche
Teoria bifattoriale di Mowrer: attraverso un condizionamento classico con predisposizione biologica (trauma diretto, trauma indiretto o modeling, istruzione verbale) una persona apprende a temere uno stimolo neutro, abbinato ad uno SI. Attraverso un processo di condizionamento operante la persona apprende a ridurre questa paura condizionata tramite l'evitamento dello SC.

Eziologia della fobia sociale

La paura condizionata non si estingue partecipando a situazioni sociale prive di conseguenze negative. Il soggetto presenterà, in ogni caso, comportamenti protettivi (evitare il contatto oculare, tenersi in disparte, far cadere le conversazioni). Essi sviluppano, infatti, standard superiori alla norma, riguardo alla propria prestazione e pensieri negativi non realistici circa le conseguenze dei propri comportamenti sociali (non pensano agli altri, pensano solo a come loro stessi sono giudicati).

Trattamento delle fobie

Esposizione, desensibilizzazione sistematica (terapia comportamentale), esposizione nella vita reale. L'esposizione è efficace anche nel trattamento delle fobie sociali (sedute individuali e poi in piccoli gruppi), durante le quali è utile anche adottare una terapia cognitiva, basata sull'addestramento a non usare  i comportamenti protettivi
*Farmaci: benzodiazepine e antidepressivi (soprattutto SSRI); beta bloccanti: inibiscono alcuni effetti dell'adrenalina , come l'accelerazione del battito cardiaco, sintomo dell'ansia.
L'abbinamento farmaci-trattamento psicoterapeutico non porta a risultati positivi.

Tratto da PSICOLOGIA CLINICA di Alessio Bellato
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