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La standardizzazione quando i punteggi sono su scala ordinale


un problema presentato dalle scale ordinali è il numero dei soggetti presenti in graduatoria. In genere si risolve questo problema riconducendo la graduatoria a un’ipotetica graduatoria di 100 soggetto, si costruiscono cioè scale in gradi centili o percentili.

-  Attualmente si preferisce esprime i dati in una scala a intervalli equivalenti e a tralasciare la scala ordinale. Spesso però questo non è possibile per alcuni motivi teorici.
I motivi che spingono a optare per una scala ordinale sono:
               1. evidenziare una linea evolutiva che evidenzia stadi consecutivi ma di durata temporale diversa (es. Stadi Piagetiani)
               2. Punteggi ipsativi --> le risp.del soggetto vengono pilotate verso scelte forzate, che lo costringono sistematicamente a scegliere fra due l’alternative. Tale metodo comporta una lunga serie di effetti negativi.

Operazioni consentite con la scala ordinale: Mediana per misurare la tendenza centrale; scarto interquartile o intercentile per misurare la variabilità; coefficiente di correlazione fra graduatorie; analisi della varianza per ranghi.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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