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Il bene della “riservatezza informatica e telematica”


Con i moderni sviluppi tecnologici sono emerse nuove forme di aggressione e i nuovi reati informatici e telematici sono stati introdotti con la l. 547/93.
Tali fattispecie si distinguono in base al ruolo svolto dai sistemi informatico-telematici:
a. reati a mezzo di sistemi informatici o telematici, costituiti da:
- frode informatica o telematica;
- furto di servizi automatici (telefonici, informatici, ecc…);
b. reati contro sistemi informatici o telematici, consistenti in:
- danneggiamento di sistemi informatici o telematici;
- accesso a sistemi informatici o telematici;
- detenzione o diffusione di codici d’accesso a sistemi informatici o telematici;
- intercettazione, impedimento o interruzione di comunicazioni informatiche o telematiche;
- falsificazione di dati informatici o telematici;
- riproduzione abusiva di programmi informatici.
Tali reati sono inseriti tra i reati contro l’inviolabilità del domicilio, anche se sembrano più correttamente configurabili come reati di indiscrezione posti a tutela dell’apposito bene giuridico della riservatezza informatica e telematica.

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