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I tratti distintivi del linguaggio


La prospettiva evoluzionistica adottata anche in psicologia del linguaggio obbliga a verificare se, e fino a teoria della selezione naturale il linguaggio è il risultato dell'evoluzione dei sistemi di comunicazione animale, ma è divenuto un modulo essenziale per il funzionamento umano.

Distintive volte a definire il linguaggio umano -> risultati di esperimenti sulle scimmie parlanti:

1) il linguaggio degli animali rimane talmente primitivo da risultare incompatibile con ciò che riesce a fare un bambino.

2) le capacità comunicative degli animali sono e arretrate rispetto alle loro capacità generali di intelligenza -> solo parole, no sintassi

I bambini imparano a parlare facilmente = innesco biologico, fasi uguali per tutti per cui è logico che si tratti di schemi di processi propri della mente umana.

Al 1° anno di vita i bambini sono nella fase degli "enunciati monotematici" o "olofrasi": si esprimono per singole parole.

Verso i 18 mesi, i bambini cominciano a unire le parole a due a due (enunciato "dirematico"). L'enunciato dirematico è una prima manifestazione della grammatica universale.
 
Per VYGOTSKIJ le prime parole evocano un "complesso" -> il bambino collega a un certo suono qualche caratteristica percettiva e funzionale che per identificare l'oggetto HALLIDAY -> gli enunciati dei bambini servono a:
1) "funzione strumentale": per ottenere qualcosa
2) "funzione regolatrice": per controllare il comportamento altrui
3) "funzione internazionale": per stabilire relazioni interpersonali
4) "funzione personale": per abbozzare l'identità
5) funzione euristica": per richiedere spiegazioni
6) "funzione immaginativa"
7) "funzione informativa": per fare un resoconto

SKINNER -> la padronanza della lingua materna è riconducibile alle leggi del condizionamento operante.

CHOMSKY (1959) -> mente umana è marcata da una predisposizione a trattare informazioni linguistiche attraverso il LAD (Dispositivo per l'Acquisizione della Lingua).

PIAGET (1923). distingue nel linguaggio del bambino prescolare una forma egocentrica (che poi scompare e una forma socializzata.

VYGOTSKIJ -> linguaggio egocentrico. stadio intermedio nel passaggio dal linguaggio esteriore (sonorizzato) al linguaggio interiore funzione cognitiva di fronteggiare una situazione di difficoltà o di aiutarlo a prendere coscienza dei problemi.

Chomsky -> distinzione tra competenza ed "esecuzione" è fondamentale.
Piano della competenza = grado di padronanza implicita) dei parlanti: regole da interiorizzare per parlare una data lingua.

Il piano dell'esecuzione = operazioni concrete messe in atto nell'uso di una lingua.

Conoscere la lingua -> identificare quali suoni sono potenzialmente significativi
 
Fonemi: suoni che non hanno significato ma sono tratti sonori minimi in grado di differenziare i significati.
Mettendo insieme i fonemi si passa a un livello superiore di organizzazione linguistica: i morfemi.
L'unità lessicale minima è la "parola"
La competenza sintattica -> sintassi = disposizione delle parole in un ordine preciso per formare frasi accettabili.

Chomsky ha sottolineato l'autonomia del "componente sintattico" della grammatica universale

Fin dalla nascita, la mente umana segue due tipi di regole:
1) regole della struttura sintagmatica, = passare dal livello più astratto, rappresentato dal simbolo F (frase), al livello più concreto, che prevede l'inserimento lessicale.
2) regole trasformazionali, che specificano il tipo di organizzazione da assegnare passando dalla "struttura profonda" alla "struttura superficiale".

struttura profonda = forma attiva, struttura superficiale = forma attiva o negativa e interrogativa.

Regole semantiche = conoscere il significato di una lingua, sapere in quali condizioni usare le parole.
Parole con doppio profilo di significato -> "denotazione" e "connotazione" (valenze aggiuntive)

Rapporto tra parole:
- SINONIMIA: simili nel significato
- ANTONIMIA: significati opposti
- IPONIMIA: il significato di una parola è incluso in quello dell'altra
- OMONIMIA-OMOFONIA: se due parole si scrivono o si pronunciano allo stesso modo
 
Espressioni deittiche = necessitano conoscenza extralinguistica.

Fonosimbolismo o iconismo linguistico
I fenomeni sono stati definiti come unità di suono che non hanno significato, ma permettono di distinguere il significato nei morfemi simbolismo di alliterazioni e sinestesia = i parlanti sfruttano il parallelismo tra le percezioni tra fonti sensoriali diverse.

Importante anche l'intenzione del parlante -> significato che vuol dare all'enunciato

Chomsky -> competenza linguistica si fonda sul possesso di una conoscenza implicita innata delle regole della grammatica universale

Struttura profonda: significato di una frase

Struttura superficiale: il modo in cui una frase è espressa in parole diverse vie di accesso al lessico = a seconda del ruolo nella conversazione attivo o passivo.

Modello Logogen proposto da Morton -> descrive una procedura di accesso automatico al lessico mentale, che passa attraverso l'analisi delle semplici caratteristiche fisiche delle parole. lettera iniziale, finale, centrale, n° di lettere

La più piccola unità cognitiva è la "proposizione", che si manifesta come "frasi" organizzate in reti.

Il formato cognitivo della parola è il "concetto", cioè lo schema che organizza la conoscenza.
 
Priming = azione d'innesco. esecuzione agevolata di operazioni cognitive concernenti materiale verbale, dovuta alla percezione subliminale di una parola

Gli antropologi SAPIR e WHORF hanno elaborato la "teoria della relatività linguistico-culturale" -> la ricchezza lessicale e grammaticale di una lingua influenza le modalità di concettualizzazione del mondo reale.
 
Ipotesi moderata = la lingua mette a disposizione solo degli schemi di riferimento e modelli interpretativi attorno ai quali si cosruisce la realtà.

Tratto da PSICOLOGIA GENERALE di Giulia Coltelli
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