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Lessico e morfologia




Il rapporto tra lessico e morfologia è molto forte. I lessemi si differenziano tra loro perchè alcuni sono categoriali (casa, uomo, camminare) altri sono deittici, non veicolano veri e propri significati ma istruzioni per identificare momenti ed aspetti del contesto (io, tu, adesso, dopo). Le informazioni date dalle forme di parola non dipendono solamente dal significato lessicale ma anche da quello morfologico.

I morfemi posso veicolare due tipi di informazione: informazioni sintattiche e informazioni semantiche. Esempio: person-a buon-a

Il morfo -a di persona non e equivalente al morfo -a di buona, perche il singolare del sostantivo ha un valore semantico proprio: dice che si sta parlando di una singola persona. In questo caso il morfema del numero e semantico o intrinseco. Il singolare di buona, invece, non indica “una sola bontà”, ma indica il nesso sintattico che lega l'aggettivo al sostantivo. Questo morfema, quindi, e sintattico o estrinseco. Il morfema estrinseco serve per comunicare non un modo d'essere ma una concordanza sintattica.
Esistono parole categorematiche che sono in grado di significare da sole e sincategorematiche, che significano solo se combinate con altre.

L'attributo può essere descrittivo o restrittivo:
il famoso musicista --> descrittivo, menziona una qualità e la porta in primo piano
il musicista famoso --> restrittivo, determina qual è il musicista famoso nel gruppo dei musicisti
Il valore è detto individuativo e l'attributo è detto restrittivo.

Nella morfologia esistono una grande varietà di valori (polisemia) e di manifestazioni (varianza).
Esistono strutture la cui collocazione è problematica, si intersecano nel punto di intersezione tra la classe delle strutture lessicali e quella delle strutture morfologiche: si tratta dei morfolessemi. Tra questi, gli articoli, che sono parole dotate di autonomia articolatoria ma non sono in grado di figurare senza i sostantivi a cui si riferiscono oppure il verbalizzatore essere, nei contesti in cui la sua funzione è quella di manifestare il nesso tra una proprietà e il suo argomento: "Luigi è biondo." Questo valore è diverso da: "Luigi è a Napoli", dove il verbo essere significa trovarsi e non è un morfolessema.
Non esiste un modo efficace per stabilire se un lessema appartiene o no a una delle due classi.
Un morfema come il futuro può assumere diversi valori in testi diversi.
C'è un rapporto molto indiretto tra morfologia e semantica, in quanto ad esempio libro, albero, lago sono maschili ma non maschi. Si tratta di aspetti della realtà che non hanno niente a che fare con la distinzione del genere naturale. Inoltre, non tutte le realtà designate da nomi sono numerabili: non sempre il numero grammaticale indica il numero reale (nessun uomo = il singolare non rappresenta un uomo, ma l’umanità).

Tratto da LA COMUNICAZIONE VERBALE di Melissa Gattoni
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Dettagli appunto:

  • Autore: Melissa Gattoni
  • Esame: Linguistica generale
  • Titolo del libro: La comunicazione verbale
  • Autore del libro: Eddo Rigotti; Cigada Sara
  • Editore: Apogeo
  • Anno pubblicazione: 2004

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