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Verifiche, accessi, ispezioni documentali e verbalizzazioni


Il controllo sostanziale delle dichiarazioni è affidato agli uffici delle Agenzie delle Entrate ed alla GdF.
La verifica è la forma principale di controllo dei contribuenti e consiste in una serie di operazioni che seguono un ordine preciso:
- L’accesso incide sul diritto di riservatezza ed è circondato da particolari cautele e, perciò, deve essere autorizzato. L’autorizzazione deve indicare lo scopo dell’accesso ed è rilasciata dal capo dell’ufficio dell’Agenzia o dal Comandante di zona della GdF o dal Procuratore della Repubblica.
Per l’accesso nelle abitazioni è necessaria, oltre all’autorizzazione del Capo dell’Ufficio o del Comandante di zona, anche l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica che può essere concessa con atto motivato e solo in presenta di gravi indizi di violazione di norme fiscali. Tuttavia, alla luce dell’art. 14 Cost, il domicilio è inviolabile ma sono ammesse ispezioni e perquisizioni previa autorizzazione motivata dell’autorità giudiziaria. Quindi l’accesso alle abitazioni per motivi fiscali è possibile solo se sussistono gravi indizi di violazione (requisito sostanziale) e l’autorizzazione motivata dell’autorità giudiziaria (requisito formale).
- Le ispezioni documentali riguardano tutta una serie di elementi quali libri, registri, documenti ed altre scritture che si trovano nei locali. La verifica contabile è una forma specifica di controllo rivolta ad esaminare la completezza, esattezza e veridicità della contabilità.
- Di ogni accesso deve essere effettuata una verbalizzazione da cui risultino le ispezioni e le rilevazioni eseguite, le richieste fatte dal contribuente e le risposte ricevute. Tale verbale deve essere sottoscritto dal contribuente che ha diritto a riceverne una copia.

Tratto da DIRITTO TRIBUTARIO di Alessandro Remigio
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