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Lavoro e laurea umanistica
15 dicembre 2020
Studio ciò che mi piace o ciò che mi farà trovare lavoro?
Solitamente è questa la domanda che si pone chi vuole laurearsi in campo umanistico.
La difficoltà nel trovare lavoro è causata da molti fattori, tra cui la precarietà del settore culturale, la cronica mancanza di investimenti e una certa svalutazione, in generale, dei risvolti economici del settore.
Non guasta che i percorsi di studi proposti non siano pensati per preparare ad una specifica mansione o settore.
Hai presente la sezione ”Sbocchi professionali” nella presentazione di questi corsi di laurea?
Dicono tutto e niente.
Più sono fumosi, più ti è chiaro che a mille possibilità si affianca una grande precarietà.
Ma cosa intendiamo con studi umanistici?
Possiamo raggruppare qui alcuni filoni di studio, che pian piano sono nati dalla costola della laurea vecchio ordinamento in Lettere.
Si spazia dallo studio delle discipline, definiamole più “letterarie”, quindi lauree in Lettere, Filologia, Linguistica, Filosofia, Storia, ad un orientamento più vicino alla gestione della cultura, quindi lauree in conservazione e gestione dei Beni culturali, Archivistica e Bilioteconomia.
Abbiamo poi una serie di corsi più attinenti con comunicazione e media, come le Discipline arti figurative, della musica, dello spettacolo, Musicologia, Scienze dell’informazione, dei sistemi editoriali e della produzione multimediale.
Quello che accumuna gli studi umanistici è che il percorso personale te lo devi costruire.
Pensa ad un medico o ad un avvocato. Per fare questa professione devi per forza aver seguito un certo percorso.
Chi invece ha studiato Filosofia potrebbe entrare nel mondo della comunicazione, diventare insegnante o gestire un archivio magari dopo aver eseguito un corso professionalizzante.
Quale lavoro posso fare?
Eccoci alla domanda cruciale: se ho una laurea triennale o magistrale in campo umanistico quale lavoro posso fare?
Ecco una selezione di professioni.
Per ciascuna troverai alcune indicazioni utili per approfondire gli studi e specializzarti nel settore:
Bibliotecario, Archivista
Libraio
Guida Turistica, operatore museale
Conservatore dei beni culturali
Editor, Redattore, Ufficio stampa, Giornalista, Critico letterario, Autore
Insegnante di scuola secondaria/università
Gestore del personale, Recruiter
Ne vale la pena?
Senza ragionare di pancia, guardiamo un po’ di dati: l’Indagine sull’occupazione dei laureati di AlmaLaurea è sempre un buon punto da cui partire per farsi un’idea.
1- Sicuramente non diventerai ricco/a: a 5 anni dalla laurea le differenze di stipendio tra settori letterari ed economici, medici e giuridici sono evidenti, dai 200 ai 500 euro in meno in media al mese.
2- Non sarai disoccupato: nonostante il settore sia considerato ostico, l’80% circa lavora, principalmente o con contratto indeterminato o con altre formule non standard. Divisi equamente tra pubblico e privato.