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Come diventare... bibliotecario o archivista
16 dicembre 2020
Ti piacciono i libri?
Non pensare che questo sia sufficiente per diventare bibliotecario o archivista.
Certo è importante, ma questa professione ha molte sfaccettature.
Per prima cosa c'è la parte di catalogazione e gestione del patrimonio: è necessario saper organizzare il materiale e conservarlo correttamente per metterlo a disposizione per la consultazione.
Abbiamo poi la gestione del servizio al pubblico, che non riguarda solo la possibilità di accedere al materiale, ma anche la comprensione delle necessità di chi consulta, le relazioni con il territorio, l’utilizzo di nuove tecnologie, il marketing.
Infine non è da dimenticare la gestione del patrimonio nel tempo, l’accrescimento delle collezioni, la coerenza dell’esposizione.
Cosa devo studiare?
Non esiste un percorso definito per diventare bibliotecari od archivista, come può essere per un avvocato o un medico.
Devi avere una buona base culturale e puoi accrescere le tue competenze con un master o corso di perfezionamento ad hoc.
Eccone alcuni:
Master in Archivistica, Biblioteconomia e Codicologia
Università degli Studi di Firenze
Formazione, gestione, conservazione archivi digitali
Università degli Studi di Macerata
Master in Archivi Digitali
Accademia Tecnologie
Corso di Alta Formazione in Archivistica contemporanea
Archivio Centrale dello Stato
Indicizzazione di documenti cartacei, multimediali ed elettronici in ambiente digitale - MIDA
BAICR area formazione
Scuola di Specializzazione in Beni archivistici e librari
La Sapienza - Università di Roma
Scuola Vaticana di Biblioteconomia
Biblioteca Apostolica Vaticana
Corso di perfezionamento post lauream "Archivistica e biblioteconomia musicale: metodologie didattiche" e "Archivistica e Biblioteconomia: elementi di didattica"
FORCOM
Master in biblioteconomia e organizzazione archivistica
Università degli Studi Guglielmo Marconi
Come trovare lavoro?
Inizia a sfruttare il periodo di formazione per maturare qualche esperienza e contatto grazie al tirocinio.
Per lavorare in strutture e istituti pubblici tieni d’occhio i concorsi, spesso l’unico modo per accedere ad una posizione lavorativa.
Per le strutture private il percorso è simile a quello di altri lavori: candidati per posizioni aperte o autocandidati.
Visto che il settore culturale è spesso a corto di fondi e personale, non disdegnare il partecipare a progetti ed eventi come supporto volontario: se utilizzato con accortezza è un buon strumento per mettersi alla prova e mantenere contatti con il settore.
Quanto si guadagna?
Lo stipendio varia in base all’inquadramento contrattuale, alla mansione e all’istituto, se pubblico o privato.
In media si può indicare un 1.000 euro al mese.
Hai una laurea in un settore umanistico? Scopri quali professioni fanno al caso tuo.