Skip to content

MASTER E LAVORO


Costruisci il tuo futuro

 
 
 

MASTER E LAVORO


Costruisci il tuo futuro

Guida tesi di laurea  Scrivere la tesi 

La struttura della tesi di laurea: la bibliografia

22 novembre 2021

La struttura della tesi di laurea: la bibliografia La bibliografia è l'elenco delle fonti consultate per la compilazione della tesi.
Sebbene questa si trovi solitamente alla fine o, volendo, al termine di ogni capitolo, la bibliografia è spesso richiesta dal relatore insieme all'indice e quindi è anch'essa una delle prime sezioni della tesi da preparare.
Anche in questo caso, le voci riportate nell'elenco sono suscettibili di modifiche e revisioni, così che il lavoro finale si baserà sulle fonti che via via riterrai opportuno consultare per il buon esito del tuo lavoro.
Quello che il relatore chiede è infatti un'indicazione di massima, una lista di documenti da cui hai intenzione di partire e su cui baserai la tua trattazione.

La corretta compilazione di una buona bibliografia è di cruciale importanza per scrivere una tesi di qualità: sebbene ti sia richiesta la capacità di produrre un elaborato originale, non si pretende certo che padroneggi la materia a tal punto da non servirti di quanto è stato già scritto da altri.
Anzi, la capacità di creare una valida selezione di fonti da utilizzare nella redazione della tesi è valutata molto positivamente.

Quando si cita un brano è necessario indicare da quale fonte è tratto e la bibliografia permette di identificare chiaramente queste citazioni.
In base allo stile scelto o indicato dal relatore la nota può trovarsi a piè di pagina o tra parentesi nel testo.
E la fonte può essere indicata con numerose varianti redazionali che hanno lo scopo di non appesantire la lettura, ma di essere comunque ben identificabili, rimandando il lettore alla bibliografia, dove la fonte è esplicitata in tutte le sue parti.

Anche se qui stiamo parlando genericamente di bibliografia, le fonti da elencare non sono solamente i libri: lo stesso vale per articoli tratti da riviste o giornali, codici e repertori o siti Internet.
Per questi ultimi, in particolare, è necessario fare un paio di precisazioni.
In primo luogo, il fatto che un brano sia liberamente accessibile via Internet non significa che sia liberamente utilizzabile nella propria tesi: come qualsiasi testo scritto da altri deve essere correttamente citato e deve essere ben riconoscibile nella tesi ciò che è stato scritto da te e ciò che non lo è.
Inoltre, dal momento che il contenuto di Internet è mutevole, la citazione di una fonte di questo tipo deve comprendere anche l'indicazione della data in cui la pagina indicata è stata consultata.

Per una maggiore leggibilità e chiarezza solitamente le voci della bibliografia sono suddivise per tipologia: documenti, riviste, siti online....
Le fonti sono poi ordinate in primo luogo alfabeticamente, in base al cognome dell'autore, e quindi, per ogni autore, per anno di edizione del testo.

Se proprio non sapete come citare, potete far riferimento ai nostri servizi TesiLink e TesiVerified, che aiutano nella composizione della bibliografia e nel controllo del plagio.