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Quanto tempo ti serve per prepararti al colloquio?

6 aprile 2021

Quanto tempo ti serve per prepararti al colloquio? Se hai avuto fortuna e hai giocato bene le tue carte, ti hanno fissato il colloquio.
Hai preparato tutto?
E non intendiamo solo se hai scelto quale mise è la migliore per fare una buona impressione, o se hai stampato il tuo CV.
Se chiedi ai tuoi amici e colleghi siamo sicuri che tutti risponderanno che in due, tre ore al massimo avevano ripassato e preparato tutto ciò che serviva.
Giusto?
Sbagliato.

Almeno secondo Austin Belcak, fondatore di Cultivated Culture, società nata per fornire strumenti e strategie utili nella ricerca di lavoro.
Nel suo podcast How Long Should You Spend Preparing For A Job Interview?, Austin è sbalordito dal poco tempo che le persone dedicano a prepararsi per il colloquio.
Soprattutto se si tratta del lavoro dei sogni, quello che ti permette di cambiare vita, di dedicarti a progetti interessanti, di fare ciò che ami, ricambiato da un discreto stipendio.

Quanto tempo investe Austin nei suoi colloqui? Circa 20 ore.
"20 ore?! È da pazzi", penserai. "E cosa fa in tutto questo tempo?"
Il suo mantra è: prepararsi, prepararsi, prepararsi.
Devi essere pronto su tutte le materie d’esame: chi sei tu, il tuo CV, chi sono loro e di cosa hanno bisogno.
E al di là del numero di ore impiegate da Austin, che possono essere più o meno a seconda di molti fattori, è la strategia che conta.

#1- Cercare informazioni sull’azienda
Te lo ripetono tutti e lo ribadiamo anche noi perché è fondamentale. Può fare la differenza.
Devi conoscere il più possibile: il settore, le sfide, i cambiamenti, gli obiettivi dell’azienda.
Come?
- Visita il loro sito internet
- Leggi notizie e articoli che li riguardano
- Se si tratta di aziende grosse puoi reperire le loro earning calls, cioè le relazioni sugli utili
- Ascolta podcast e speeches degli executive
- Non dimenticare di dare uno sguardo più generale ai competitors e al segmento di mercato
- Leggi le esperienze dei consumatori

Raccolte le informazioni segnati in che modo parlano dei loro prodotti, della loro visione del futuro, degli utili e del mercato.
Hanno lanciato nuovi prodotti? Fatto fusioni? Aperto filiali? Perso terreno? Hanno qualche tallone d’Achille?
Sposa tutte queste riflessioni con la posizione che andrai a ricoprire: cosa ci si aspetterà da te? Tu quale valore aggiunto puoi portare?

#2- Chi mi farà il colloquio?
“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura”, sostieneL’arte della guerra di Sun Tzu.
Tu mettilo in pratica e cerca di farti un’idea della persona con cui parlerai.
Il suo parere su di te si formerà non solo sul tuo CV, ma anche su come saprai entrare in sintonia.
Fai ricerche su LinkedIn, Facebook, Instagram. Cosa segue? Quali contenuti crea o diffonde? Quali hobby?

Non si tratta di blandire o fingere. E nemmeno di stalkerare.
Queste informazioni ti servono per aggiungere una nota personale al colloquio, che superi la barriera della professionalità per stabilire un contatto più autentico.
In questo modo il tuo interlocutore sarà più propenso ad ascoltare e si ricorderà di te.

#3- Prepararsi alle domande
Fai un elenco delle principali domande che ti verranno sottoposte, prepara le risposte e registrati.
Sì, registrati.
Ascoltati mentre parli, guarda come ti muovi, studia la tua postura.
Questo è molto utile se sei ai tuoi primi colloqui, perché essere sicuri e aver ben memorizzato ciò che di importante vuoi dire ti permetterà di essere più efficace.

#4- Crea un progetto di valore
Lo sappiamo, questo ti sembra eccessivo.
Perché mai dovresti spendere tempo e dare gratuitamente le tue idee ad un’azienda che forse non ti richiamerà?
Se è il lavoro dei tuoi sogni, se quell’opportunità è unica, devi fare tutto ciò che è in tuo potere per ottenere quella posizione.
Presentarti non solo con quello che sai, ma dimostrando quello che sai fare, renderà la tua candidatura unica.
Scrivi una piccola relazione, se necessario crea un prototipo.
Magari accompagna il tutto con delle slides, più rapide ed efficaci nella lettura.

Anche se, sulla carta, non hai tutte le qualifiche o tutta l’esperienza richiesta, fai sapere all’azienda che hai individuato un loro problema e che hai già una proposta per risolverlo.
In un colpo solo dimostri almeno un paio di cose: che davvero vuoi lavorare per loro e che faresti la differenza.
Cosa aspettano ad assumerti?

Austin Belcak ha sostenuto più di 50 colloqui per grandi aziende, tra cui Google, Uber e Twitter, ottenendo il lavoro dei suoi sogni.
Perché non replicare la sua strategia?