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Suggerimenti per studiare in Africa

24 marzo 2010

L'Africa è una terra che risveglia curiosità, meta di viaggi, passione e fantasia - molti gli autori di libri o film che hanno tratto ispirazione dalla sua forza e fascino - e di solidarietà, perché l'Africa è anche un continente di diffusa povertà materiale.

Una terra di contraddizioni, insomma, che nessuno può ricucire o sintetizzare, come diceva Kapuscinski, a rischio di perdere qualcosa della sua complessità e bellezza. Come ad esempio le opportunità di studio. Già, un'esperienza di studio in Africa è possibile.

In quasi tutti gli stati africani, infatti, sono presenti atenei universitari, i quali però difficilmente partecipano a programmi internazionali che permettono di svolgere una parte del proprio percorso di studi in loco in accordo con l'università di provenienza.

Uniche realtà a fare eccezione sono gli atenei di Marocco e Algeria, che in gran parte hanno partnership di studio con università francesi. Qualche collaborazione tra atenei italiani (specialmente delle regioni del sud) e del Nord Africa è stata infatti avviata negli ultimi anni, specie dopo gli accordi tra Italia e Libia, ma non esistono programmi di mobilità internazionale consolidati e le iniziative sono spesso senza continuità.
La via più facile, quindi, per poter studiare in qualche stato africano è quella di prendere contatti direttamente con l'istituzione desiderata, specie per periodi di studio brevi, oppure cercare qualche esperienza di stage con associazioni e organismi internazionali.

In questa ottica, il Servizio Civile Nazionale offre interessanti opportunità, conciliando un periodo di lavoro con un possibile periodo di preparazione di tesi di laurea o di master. Inoltre, nel tirocinio all'estero del Servizio Civile è previsto un trattamento economico che rimborsa anche vitto e alloggio, oltre a una diaria giornaliera.
Altro strumento per chi punta a fare un'esperienza di questo tipo è il portale dello Student Partnership Worldwide, un network che organizza campi di lavoro, summer school e altri tipi di progetto che cercano di conciliare studio e volontariato.

Se l'intenzione è quella di sostenere un percorso di studio più lungo, come la frequenza di un master o l'iscrizione ad un corso di laurea presso una università locale, allora per prima cosa è necessario scegliere, nella complessità del continente, la destinazione, cercando di conoscere bene l'intero continente e cercare quante più informazioni possibili sull'Africa. Un buon punto di partenza, in questo senso, è contattare ambasciate e consolati dei paesi africani in Italia.

Un buon strumento per orientarsi è anche la classifica del sito International Colleges and Universities che vede in prima posizione l'università del Cairo e nei restanti primi dieci posti atenei sudafricani, egiziani e keniani.
Non è un caso, infatti, che proprio il Sud Africa è il paese che con maggiore frequenza viene scelto per un'esperienza di studio nel continente nero.

Il portale SouthAfrica.info offre un ottimo aiuto sia per scoprire le università e i corsi disponibili, sia per informarsi su documenti e permessi necessari. E' bene specificare che per via della presenza anglosassone nei diversi anni, il sistema universitario sudafricano assomiglia molto a quello inglese, anche per quanto riguarda gli standard di qualità e l'offerta formativa proposta.

In tutti gli atenei infatti ci sono corsi di specializzazione incentrati su materie economiche o ingegneristiche: l'Università di Johannesburg ha una vasta scelta di corsi post-lauream, così come quella di Città del Capo, la prima università africana secondo il Consiglio superiore di Indagine Scientifica spagnolo, mentre l'Università di Rhodes si distingue per il dipartimento di biotecnologie che richiama studiosi da tutto il mondo.

La Milpark Business School, che ha sede sia a Città del Capo che a Johannesburg, è secondo il portale Learn4Good la migliore business school del paese e ne presenta la scheda con le relative informazioni.

Per quanto riguarda gli altri stati, data l'impossibilità di tracciare una linea generale, è possibile reperire informazioni direttamente dai siti ministeriali o da altre fonti di informazioni locali via web. Poi, non resta che partire...