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Nuove droghe e prevenzione inter-istituzionale

Negli ultimi anni il consumo di sostanze stupefacenti si è diffuso in maniera crescente tra la popolazione giovanile, soprattutto da quando si è verificato un cambiamento sia del tipo di sostanze utilizzate che delle modalità di consumo.
A partire dagli anni 90, infatti, hanno trovato ampia diffusione le droghe di sintesi denominate anche "nuove droghe" il cui uso è compatibile con uno stile di vita normale, associandosi spesso alle attività del tempo libero, ed è finalizzato al divertimento e allo star bene.
Per contrastare efficacemente la diffusione delle droghe un ruolo fondamentale deve essere affidato alla prevenzione, con lo scopo di tentare di modificare lo stile di vita degli adolescenti, attraverso interventi informativi ed educativi, e di rafforzare le loro risorse e le capacità di far fronte alle difficoltà e ai cambiamenti che si verificano durante l'adolescenza.
Nella tesi viene approfondito un modello di prevenzione, il MODELLO INTER-ISTITUZIONALE, che è stato il modello di lavoro utilizzato nei progetti DAND e LAPO entrambi realizzati nel territorio della provincia di Trapani, dalla Prefettura di Trapani in collaborazione con la coperativa Fenice di Palermo e l'Università degli Studi di Palermo.
Tale modello si colloca in un ottica di integrazione tra le Istituzioni pubbliche e il privato e presuppone un lavoro di rete tra le Istituzioni, finalizzato a legare tra loro i rappresentanti dei diversi Enti che a vari titolo si occupano del fenomeno del consumo di sostanze tra i giovani, attraverso un sistema di connessioni e di relazioni interpersonali. Di fatto la collaborazione e il legame che si instaura tra gli operatori appartenenti ad Enti diversi diventa possibile collegare anche se informalmente, gli enti stessi.
Durante lo svolgimento del progetto LAPO, a partire da due ambiti emersi dal progetto DAND, quello della prevenzione primaria e quello del sostegno-supporto, giudicati dagli operatori prioritari rispetto al tema dei nuovi stili di consumo, si sono formati due gruppi che hanno dato vita a due idee progettuali, concretizzatesi succvessivamente nei progetti Lapovolando e Mai dire Not.
Le riflessioni sull'argomento trattato in questa tesi nascono dalla mia personale esperienza condotta all'interno del gruppo inter-istituzionale come osservatrice silente durante la supervisione metodologica prevista dal progetto Lapovolando.
Questa tesi invita a riflettere sul fatto che i cambiamenti imposti dalla diffusione delle nuove droghe e dei nuovi stili di consumo richiedano strategie preventive finalizzate a capire e a dare senso alle azioni dei ragazzi, per offrire loro spazi di partecipazione e di riflessione attiva su questioni che li riguardano direttamente, necessari per attivare nei giovani processi di assunzione di responsabilità e per acquisire comportamenti consapevoli rispetto all'uso di sostanze.

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4 INTRODUZIONE Negli ultimi anni il consumo di sostanze stupefacenti si è diffuso in maniera crescente tra la popolazione giovanile, soprattutto da quando si è verificato un cambiamento sia del tipo di sostanze utilizzate che delle modalità di consumo. A partire dagli anni ’90, infatti, hanno trovato ampia diffusione le droghe di sintesi o “nuove droghe 1 ”, il cui uso è compatibile con uno stile di vita “normale”, associandosi spesso alle attività del tempo libero, ed è finalizzato al divertimento e allo star bene. Da quando si sono diffuse le cosiddette nuove droghe, l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani ha perso la connotazione trasgressiva e contestataria propria della generazione degli anni ’70 e presenta anche delle differenze con le dipendenze tradizionali e gli scenari di emarginazione e devianza che riguardano piccoli gruppi sociali più svantaggiati. La maggior parte dei giovani consumatori di oggi, invece, fa un uso occasionale e intermittente di sostanze stupefacenti, soprattutto all’interno di contesti ricreativi. Il consumo occasionale assume, tuttavia, caratteristiche preoccupanti dovute al fatto che si tratta di un fenomeno molto diffuso, ma altrettanto poco conosciuto, poiché reso invisibile da un alone di “normalità”. Il modello di consumo attuale è per altro corrispondente al comportamento di molti adulti che spesso consumano farmaci con le stesse modalità con cui i giovani utilizzano sostanze stupefacenti, generando una sorta di dipendenza da sostanze psicoattive. “Si ha così il ritratto di una società che, in analogia con il comportamento tossicomanico, tende ad abituare l’uomo a rispondere onnipotentemente ai propri bisogni, con soluzioni di tipo magico,in un regime di immediatezza e di urgenza” (Crispi M., Mangia E., 2000). Per contrastare efficacemente la diffusione delle droghe, un ruolo fondamentale deve essere affidato alla prevenzione, con lo scopo di tentare di modificare lo stile di vita 1 Il termine nuove droghe o droghe di sintesi si riferisce a quelle sostanze psicoattive prodotte in laboratorio piuttosto che ricavate da fonti naturali, quindi raggruppa tutte le sostanze “altre” rispetto alle vecchie droghe e cioè cannabis, eroina ed alcool (Gatti R., 1998).

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Informazioni tesi

  Autore: Michela Figuccio
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Psicologia
  Relatore: Marie Di Dlasi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 89

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Parole chiave

adolescenti
adolescenza
integrazione
inter-istituzionale
istituzioni pubbliche
nuove droghe
prevenzione
privato sociale
progetti
supervisione metodologica

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