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La funzione dell'arbitrato e la sua applicazione nelle materie speciali

Premessa
L’arbitrato sorge quale forma alternativa di risoluzione delle controversie rispetto al procedimento ordinario.
I suoi caratteri che gli consentirono una rapida diffusione: gratuità, semplicità, velocità, furono da sempre visti dal legislatore come una minaccia al proprio monopolio decisionale , tanto che come vedremo farà di tutto per ostacolarne la legittimazione.
In questa analisi cercherò di esaminare quelli che sono gli aspetti più importanti dell’istituto.
Divisa in tre parti, consta nella prima dal titolo “Introduzione all’arbitrato”, di due capitoli, uno dei quali “Le radici dell’arbitrato” tratta della nascita dell’istituto, dei suoi primi scontri con il pretore e poi con il legislatore, di cui almeno in parte testimoni furono: Tacito, Cicerone, Ulpiano, Svetonio.
Questa fase introduttiva si conclude con un secondo capitolo “L’arbitro”, dedicato a colui che inizialmente da voce a quanti erano convinti fosse necessaria la costituzione di una strada alternativa alla via giudiziale, - più celere, meno costosa, ma che fosse tanto garantista quanto la giustizia ordinaria – e che con il passare del tempo si impone come figura del panorama giuridico accanto a quella del giudice.
La seconda parte “Arbitrato in materie speciali” è secondo me la più interessante, non che le altre non lo siano, ma costituita da tre capitoli “Arbitrato e rapporto di lavoro”, “Giustizia sportiva e arbitrato”, “L’arbitrato nel cyberspazio” ci fa rendere effettivamente conto della vera portata dell’arbitrato, il suo essere, passatemi il termine, “prezzemolino ”. E’ un po’ ovunque, in ogni materia in cui è possibile l’insorgere di una controversia, ciò ci fa capire come sia un istituto di larga applicazione, come ormai sia diffusa quella che si potrebbe definire “la grande voglia di arbitrato”.
L’ultimo capo “La decisione arbitrale”, consta di un solo capitolo in cui sono tracciati i suoi principali tratti storici e normativi.
Al lodo non viene certamente risparmiata la crociata dell’istituto, mentre l’arbitrato si vedeva costantemente innalzare dinnanzi, un imponente muro dal legislatore, il lodo veniva regolarmente posto in una condizione di inferiorità rispetto alla sentenza, quest’ ultima espressione della potestas del giudice.
Dovette attendere la Riforma del ’94 per vedere affermata la propria autonomia, tanto che la China in proposito si pronuncia dichiarandone il raggiungimento della maggiore età.
Ciò che comunque appare evidente è come l’arbitrato dai più antichi interventi legislativi sino alle ultime Riforme del 1994, del 2006 alla fine riesca ad uscirne sempre più rinvigorito.

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1 Parte Prima Introduzione all’arbitrato Capitolo primo Le radici dell’ arbitrato. Sommario: 1. 1. Cenni introduttivi sull’arbitrato. – 1. 2. L’arbitrato nell’antica Roma. – 1. 3. Arbitrato e diritto Intermedio. – 1. 4. L’arbitrato nelle sue diverse forme. 1. 1. Cenni introduttivi sull’arbitrato. L'arbitrato è uno strumento con cui si risolvono le controversie civili e commerciali, in alternativa alla via giudiziaria, regolato dagli artt. 806 - 840 del codice di procedura civile. Nasce dall'esigenza di ridurre i lunghissimi tempi necessari alla "giustizia", e di conseguenza per risolvere le controversie, con minor dispendio di tempo, energie e denaro.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Melara
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Reggio Calabria
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Franco Panuccio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 263

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