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Analisi dei guasti applicata alla vulnerabilità sismica delle infrastrutture viarie

Viene applicata la metodologia FMECA per un analisi della vulnerabilità sismica delle infrastrutture viarie

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5 Introduzione Nel presente lavoro s’intende proporre una metodologia che permetta di valutare e gestire la vulnerabilità di sistemi a rete, focalizzandosi con maggiore attenzione sulle infrastrutture viarie. Questa metodologia s’impernia sull’analisi dei guasti dei componenti di un sistema, studiando come questi possono influenzare l’efficienza del sistema globale, la metodologia è definita come Failure Modes, Effects and Critically Analysis (FMECA), ed è stata originata dalla NASA per studiare i guasti e i conseguenti impatti sul sistema globale delle singole componenti. Nel contesto delle infrastrutture viarie, la totalità viene rappresentata dall’insieme delle infrastrutture viarie e i componenti sono i singoli tronchi. Analizzando la vulnerabilità di questi si vuole esaminare la risposta del sistema viario soprattutto in fase di emergenza. I disastri naturali provocano danni alle popolazioni e a tutti i sistemi antropici con conseguenze di entità spesso catastrofica, di questi gli eventi sismici, rispetto ad altri eventi naturali importanti, sono quelli che riescono ad avere un impatto più forte ed omogeneo su qualunque struttura si trovi nelle vicinanze del punto di generazione. La ricerca scientifica, con diversi studi nelle varie branche (geofisica, geotecnica, ingegneria delle strutture, ecc.) ha tentato, da tempo, di opporsi alle distruzioni e alle rovine causate da questi eventi maggiori, perlopiù sismici. In tale contesto, da diversi anni, sono state introdotte metodologie per la valutazione del rischio sismico sugli edifici, proprio per definire il danno atteso a seguito di una scossa su una determinata realtà urbana e per individuare tutti gli elementi ad alto rischio. In queste valutazioni del rischio si è spesso trascurata, o quanto meno lasciata in secondo piano, una componente essenziale: il sistema dei trasporti. I terremoti californiani di Loma Prieta (1989) e Northridge (1994) e quello giapponese di Kobe (1995) hanno drammaticamente messo in evidenza l’importanza e la necessità che esso si mantenga efficiente anche dopo un evento sismico.

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Gian Maria Ingratta
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Francesco Filippi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

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