Skip to content

Problematiche di attivazione presso un centro di adroterapia

Gli acceleratori di particelle, inizialmente utilizzati solo per la ricerca, oggi vengono impiegati anche in molti altri ambiti: per la ricerca in fisica delle particelle, per scopi industriali (per la sterilizzazione, per la conservazione di cibi), per lo studio della struttura dei materiali, ecc. Sicuramente uno dei settori che ha ricevuto maggiormente beneficio dall’utilizzo degli acceleratori, è quello medico. In questo settore, gli acceleratori vengono utilizzati per la produzione di radionuclidi e per effettuare trattamenti radioterapici. E’ proprio in questo contesto che si inserisce il CNAO, acronimo di Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Il centro è unico in Italia e in un prossimo futuro, a regime, permetterà il trattamento adroterapico di circa 3000 pazienti l’anno affetti da tumore. A tal scopo questa facility è stata dotata di un sincrotrone che accelera protoni fino ad un’energia massima pari a 250 MeV e ioni C fino a 400 MeV/u.

L’utilizzo di fasci di particelle richiede di affrontare una serie di problematiche radioprotezionistiche. Tra queste, di particolare interesse è quella legata al fenomeno dell’attivazione, processo attraverso il quale un fascio di particelle, incidendo su un materiale, riesce ad attivarlo, ovvero lo rende sorgente di radiazioni.

E’ proprio da tale considerazione che è scaturita l’idea di sviluppare una tesi il cui scopo fosse quello di descrivere il fenomeno dell’attivazione nelle facility ospitanti acceleratori di particelle, mettendone in luce la complessità e la problematicità. Nella tesi si descrive con maggior dettaglio la radioattività indotta in acceleratori di adroni. A tal fine e per dare anche una maggiore concretezza alle argomentazioni e alle osservazioni che verranno proposte, vista la possibilità di cooperare con il CNAO, verranno mostrate simulazioni e misure relative al problema dell’attivazione proprio in questo centro.

Il punto di partenza per questo lavoro di tesi è la descrizione, che verrà sviluppata nel primo capitolo, di alcuni degli aspetti preliminari di maggiore interesse concernenti il fenomeno in esame. In questo capitolo introduttivo si possono distinguere due parti principali: una incentrata sul tema della radioattività mentre la seconda su quello degli aspetti basilari di radioprotezione. Nella prima parte sono discussi gli aspetti formali legati al fenomeno del decadimento radioattivo e viene accennata la tematica della radioattività naturale e artificiale. Invece nella seconda parte sono illustrati il rischio radiogeno, le grandezze radioprotezionistiche di maggiore interesse, con un breve accenno all’ipotesi LNT (relativa agli effetti stocastici legati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti), per poi passare ad una introduzione delle problematiche radioprotezionistiche relative all’attivazione.

Nel secondo capitolo verrà approfondita la descrizione delle modalità di produzione della radioattività indotta negli acceleratori. A tal proposito, dapprima verranno fornite le basi formali associate al fenomeno dell’attivazione, per poi contestualizzare la discussione proponendo un confronto delle modalità di produzione di radionuclidi in acceleratori di elettroni o adroni.

Si prosegue con il terzo capitolo, ove sono illustrate le possibili problematiche legate all’attivazione dei materiali che si possono incontrare in un acceleratore. Per ognuna di tali problematiche, si cercherà di capire quali siano le modalità di produzione, si fornirà una descrizione qualitativa e, per quanto possibile, quantitativa della radioattività prodotta.

In seguito, nel quarto capitolo, verranno forniti i risultati delle simulazioni Monte Carlo effettuate per la valutazione dell’attivazione di alcuni materiali di particolare interesse per il CNAO. Si prenderà spunto da tali risultati per ulteriormente sottolineare alcune osservazioni già presentate nei precedenti capitoli e si proporrà un più dettagliato confronto tra l’attivazione indotta da protoni piuttosto che ioni C.

Infine nel quinto ed ultimo capitolo, dapprima, verranno illustrati alcuni aspetti relativi alla strumentazione di radioprotezione utile per i problemi legati all’attivazione, tra cui la spettrometria gamma e il sistema EGAM utilizzato al CNAO per la misura dell’attivazione dell’aria. Successivamente verranno mostrati i risultati delle misure effettuate sull’attivazione di alcuni materiali esposti a fasci di particelle. Visto che al momento il CNAO è in fase di commissioning della linea di iniezione e quindi il sincrotrone ancora non è entrato pienamente in funzione, sono descritte le misure dell’attivazione di alcune delle principali componenti utilizzate in questa fase preliminare: Faraday cup del test bench 3 (TB3) del linac e vari rivelatori della MEBT (Medium Energy Beam Transfer Line).

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione 1 Introduzione Gli acceleratori di particelle, inizialmente utilizzati solo per la ricerca, oggi vengono impiegati anche in molti altri ambiti: per la ricerca in fisica delle particelle, per scopi industriali (per la sterilizzazione, per la conservazione di cibi), per lo studio della struttura dei materiali, ecc. Sicuramente uno dei settori che ha ricevuto maggiormente beneficio dall’utilizzo degli acceleratori, è quello medico. In questo settore, gli acceleratori vengono utilizzati per la produzione di radionuclidi e per effettuare trattamenti radioterapici. E’ proprio in questo contesto che si inserisce il CNAO, acronimo di Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Il centro è unico in Italia e in un prossimo futuro, a regime, permetterà il trattamento adroterapico di circa 3000 pazienti l’anno affetti da tumore. A tal scopo questa facility è stata dotata di un sincrotrone che accelera protoni fino ad un’energia massima pari a 250 MeV e ioni C fino a 400 MeV/u. L’utilizzo di fasci di particelle richiede di affrontare una serie di problematiche radioprotezionistiche. Tra queste, di particolare interesse è quella legata al fenomeno dell’attivazione, processo attraverso il quale un fascio di particelle, incidendo su un materiale, riesce ad attivarlo, ovvero lo rende sorgente di radiazioni. E’ proprio da tale considerazione che è scaturita l’idea di sviluppare una tesi il cui scopo fosse quello di descrivere il fenomeno dell’attivazione nelle facility ospitanti acceleratori di particelle, mettendone in luce la complessità e la problematicità. Nella tesi si descrive con maggior dettaglio la radioattività indotta in acceleratori di adroni. A tal fine e per dare anche una maggiore concretezza alle argomentazioni e alle osservazioni che verranno proposte, vista la possibilità di cooperare con il CNAO, verranno mostrate simulazioni e misure relative al problema dell’attivazione proprio in questo centro. Il punto di partenza per questo lavoro di tesi è la descrizione, che verrà sviluppata nel primo capitolo, di alcuni degli aspetti preliminari di maggiore interesse concernenti il fenomeno in esame. In questo capitolo introduttivo si possono distinguere due parti principali: una incentrata sul tema della radioattività mentre la seconda su quello degli aspetti basilari di radioprotezione. Nella prima parte sono discussi gli aspetti formali legati al fenomeno del decadimento radioattivo e viene accennata la tematica della radioattività naturale e artificiale. Invece nella seconda parte sono illustrati il rischio radiogeno, le grandezze radioprotezionistiche di maggiore interesse, con un breve accenno all’ipotesi LNT (relativa agli effetti stocastici legati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti), per poi passare ad una introduzione delle problematiche radioprotezionistiche relative all’attivazione. Nel secondo capitolo verrà approfondita la descrizione delle modalità di produzione della radioattività indotta negli acceleratori. A tal proposito, dapprima verranno fornite le basi formali associate al fenomeno dell’attivazione, per poi contestualizzare la discussione proponendo un confronto delle modalità di produzione di radionuclidi in acceleratori di elettroni o adroni. Si prosegue con il terzo capitolo, ove sono illustrate le possibili problematiche legate all’attivazione dei materiali che si possono incontrare in un acceleratore. Per ognuna di tali problematiche, si cercherà di capire quali siano le modalità di produzione, si fornirà una descrizione qualitativa e, per quanto possibile, quantitativa della radioattività prodotta.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Tamagnini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Fisica
  Relatore: Elio Giroletti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

adroterapia
attivazione
cnao
radioprotezione

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi