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Autisme et méthodes de traitement

De l'analyse des classifications nosographiques principales des psychoses enfantines, l'étude passe à traiter les conceptions de l'autisme en expliquant ses points de force et de faiblesse. L'analyse des causes de l'autisme met en évidence une attitude de multifactorialité pour laquelle la plupart du monde scientifique penche.
Tout de suite après, on présente les méthodes principales de traitement comme directe conséquence des conceptions précédemment décrites. Un soin particulier est consacré au "Programme TEACCH" de Schopler.

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Chapitre I Autisme et psychose enfantins. Les défnitions et les classifcations nosographiques 1.1. Qu’est ce que c’est l’autisme ? Le mot autisme dérive du grec autòs qui signife “soi-même” juste parce qu’il se manifeste dramatiquement pour l’isolément, l’anesthésie affective, la disparition de l’initiative, les diffcultés psychomotrices, le développement manqué du langage. À côté de toutes ces expressions, déjà agaçantes et fortement handicapantes en soi mêmes, les autistes montrent une incontinence émotionnelle considérable qui s’accomplit avec des hurles, des courses sans but, des hypercinésies, parfois terreur, angoisse et agressivité. Melania Klein 1 affrme comment l’analyse des enfants entre deux et cinq ans ait mis en évidence que la réalité extérieure est vécue comme réfexe de la vie intérieure. De l’autre côté, la première phase de relation humaine est dominée par des impulses sadiques-oraux accentués par des expériences de frustration et de privation. Tous les instruments d’expression sadique que l’enfant possède (sadisme urétral, musculaire et anal) s’activent et sont directs sur les objets. Dans cette phase, dans son imagination, la réalité extérieure est peuplée par des objets par lesquels il pense qu’il sera attaqué de façon sadique comment il a fait ou fait à leur égard. Tandis que cette phase est rapidement surmontée et liquidée chez l’enfant normal, elle reste chez l’enfant autiste. On peut affrmer que pour lui “le monde reste un ventre peuplé par des objets dangereux”. Par conséquent, l’enfant psychotique reste relégué dans les premières phases du développement du Moi, dans un niveau original où tous les mécanismes psychiques sadiques et destructifs prédominent. 1  KLEIN M., La psicoterapia della psicosi , Boringhieri, Torino, 1930. 2

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Informazioni tesi

Traduttore: Marco Casella
  Autore: Verrecchia Isolina
  Tipo: Traduzione
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Cassino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze dell'Educazione
  Relatore: Anna Maria De Santis
  Lingua: Francese
  Num. pagine: 79

Questo documento è una traduzione dall'originale:

"Autismo e metodi di trattamento"

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