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La gestione della sicurezza europea tra governance e frammentazione. Il ruolo delle istituzioni e il caso del Kossovo

Negli anni Novanta, la gestione delle guerre balcaniche e il conflitto in Kossovo da parte della comunità internazionale, largamente intesa, e i principali stati e e attori europei ha costituito uno dei momenti fondanti nel processo di costruzione e sviluppo di un sistema di sicurezza e difesa europeo. Il ruolo che le istituzioni europee hanno rivestito all'interno di questo processo è stato oggetto di numerose analisi ed interpretazioni, focalizzate in particolare sulle modalità attraverso le quali gestione dei conflitti e ricostruzione post-conflict sarebbero andare ad incidere sul processo di sviluppo di una politica di sicurezza e di difesa europea in qualche modo distinta da interventi precedenti e autonoma rispetto all'alleato statunitense. In quest'ottica, il ruolo esercitato dalle istituzioni nella gestione del conflitto in Kossovo, nonchè la fase di ricostruzione post-conflict, si configura come caso di studio particolarmente interessante, poichè ci permette di analizzare l'impatto che dinamiche d'interazione tra le istituzioni presenti, nonchè diversi approcci alla sicurezza adottatti da ciascuna organizzazione, hanno esercitato sulla gestione del conflitto e sullo sviluppo di una politica di sicurezza e di difesa europea.

Attraverso la lente teorica del concetto di "governance", questo lavoro si propone pertanto di investigare ruolo, partecipazione e dinamiche d'interazione tra le maggiori istituzioni coinvolte nella gestione del conflitto kosovaro, in particolare Nato, Osce e Unione Europea.

La tesi è composta da tra sezioni: nella prima vengono presentati i principali approcci teorici al concetto di governance e sicurezza, guardando in particolare alle differenti teorizzazioni che hanno intressato l'Europa negli anni Novanta; nella seconda, si affronta il tema delle relazioni tra Nato e Unione Europea, in particolare gli Accordi Berlin Plus e la definizione di una catena di comando e di controllo autonoma rispetto all'Alleanza Atlantica; nella terza, si analizza il ruolo delle istituzioni nella gestione del conflitto e la fase post-conflict. La tesi si basa sull'analisi di fonti primarie, della letteratura teorica e una serie d'interviste presso gli uffici dell'Unione Europea, il Quartier Generale della NATO e il Ministero degli Affari Esteri italiano.

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7 INTRODUZIONE Non è semplice delineare un quadro teorico di riferimento per lo studio del ruolo che le organizzazioni o istituzioni internazionali e regionali hanno rivestito nella gestione di dinamiche di sicurezza nel contesto europeo post- guerra fredda, poichØ l’architettura istituzionale che ne è alla base viene da piø parti considerata un fenomeno atipico nel panorama anarchico del sistema internazionale 1 . Per analizzare questo fenomeno, visto come conseguenza dei mutamenti strutturali apportati dalla fine della “guerra fredda” dominata dal confronto tra le due superpotenze, sono stati elaborati diversi approcci teorici, 1 Il riferimento e’ all’approccio neo-realista nell’analisi dello studio delle relazioni internazionali, per cui l’anarchia si configura come uno degli elementi strutturali del sistema. Si veda WALTZ, 1987.

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Informazioni tesi

  Autore: Sara Bonanni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Relazioni internazionali
  Relatore: Sonia Lucarelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 178

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nato
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comunità europea
europa
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