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Un allestimento museale multisensoriale intorno alla figura del mobiliere Angelo Sello

Il presente lavoro ha come obiettivo la progettazione di un museo dedicato ad Angelo Sello, un mobiliere udinese di inizio Novecento. Si tratta di una figura poco nota, a cui sono dedicate un paio di pubblicazioni e qualche articolo. Eppure lui e il suo mobilificio avevano un ruolo importante nel panorama regionale e nazionale del periodo. Per sviluppare l’allestimento museale è stato necessario avvicinarsi alla figura di Angelo Sello e prendere coscienza delle diverse sfaccettature del suo lavoro. Questo è stato possibile grazie alla consultazione del numeroso materiale presente in archivio, messo a completa disposizione dai proprietari.
Il Capitolo Angelo Sello e il suo mobilificio: le influenze europee e la modernizzazione del processo produttivo, introduce il protagonista e la sua attività, soprattutto dal punto di vista dei suoi sistemi linguistici, che richiamano stilemi di area europea, e del ruolo chiave giocato dal mobilificio Sello nel passaggio da una produzione preindustriale alla meccanizzazione del processo nella lavorazione del legno. Questo aiuta il lettore a capire chi era il personaggio e per quale motivo si è scelto di dedicare uno spazio espositivo alla sua opera.
Il Capitolo Dall’archivio Sello: considerazioni sull’attività e sul metodo di lavoro di Angelo Sello, entra nel vivo del lavoro di consultazione e analisi svolto in archivio. La progettazione di un museo implica non solo lo sviluppo di spazi espositivi funzionali, fruibili e comprensibili da tutti, ma anche la scelta del materiale più appropriato da esporre per coinvolgere il visitatore nel tema e trasmettergli le informazioni basilari. Questo non sarebbe stato possibile senza acquisire una chiara idea sulla consistenza del materiale esistente.
Il Capitolo Un progetto di allestimento museale, illustra nel dettaglio il museo. Il sito è significativo: l’ex mobilificio Sello in via Portanuova a Udine, opera dello stesso Angelo. Il progetto tenta di rispondere al quesito Come deve essere il museo contemporaneo? Sicuramente coinvolgente, comprensibile, multimediale, fruibile da tutti. In una parola: multisensoriale.
Lo scopo è quello di affrontare al meglio e capire gli aspetti caratterizzanti di un tema progettuale troppo spesso trascurato, l’allestimento museale. Eppure il museo ha un ruolo fondamentale nella società, quello di trasmettere conoscenza, e quindi cultura. È preciso compito del progettista creare spazi, pannelli, teche che rendano chiaramente comprensibili gli oggetti esposti e facilitino l’assimilazione delle informazioni al visitatore, coinvolgendolo pienamente nel tema attraverso la creazione di una “rete sensoriale”.
In questo caso si è svolta anche un’accurata fase preliminare di scelta delle opere da esporre, più tipica di un curatore che di un progettista. È stato quindi possibile affrontare l’intero iter di realizzazione dell’allestimento: dalla scelta del tema e del materiale da esporre, allo sviluppo degli aspetti spaziali, funzionali, tecnologici e materiali. Il tema esplorato, Angelo Sello e il mobilificio udinese, diventa quindi una sorta di “pretesto” per testare un approccio metodico alla progettazione museale. Certamente non si tratta di una scelta casuale: il ruolo della cosiddetta piccola storia, quella creata dai personaggi minori, è fondamentale nel medio-piccolo contesto udinese. Ci aiuta a conoscere il passato per comprendere il presente, cui è strettamente legato. Inoltre, rende verosimile l’esperimento progettuale sviluppato.

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Informazioni tesi

  Autore: Elisa Buttazzoni
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Udine
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Architettura
  Relatore: Nicla Indrigo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 134

FAQ

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Parole chiave

museo
archivio
allestimento
multisensorialità
mobilificio
atmosfera
multimedialità
accessibilità
flussi
cinque sensi

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