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''Piccolo Orso scopre l'aurora'' Violenza assistita: cos'è, conseguenze sul bambino e intervento pedagogico.

La ricerca si occupa della violenza assistita e delle ripercussioni sia dal punto di vista del legame madre-bambino, sia dal punto di vista psicologico e pedagogico.
Nel primo capitolo ho focalizzato l’attenzione sull’analisi della violenza assistita, sia a livello giuridico che statistico, ma anche da un punto di vista della letteratura, dal momento che sembra essere un fenomeno emerso solo recentemente in Italia, sulla scia degli studi americani, e di cui in loco si è occupato maggiormente il “Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’infanzia”. Sempre all’interno di questo capitolo ho esaminato, sulla via degli studi sull’attaccamento, il legame della diade madre-bambino, soffermandomi in maniera dettagliata sulla disorganizzazione dell’attaccamento, che caratterizza questa relazione. Per concludere ho ritenuto fosse importante sviluppare la tematica relativa ad un metodo per il recupero di tale reazione, ovvero la psicoterapia genitore-bambino. Il secondo capitolo si apre con una riflessione statistica sul coinvolgimento clinico dei minori rispetto alla violenza assistita e analizza i risvolti nelle diverse aree di funzionamento del bambino. In particolare, ho analizzato come, a livello biologico e neurobiologico, tramite la presenza dei neuroni specchio, la violenza assistita incide sul bambino. Di seguito, ho posto l’interesse sulle conseguenze a livello fisico e cognitivo, comportamentale e sociale, emozionale e anche psicologico. Nell’ultimo capitolo ho focalizzato tutta l’attenzione sul bambino vittima di violenza assistita all’interno del contesto scolastico. Sempre più oggi gli insegnanti si trovano di fronte a dei bambini che presentano determinate problematiche scaturite dal contesto familiare di provenienza e nella maggior parte dei casi non sono preparati ad affrontarli. Ho ritenuto necessario chiarire il ruolo dell’insegnante all’interno della scuola e analizzare la presenza di un ulteriore insegnante denominato “adulto di riferimento aggiuntivo”, il quale svolge un ruolo cruciale nell’intervento pedagogico basato principalmente sull’acquisizione, da parte del bambino, della capacità di costruire una relazione sana ed equilibrata. All’interno di questo capitolo ho dedicato un paragrafo non solo alla prassi di collaborazione del docente con i servizi, al fine di poter garantire al bambino un ottimo intervento, ma anche i doveri dell’insegnante nel momento in cui sospetti che il minore subisca questo tipo di maltrattamento, poiché com’è emerso da diverse ricerche, egli essendo un incaricato di pubblico servizio risponde alla legge ed ha la responsabilità giuridica, e non morale, di segnalare il caso.

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Introduzione Il motivo per cui ho scelto di affrontare questo tema nasce non solo da una profonda curiosità nel voler comprendere meglio le dinamiche e le conseguenze derivanti dalla violenza assistita su minore ma anche dalla necessità dell’insorgenza di affrontare un argomento come questo, sempre più presente nella nostra realtà quotidiana, a causa dell’espandersi degli episodi di violenza di genere. Le statistiche nazionali affermano che nel 65% dei casi di atti di violenza sulle donne vi sia un riscontro di violenza assistita. La violenza assistita presa in esame in questo elaborato riguarda gli episodi di violenza fra coniugi, dove la vittima è sempre la madre. Non ho preso in esame il caso contrario, in quanto la letteratura degli studi scientifici non ha ancora elaborato dati certi ma ciò non toglie che questo non possa accadere e non debba essere preso in considerazione. L’attenzione è in particolare rivolta al bambino e al suo legame di attaccamento con il caregiver materno, poiché queste situazioni di violenza domestica influenzano il loro rapporto ma anche l’ideale percorso evolutivo del bambino, sia a livello personale che relazionale. Il presente lavoro è nato quindi con l’intenzione di analizzare il fenomeno della violenza assistita sia dal punto di vista del legame di attaccamento sia dal punto di vista del bambino e del suo posto nel contesto scolastico. Nel primo capitolo ho focalizzato l’attenzione sull’analisi della violenza assistita, sia a livello giuridico che statistico, ma anche da un punto di vista della letteratura, dal momento che sembra essere un fenomeno emerso solo recentemente in Italia, sulla scia degli studi americani, e di cui in loco si è occupato maggiormente il “Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’infanzia”. Sempre all’interno di questo capitolo ho esaminato, sulla via degli studi sull’attaccamento, il legame della diade madre-bambino, soffermandomi in maniera dettagliata sulla disorganizzazione dell’attaccamento, che caratterizza questa relazione. Per concludere ho ritenuto fosse importante sviluppare la tematica relativa ad un metodo per il recupero di tale reazione, ovvero la psicoterapia genitore-bambino. Il secondo capitolo si apre con una riflessione statistica sul coinvolgimento clinico dei minori rispetto alla violenza assistita e analizza i risvolti nelle diverse aree di funzionamento del bambino. In particolare, ho analizzato come, a livello biologico e

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Informazioni tesi

  Autore: Cassandra Steca
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Urbino
  Facoltà: Scienze della Formazione Primaria N.O.
  Corso: Scienze della Formazione Primaria N.O.
  Relatore: Andrea Epifani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 75

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Parole chiave

bowlby
relazione educativa
intervento pedagogico
violenza assistita
intimate partner violence
witness violence

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