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La guerra bianca del fronte alpino

Durante la Prima Guerra Mondiale il fronte italo-austriaco attraversava i due imponenti gruppi montuosi dell'Ortles-Cevedale e dell'Adamello-Presanella. In quei luoghi i comandi militari Italiani ed Austriaci si fronteggiarono duramente.
Molti di loro non erano preparati ad affrontare le problematiche di una guerra di alta montagna e le difficoltà che dovettero sostenere li misero a dura prova. La guerra lassù era completamente diversa dalle altre zone del fronte. La vastità e la morfologia del territorio condizionava fortemente ogni scelta militare.
Le strategie predisposte prevedevano il possesso delle cime allo scopo di garantire il controllo delle valli; la difesa doveva essere predisposta su più linee successive da abbandonare una ad una dopo ogni eventuale sfondamento avversario della prima linea.
Queste strategie condussero a sanguinosi quanto inutili attacchi a cime che poi in seguito si sarebbero rivelate non adeguatamente difendibili, nonché alla realizzazione contemporanea di più linee difensive, sottraendo energie per la formazione di una prima linea forte e costringendo i reparti a massacranti lavori dal valore tattico esiguo.
L'espressione Guerra Bianca coniata per gli avvenimenti svoltisi lungo questo fronte montano si riferisce proprio agli scontri avvenuto ad alta quota e alle difficoltà dei soldati in quelle zone in cui la sopravvivenza era particolarmente difficile.

Il presente lavoro, articolato in quattro capitoli, esamina gli aspetti salienti della Guerra bianca cercando di chiarirne alcuni punti.
Il primo capitolo rappresenta un inquadramento storico generale esplicitando i motivi che hanno portato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale e soffermandosi su alcuni momenti salienti della guerra.
Il secondo capitolo si incentra sulla Guerra bianca aprendosi con la sua definizione e proseguendo con la disamina delle peculiarità e delle difficoltà del fronte montano. La logistica con le sue numerose difficoltà, e le caratteristiche del fronte alpino e dolomitico, rappresentano il fulcro di questo capitolo che si conclude con il racconto, anche per immagini, della vita su quei fronti.
Il terzo capitolo, poi, si incentra sull'esame degli scontri avvenuti in alcuni luoghi simbolo, come ad esempio il Monte Cauriol e la Marmolada. Entrambi i luoghi hanno rappresentato il teatro di alcune azioni belliche tra le più importanti svoltesi sul fronte italiano. Si è cercato di esaminare, anche attraverso alcune imprese di reparti specifici di alpini o di altri reggimenti, le condizioni difficili che i militari si sono trovati ad affrontare in un contesto per molti aspetti unico, ma anche le straordinarie capacità ingegneristiche messe in campo, quali ad esempio la realizzazione della 'città di ghiaccio'.
Il quarto ed ultimo capitolo punta ad un bilancio post-bellico di quanto accaduto sul fronte montano soffermandosi anche sulla questione identitaria rivendicata da alcune popolazione annesse, all'indomani della fine della guerra, al Regno d'Italia.

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1 INTRODUZIONE Durante la Prima Guerra Mondiale il f r o n t e i t a l o -austriaco attraversava i due i m p o n e n t i g r u p p i m o n t u o s i d e l l ’ O r t l e s -Cevedale e dell’Adamello-Presanella. I n q u e i l u o g h i i comandi militari Italiani ed Austriaci si fronteggiarono duramente. Molti di loro non erano preparati ad affrontare le problematiche di una guerra di alta montagna e le difficoltà che dovettero sostenere li misero a dura prova. La guerra lassù era completamente diversa dalle altre zone del fronte. La vastità e la morfologia del territorio condizionava fortemente ogni scelta militare. Le strategie predisposte prevedevano il possesso delle cime allo scopo di garantire il controllo delle valli; la difesa doveva essere predisposta su più linee successive da abbandonare una ad una dopo ogni eventuale sfondamento avversario della prima linea. Queste strategie condussero a sanguinosi quanto inutili attacchi a cime che poi in seguito si sarebbero rivelate non adeguatamente difendibili, nonché alla realizzazione contemporanea di più linee difensive, sottraendo energie per la formazione di una prima linea forte e costringendo i reparti a massacranti lavori dal valore tattico esiguo. L’espressione Guerra Bianca coniata per gli avvenimenti svoltisi lungo questo fronte montano si riferisce proprio agli scontri avvenuto ad alta quota e alle difficoltà dei soldati in quelle zone in cui la sopravvivenza era particolarmente difficile. Il presente lavoro, articolato in quattro capitoli, esamina gli aspetti salienti della Guerra bianca cercando di chiarirne alcuni punti. Il primo capitolo rappresenta un inquadramento storico generale esplicitando i motivi che hanno portato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale e soffermandosi su alcuni momenti salienti della guerra.

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Informazioni tesi

  Autore: Cristiano Cucchiara
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Andrea Ungari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 75

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prima guerra mondiale
grande guerra
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