Gli enti territoriali intermedi (province e città metropolitane). Origini, vicende, sviluppo e prospettive evolutive del governo locale di area vasta

INTRODUZIONE Lo Stato italiano è storicamente caratterizzato, sin da epoca sabauda, dalla coesistenza sul territorio di due livelli di governo locale: uno comunale e uno sovracomunale, chiamato tradizionalmente “provincia”. Benché le province siano un lascito dell’età napoleonica, durante la quale furono diffuse in tutte le entità statuali insistenti lungo la penisola e nelle isole circostanti, esse si sono via via differenziate dal modello dipartimentale francese, sia per funzioni – avendo perso l’originaria natura di emanazioni del potere centrale e cioè presidî territoriali del governo, atti a garantire l’uniforme applicazione dell’unico interesse pubblico rappresentato dallo Stato – sia perché, diversamente da altre esperienze europee, con la significativa eccezione di Spagna e Portogallo, il livello di governo sovracomunale in Italia è organizzato secondo un modello che si potrebbe definire gerarchico: la provincia assume quasi sempre il nome del capoluogo, il quale accentra nel suo territorio tutte le funzioni provinciali, che non sono solo quelle dell’ente di area vasta, ma 7