Sistemi e tecnologie IoT per la realizzazione di strade intelligenti

7 C A P IT OL O 1 L ’INT E R NE T OF T H INGS 1.1 C e nni st ori c i I primi concetti alla base dell’IoT ( Inte rne t of Things) sono stati abbozzati nell’anno 1982, quando alcuni ricercatori della Carnegie Mellon University hanno applicato dei sensori e la connessione in rete ad un distributore di bibite del loro istituto per conoscerne lo stato di funzionamento, come, per esempio, determinare le scorte e conoscere quanto fossero freddi i suoi contenuti (1). Nel 1989, lo scienziato informatico John Romkey riuscì a collegare un tostapane ad Internet; ciò gli permise di controllare la tostatura del pane in base al tempo di alimentazione controllata da remoto. (1) Tali concetti vennero ripresi nel 1999 da Kevin Ashton, ricercatore presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology), che pubblicò un articolo (1) nel quale faceva riferimento alla possibilità di estendere la rete Internet al mondo degli oggetti, permettendo una comunicazione tra di loro. Fu proprio Ashton a coniare il termine che oggi è noto come Inte rne t of Things, capace di influenzare il mondo scientifico affinché venissero utilizzati sensori all’interno della supply c hain per raccogliere dati. Un passaggio precedente, che ha consentito l’evoluzione dei dispositivi interconnessi, è stato rappresentato dalla comunicazione mac hine to mac hine (M2M), che prevedeva il collegamento diretto tra due o più macchine senza l’intervento diretto dell’uomo. L’IoT ha sfruttato a suo favore questo principio per consolidarsi, espandendo la “filosofia” funzionale a reti che possono contare su miliardi di sensori, fondamentali nella raccolta dati. Pur essendo considerata una tecnologia emergente, ad oggi il campo di applicazione dei sistemi IoT è molto vasto, contando circa 20 miliardi di dispositivi connessi, numero che nei prossimi anni tenderà ad incrementare ( F igur a 1) (1).