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L'intelligenza artificiale nell'ambito linguistico

L’intelligenza artificiale o IA si sta diffondendo sempre più rapidamente cambiando le nostre vite ed influenzando la nostra quotidianità, il settore linguistico è uno dei più colpiti da questa rivoluzione digitale.
La presente tesi si pone come obiettivo quello di evidenziare i cambiamenti del settore linguistico con l’avvento dell’intelligenza artificiale.
Nella prima parte si ripercorre l’evoluzione storica dell’IA evidenziando i momenti ed i progetti più significativi, dal Turing Test svolto negli anni Cinquanta al modello neurale in grado di simulare l’apprendimento della forma passata dei verbi inglesi di Rumelhart e McClelland, fino ad arrivare alla traduzione automatica dei primi anni Duemila ed al deep learning dei giorni nostri. Dopo aver valutato i possibili limiti e le potenzialità si è posta l’attenzione sul Natural Language Processing o NLP, un ramo dell’IA che, combinando la linguistica computazionale e l’apprendimento automatico, è in grado di generare risultati intelligenti, un esempio è il chatbot ChatGPT. Grazie alla creazione di modelli linguistici di elaborazione del linguaggio naturale ed alla diffusione di sistemi del riconoscimento del parlato, nello specifico degli assistenti vocali, le nostre vite hanno subito un importante cambiamento offrendo supporto quotidiano soprattutto alle persone anziane o con difficoltà. Si è analizzato nello specifico il caso LaMDA, scoppiato nel 2022, quando l’ingegnere di Google, Blake Lemoine, dopo aver intrattenuto una conversazione con il chatbot ha dichiarato che LaMDA era senziente ovvero dotata di coscienza propria. Google ha prontamente smentito le dichiarazioni di Lemoine affermando che, le caratteristiche quasi umane del programma fossero solo frutto di un ottimo addestramento.
Nella terza parte si è rivolta particolare attenzione al settore della traduzione, fortemente influenzato dall’IA, in particolare della traduzione automatica o MT. Se in passato applicazioni di traduzione automatica davano risultati poco attendibili ed imprecisi, con l’arrivo del deep learning o apprendimento neurale profondo la situazione è cambiata tanto da far temere ai traduttori professionisti una possibile scomparsa della propria professione.
Il deep learning, sfruttando reti neurali è in grado di trattare un’elevatissima quantità di dati e fornisce al traduttore applicazioni preimpostate, ad esempio di correzione automatica degli errori, in modo da velocizzare e supportare il suo lavoro.
Si è inoltre analizzato uno dei progetti dell’azienda Meta, l’Universal Speech Translator, che ha come obiettivo quello di dare voce a tutte quelle lingue principalmente orali senza una forma scritta e di abbattere le barriere linguistiche, il team di ricerca in questo caso si è focalizzato sul dialetto hokkien. Il sistema di traduzione permette ai parlanti di conversare con altre persone in lingua inglese in tempo reale.
L’ultima parte dell’elaborato riguarda il multilinguismo nell’era digitale, nello specifico il rischio di un possibile aumento delle minoranze linguistiche causato dall’intento dell’IA di creare un linguaggio standardizzato e dalla preferenza della lingua inglese, considerata lingua franca dell’era digitale non solo per l’elevato numero di parlanti ma anche per la sua struttura morfosintattica che la rende facile da apprendere da parte dei sistemi di IA.
Si sono inoltre approfonditi i vari tentativi di salvaguardia delle minoranze linguistiche, dalla digitalizzazione della lingua minoritaria basca al progetto Linguatec, iniziato nel 2018 con l’obiettivo di creare nuovi programmi e nuove tecniche di salvaguardia dell’aragonese e dell’occitano. A seguito delle ricerche condotte si è dedotto che, se usata bene e considerando sempre le possibili conseguenze, l’intelligenza artificiale può contribuire alla salvaguardia del patrimonio linguistico e culturale digitalizzando anche le lingue minoritarie promuovendone la letteratura e l’insegnamento.
Infine si è evidenziato l’importante ruolo dell’Unione Europea all’interno di questo quadro multilinguistico e le misure adottate in termini di sicurezza e tutela dei diritti dei cittadini. L’UE mira a diventare il modello esempio in tutto il mondo in termini di normative sull’IA, con l’approvazione del AI-Act, ossia la prima regolamentazione al mondo in questo ambito, sta riuscendo nel suo intento. Inoltre renderà l’utilizzo dell’IA più sicuro migliorando l’economia dei paesi membri ed anche la vita dei cittadini.

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18 CAPITOLO 3 – TRADUZIONE AUTOMATICA 3.1 DEFINIZIONE E IMPIEGO Per traduzione automatica o machine translation (MT) si intende quel ramo della linguistica computazionale che utilizza programmi di intelligenza artificiale nel processo traduttivo da una lingua all’altra senza l’intervento umano, il suo impiego è ampio specialmente quando si necessita una traduzione efficiente e in tempi brevi. In un contesto aziendale multilinguistico, questa modalità traduttiva non solo favorisce la comunicazione interna eliminando le barriere linguistiche (traduzione di comunicazioni, bollettini aziendali e presentazioni) ma permette di migliorare anche la comunicazione esterna con fornitori, clienti provenienti da varie parti del mondo e nel caso di un negozio online internazionale traduce le recensioni in diverse lingue. Molti traduttori professionisti ricorrono alla traduzione automatica come supporto al loro lavoro, soprattutto in ambito legale e giuridico, così da aumentare la produttività, velocizzare i tempi quando trattano elevati volumi di materiale e permettendogli di lavorare con più di una lingua alla volta a costi contenuti senza quindi la necessità di nuove assunzioni. Esistono quattro tipi di traduzione automatica:  Traduzione automatica basata su regole (RBMT): mediante l’utilizzo di dizionari e regole linguistiche è in grado di fornire traduzioni di singole parole, predicendo il testo seguente;  Traduzione automatica statistica (SMT): genera traduzioni analizzando elevati numeri di corpus testuali bilingue e sfruttando programmi statistici moderni;  Traduzione automatica ibrida: combina i sistemi RBMT e SMT;  Traduzione automatica basata su reti neurali: è nata recentemente ed è la più attendibile, processa elevatissime quantità di testi apprendendo da molti esempi (traduzioni di romanzi, siti multilingue, etc…) successivamente li

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Informazioni tesi

  Autore: Melissa Paredi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2023-24
  Università: Università Telematica "Universitas Mercatorum"
  Facoltà: Lingue e mercati internazionali
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Teresa Agovino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 39

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Parole chiave

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traduzione
lingue
ia
traduzione automatica
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