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Typus melancholicus e Melancolia: continuità strutturali

Questo elaborato si propone di presentare e confrontare due mondi della vita dal punto di vista della psicopatologia fenomenologica, quello del Typus melancholicus, teorizzato dallo psichiatra Tellenbach, col quale si indica l’individuo con caratteristiche predisponenti alla melancolia ma non melancolico e il mondo della vita dell’individuo caduto nella melancolia.
L’obiettivo è ricostruire le caratteristiche del loro mondo vissuto che riguarda il loro modo di vivere gli esistenziali: il tempo, lo spazio, il corpo e il rapporto con sé e l'altro, con l’intento di individuare sia delle differenze tra di essi sia la presenza di eventuali continuità.
La conoscenza del mondo della vita è fondamentale per dare senso e coerenza alle azioni e al modo di essere del paziente che, altrimenti, risulterebbero al clinico incomprensibili.
La vulnerabilità che caratterizza le persone predisposte alla melancolia si organizza intorno ad un imperativo categorico che implica un forte senso del dovere nei confronti della famiglia e del lavoro, iperconformismo alle regole sociali e la necessità di andare d’accordo con il prossimo. Quando questo sistema fallisce si giunge alla melancolia che è caratterizzata da colpa, perdita della capacità di sentire e perdita della forza vitale.
L’originalità di questo lavoro consiste nel fatto che esso rappresenta un modo di conoscere il legame tra la personalità premorbosa e quella morbosa, quali differenze intercorrono tra di esse ma anche i loro tratti somiglianti, ciò sarà fondamentale per capire qual è il modo migliore per comprendere e prendersi cura di un paziente melancolico.
La tesi è strutturata in tre capitoli: centrale nel primo sarà la trattazione del mondo della vita in fenomenologia; nel secondo saranno presentati il typus melancholicus e il melancolico e le caratteristiche dei loro mondi della vita; infine, nel terzo capitolo, attraverso la disamina di alcuni casi clinici, sarà possibile analizzare differenze e continuità nel modo di vivere gli esistenziali (corpo, tempo, spazio, sè, altro) dalla fase pre-melancolica a quella melancolica.

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5 INTRODUZIONE Questa tesi nasce dalla curiosità e dal desiderio di approfondire la conoscenza di un mondo vasto e ombroso che è il mondo della melancolia e si propone di toccare le parti più intime e sottili di questa sofferenza partendo dalla fase pre-morbosa fino ad arrivare alla fase morbosa, il tutto attraverso il metodo della psicopatologia fenomenologica. Parlando di melancolia ci riferiamo alla depressione endogena monopolare. La descrizione del termine “melancolia”, coniato dai Greci come bile nera, comparve per la prima volta 2500 anni fa nel Corpus Hippocraticum in cui venne descritta come uno stordimento continuo che accompagnava l’individuo che ne era colpito e si manifestava con inappetenza, disperazione, insonnia, attacchi di rabbia e disagio. Ippocrate fece derivare la melancolia da discrasie di sangue e di umori. In altre parole, i melancolici contraevano la malattia quando il sangue era corrotto attraverso la bile e la linfa e il loro stato mentale veniva disturbato. Per Ippocrate la causa della melancolia era del tutto naturalistica e biologica. Già il Corpus Hippocraticum riconosceva la presenza di tipi che avevano la disposizione a contrarre determinate malattie, e tra questi vi era un typus melancholicus che aveva in sé un’inclinazione alla malattia melancolica. Se pensiamo a quando si è parlato della melancolia per la prima volta fino ad arrivare ai giorni nostri diremo che la sua è una lunga storia e che oggi le cose sono un po’ cambiate. Colui che ha preparato il cammino al nuovo lavoro sulla melancolia è stato lo psichiatra Hubertus Tellenbach che ha costruito delle fondamenta ben più salde riguardo ad essa. Egli ha il merito di essere riuscito ad estrarre un typus melancholicus (TM), il quale possiede dei tratti distintivi che caratterizzano un certo modo di essere che gravita intorno alla possibilità di sviluppare la melancolia, grazie al lavoro con 119 pazienti melancolici in fase di remissione. In questo modo ha estrapolato la struttura essenziale del TM, che ha come contrassegno caratteristico l’ordinatezza, intesa nei termini di una fissazione ad evitare minacce o situazioni problematiche, mirando a mantenere rigidamente un’armonia in tutti gli ambiti della vita.

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Informazioni tesi

  Autore: Assunta Sabato
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2015-16
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Psicologia Clinica e della Salute
  Corso: LM-51
  Relatore: Giovanni Stanghellini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 121

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Parole chiave

tempo
spazio
alterità
corpo
mondo della vita
typus melancholicus
depressione melanconica

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