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Il lavoro tra economia e società. Le trasformazioni del lavoro e le nuove forme della parasubordinazione. Una ricerca empirica in Emilia Romagna

Nel nostro lavoro abbiamo ripercorso le tappe di sviluppo della società del lavoro al fine di rilevarne i fattori di espansione e gli elementi che ne stanno determinando la crisi.
Il lavoro, nella sua forma salariata, ha raggiunto la sua piena affermazione e legittimazione nel corso della società industriale, allontanandosi tuttavia dal suo significato originario diventando sempre di più merce e strumento esecutivo posto al servizio dell’accumulazione capitalistica.
Dagli anni ’70 del XX secolo, in seguito alle nuove esigenze produttive ed economiche, la figura del lavoratore salariato entra in crisi. Si diffondono, allora, nuove forme contrattuali che si discostano dal modello lavorativo standard, come il lavoro part-time, il lavoro a termine, il lavoro interinale.
Tra queste condizioni occupazionali abbiamo approfondito il lavoro parasubordinato fondato sui rapporti di collaborazione. Esso si configura come una forma contrattuale estremamente innovativa nell’attuale fase post-industriale in quanto dà luogo ad un nuovo e atipico rapporto lavorativo posto in una zona grigia tra autonomia e dipendenza.
Data l’importanza assunta oggi da tale forma contrattuale, soprattutto in Italia, abbiamo ritenuto utile affrontare le caratteristiche salienti del lavoro parasubordinato, al fine di rilevarne i fattori di novità e soffermandoci, infine, nell’analisi delle percezioni e delle rappresentazioni che i parasubordinati hanno della propria posizione occupazionale.

Metodologia seguita: l’indagine svolta ha adottato una metodologia di tipo qualitativo in cui lo strumento di rilevazione delle informazioni è stato l’intervista semi-strutturata. Essa è caratterizzata dal fatto di essere organizzata in items, ossia in ambiti tematici da approfondire nel corso del colloquio. In particolare le problematiche hanno fatto riferimento a tre ambiti tematici: il percorso professionale, l’occupazione attuale, il rapporto tra vita lavorativa e progetto esistenziale. Una volta raccolte le interviste, abbiamo proceduto all’analisi del contenuto al fine di rilevarne gli aspetti maggiormente significativi emersi.

Principali risultati raggiunti: la ricerca ha confermato come il lavoro parasubordinato superi la classica dicotomia tra lavoro autonomo e dipendente. Infatti, diversamente da un salariato, il parasubordinato, gode una maggiore autonomia che si manifesta soprattutto nella scelta dei tempi e dei luoghi di lavoro. Mentre, rispetto ad un lavoratore indipendente, egli risente di una maggiore dipendenza dal committente relativamente alle finalità della mansione. I rapporti di collaborazione , inoltre, coinvolgono sia soggetti altamente qualificati, sia lavoratori dequalificati. Ne consegue che le condizioni reali delle persone sono estremamente variabili. Dalla ricerca, inoltre, è emerso come i rapporti di collaborazione spesso rappresentino un canale d’entrata nel mondo del lavoro, soprattutto per quei giovani che hanno raggiunto un elevato livello di scolarizzazione. Per questa ragione tale condizione viene spesso viene vissuta come una fase di passaggio, in attesa di un conversione contrattuale. I parasubordinati, inoltre, nonostante apprezzino l’autonomia offerta dal lavoro, vivono nella consapevolezza di non godere di una chiara e definitiva posizione giuridica e previdenziale. Questo li fa sentire insicuri, instabili e poco tutelati e per questo spesso auspicano il passaggio o ad un lavoro dipendente o la trasformazione di un’occupazione autonoma a tutti gli effetti.

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3 Premessa Negli ultimi anni stiamo assistendo a profonde trasformazioni del sistema economico capitalistico, sviluppatosi a seguito dell’industrializzazione, che ha forti ripercussioni sul lavoro. Infatti, la crisi della produzione fordista, la terziarizzazione dell’economia e la diffusione delle nuove tecnologie mettono in discussione la figura del lavoratore salariato, ossia quello dipendente a tempo pieno e indeterminato. Indici di questi cambiamenti sono la diffusione, in zone economicamente ricche e dinamiche, di nuove forme contrattuali, denominate atipiche, come il lavoro a tempo determinato o il lavoro interinale, che sembrano rappresentare in Italia, ma anche in tutta Europa, la chiave di svolta del mercato del lavoro. Sempre più spesso, infatti, si parla di deregolamentazione, di destandardizzazione del mercato del lavoro e di flessibilità lavorativa, tutti elementi che minano il ruolo socialmente significativo, fino ad oggi assunto, dal contratto di lavoro standard. Per molti, infatti, si sta sgretolando la società del lavoro, quel modello societario che ha raggiunto la piena maturità nel XX secolo a seguito dell’affermazione e della legittimazione del lavoro salariato sul piano economico, sociale e politico. Per altri, invece, si tratta di un processo trasformativo in grado, non solo di fornire maggiore dinamicità al mercato del lavoro, ma anche capace di offrire al lavoro maggiore autonomia, nuovi contenuti e professionalità. Una delle forme contrattuali oggi al centro del dibattito contemporaneo è la collaborazione coordinata e continuativa. Essa rappresenta, per molti, la vera e unica forma di lavoro atipica segnando il passaggio dal fordismo al post-fordismo. La collaborazione, infatti, da luogo ad un nuovo rapporto lavorativo che supera la classica dicotomia tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, ossia la parasubordinazione. Essa, infatti, è caratterizzata dal fatto che il lavoratore instaura un rapporto di collaborazione con il proprio committente a cui ci si impegna ad offrire una determinata prestazione. La parasubordinazione, rispetto al lavoro standard, tipico, da un lato, offre la possibilità di essere maggiormente autonomo, di puntare sulle proprie conoscenze e capacità professionali riacquistando importanza il lavoro vivo.

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Informazioni tesi

  Autore: Manuela Caputo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2000-01
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Michele La Rosa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 142

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Parole chiave

lavoro
sociologia del lavoro
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