Skip to content

Garofalo e il sentimento di pietà. Difesa della scuola italiana di criminologia positiva

Questo testo trae spunto dalla annosa ma cruciale diatriba fra la scuola classica e la scuola positiva di criminologia, che andò in scena in Italia fra ‘800 e ‘900, producendo importanti pubblicazioni e congressi. Si tratta di dispute dai toni anche duri, ma meritevoli di approfondimento non solo perché foriere di importanti innovazioni giuridiche, ma perché determinanti per la stessa dignità della criminologia quale autonoma disciplina e capaci, muovendo dal fenomeno criminale, di giungere fino alle fondamenta della cultura occidentale.
Da una parte la scuola classica, fondata sul concetto di libero arbitrio, che aveva come precursore il marchese Cesare Beccaria e fra i suoi più grandi esponenti Carrara, Pessina, Carmignani, Rossi, Buccellati, Romagnosi, Filangieri, Pagano, Niccolini, Tolomei, Catalano, Nocito, Brusa, Giuliani e Zuppetta. Dall’altra la scuola positiva, basata sulla ricerca scientifica delle cause del crimine, fondata da Cesare Lombroso, attorno a cui ruotavano studiosi del calibro di Ferri, Garofalo, Puglia, Majno, Sergi, Barzilai, Cougnet, Bonvecchiato, Fioretti, Berenini, Balestrini, non solo italiani come il belga Prins e l'austriaco Von Liszt.
L’apice si raggiunse nel 1885, quando Aristide Gabelli pubblicò sulla diffusa e prestigiosa rivista non giuridica “Nuova Antologia”, un articolo intitolato “La nuova scuola di diritto penale in Italia”, nel quale ironicamente criticava l’applicabilità delle scienze naturali al diritto penale e che divenne un piccolo “manifesto” della scuola classica. Su esplicita richiesta del direttore Lucchini, l’anno successivo l’articolo venne pubblicato sulla rivista “Diritto Penale”, punto di riferimento dell’offensiva antipositivista, tanto da contenere un’apposita rubrica sarcastica denominata “Florilegio positivista”. Ad esso immediatamente seguì in risposta un intero volume intitolato “Polemica in difesa della scuola criminale positiva”, sottoscritto da Lombroso, Garofalo, Ferri e Fioretti, che approfittarono dell’occasione per replicare alle tesi di tutti loro principali detrattori.
Alcuni di questi temi saranno ripresi nei paragrafi a seguire, dei quali il primo contiene delle considerazioni sul rapporto fra filosofia, scienza e complessità. Il secondo tratta della configurabilità o meno di un sapere tecnico-scientifico quando oggetto di studio è l’uomo. Il terzo paragrafo è volto a far emergere l’importanza che la scuola italiana ancora oggi può rivestire anche oltre la criminologia. Nell’ultimo, sul solco di Raffaele Garofalo, si tenterà di tratteggiare un percorso nel quale sia possibile uno studio scientifico del comportamento senza rinunciare alla specificità umana.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4        INTRODUZIONE Questo testo trae spunto dalla annosa ma cruciale diatriba fra la scuola classica e la scuola positiva di criminologia, che andò in scena in Italia fra ‘800 e ‘900, producendo importanti pubblicazioni e congressi. Si tratta di dispute dai toni anche duri, ma meritevoli di approfondimento non solo perché foriere di importanti innovazioni giuridiche, ma perché determinanti per la stessa dignità della criminologia quale autonoma disciplina e capaci, muovendo dal fenomeno criminale, di giungere fino alle fondamenta della cultura occidentale. Da una parte la scuola classica, fondata sul concetto di libero arbitrio, che aveva come precursore il marchese Cesare Beccaria e fra i suoi più grandi esponenti Carrara, Pessina, Carmignani, Rossi, Buccellati, Romagnosi, Filangieri, Pagano, Niccolini, Tolomei, Catalano, Nocito, Brusa, Giuliani e Zuppetta. Dall’altra la scuola positiva, basata sulla ricerca scientifica delle cause del crimine, fondata da Cesare Lombroso, attorno a cui ruotavano studiosi del calibro di Ferri, Garofalo, Puglia, Majno, Sergi, Barzilai,  Cougnet, Bonvecchiato, Fioretti, Berenini, Balestrini, non solo italiani come il belga Prins e l'austriaco Von Liszt. L’apice si raggiunse nel 1885, quando Aristide Gabelli pubblicò sulla diffusa e prestigiosa rivista non giuridica “Nuova

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Maurizio Parisi
  Tipo: Tesi di Master
Master in Psichiatria e Psicologia Forense
Anno: 2015
Docente/Relatore: Cristina Virduzzo
Istituito da: Università degli Studi di Catania
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 27

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

diritto penale
lombroso
libero arbitrio
misure sicurezza
pietà
sentimento
garofalo
scuola italiana
criminologia positiva
giurisprudenza catania

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi