Skip to content

Analisi trasversale delle migrazioni mediterranee: la polarizzazione femminile nella città di Milano

Al tramonto degli assetti geopolitici imposti dal bipolarismo della guerra fredda, il bacino Mediterraneo si trasforma in piano di frizione tra i confini meridionali della “fortezza di Schengen”, e la forte mobilità delle popolazioni della sua sponda Sud. Come nel suo più remoto passato, il Mediterraneo torna ad essere uno spazio aperto di migrazione, una membrana particolarmente porosa ai flussi di popolazioni come anche ai canali della comunicazione e degli scambi con le altre regioni geografiche.
Tutt’altro che unitario e omogeneo, il fenomeno migratorio va letto piuttosto come una pluralità di sistemi migratori che si distribuiscono sul territorio d’arrivo in modo altrettanto diversificato e complesso.
Le trasformazioni dell’economia e del mercato del lavoro internazionale che, a partire dagli anni Settanta, interessano i paesi dell’Europa meridionale (Portogallo, Spagna, Italia e Grecia) traducono questi paesi da serbatoi di manodopera per l’Europa centro-settentrionale in terre d’approdo per i paesi del Sud del mondo.
Più di vent’anni fa, dunque, la storia italiana cambia rotta e il Paese si scopre terra d’immigrazione, dopo un passato di forte emigrazione esterna ed interna. Già nel breve periodo di un decennio, la trasformazione storica si traduce in visibile trasformazione geografica: i recenti flussi migratori si insediano nelle città cambiandone le forme dell’abitare, di vivere e di usare gli spazi cosicché quartieri e luoghi simbolici delle città d’immigrazione vedono mutare i loro caratteri. Il fenomeno migratorio è, dunque, essenzialmente urbano in quanto è proprio la città il campo in cui si gioca la partita dell’interazione tra la manodopera straniera e il mercato di lavoro locale, tra cittadini immigrati e residenti autoctoni. L’obiettivo dell’indagine si è focalizzato su Milano, in virtù del simbolo di capitale commerciale che questa città si è guadagnata nel tempo e nella storia italiana. Pur non essendo l’unico, il mercato del lavoro locale è un fondamentale push factor nei paesi di emigrazione che contribuisce a convogliare flussi di manodopera verso la città in questione.
Gli studi sui flussi migratori si arricchiscono sempre più di contributi sulle migrazioni femminili, rivisitando luoghi comuni e mettendo in luce il ruolo della donna all’interno del fenomeno migratorio.
La presenza di immigrate nei Paesi del Mediterraneo è dovuta a trasformazioni economiche e sociali delle strutture familiari, dei comportamenti demografici, della divisione del lavoro, sia nei luoghi di emigrazione che in quelli di immigrazione, ma nonostante la crescita esponenziale di donne straniere nei nostri paesi, sono ancora rari gli studi specifici su tale argomento. Finora, infatti, non si è considerata la specificità di genere quale elemento di rilievo per comprendere le dinamiche migratorie, al contrario alle donne sono state attribuite le stesse motivazioni e le stesse strategie migratorie degli uomini .
Fino a pochi anni fa l’archetipo della donna migrante era colei che lasciava il proprio paese per ricongiungersi al marito precedentemente emigrato. La donna migrante, pertanto, è sempre stata identificata come un soggetto non decisivo nei movimenti migratori, come un elemento secondario dipendente in ogni caso dalle scelte dei propri mariti o dei propri padri.
L’aumento dei ricongiungimenti familiari e la crescita del numero di donne inserite nel mercato del lavoro ha richiamato l’attenzione sul fenomeno in atto e ha posto progressivamente in discussione lo stereotipo della donna immigrata quale figura completamente subordinata all’uomo. In tutto il percorso migratorio, invece, la donna agisce all’interno dei reticoli etnici nella vita associativa e nel riadattamento dei valori originari.
Il territorio si modella ed è modellato secondo le diverse influenze dei vari protagonisti che ne costituiscono i fruitori: nello studio dei fattori che strutturano il territorio, la geografia analizza la componente femminile della popolazione come parte di un insieme più vasto, al cui interno essa si caratterizza per alcune qualità che ne differenziano il modo di occupare lo spazio e di contribuire allo sviluppo delle sue risorse. Nell’affrontare lo studio del territorio non è possibile fondere uomo e donna in un’unica analisi, come se fossero un’unica entità: essi sono due attori che incidono sul luogo ognuno a suo modo, con peculiarità che rispecchiano il ruolo che ciascuno ricopre nella società d’appartenenza. È opportuno, piuttosto, fornire uno studio che osservi tutti e due gli agenti modificatori .

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
MEDITERRANEO, CROCEVIA DI MOVIMENTI Il Mediterraneo è mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre… Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia: bestie da soma, vetture, merci, navi, idee, religioni, modi di vivere… F. Braudel Al tramonto degli assetti geopolitici imposti dal bipolarismo della guerra fredda, il bacino Mediterraneo si trasforma in piano di frizione tra i confini meridionali della “fortezza di Schengen 1 ”, e la forte mobilità delle popolazioni della sua sponda Sud. Come nel suo più remoto passato, il Mediterraneo torna ad essere uno spazio aperto di migrazione, una membrana particolarmente porosa ai flussi di popolazioni come anche ai canali della comunicazione e degli scambi con le altre regioni geografiche. Risulta alquanto difficile stabilire una definizione geografica dello spazio in questione: la saggezza antica insegnava che il Mediterraneo arriva fin dove cresce l’ulivo. E tuttavia non è ovunque così. I suoi confini sembrano irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: le onde, i venti, le imprese e le ispirazioni possono allargarli o 1 Si fa riferimento ai paesi firmatari della Convenzione dell’Accordo di Shenghen, stipulato nel 1985 da Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo e successivamente sottoscritto dai paesi costituenti l’UE.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Annunziata Tedone
  Tipo: Tesi di Dottorato
Dottorato in Cultura storico giuridico ed architettonica in età moderna e contemporanea nell'area mediterranea
Anno: 2008
Docente/Relatore: Fabio Amato
Correlatore: LidaViganoni
Istituito da: Università degli Studi di Napoli - Federico II
Dipartimento: Filosofia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 256

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

caratteristiche dell'immigrazione
cause dell'immigrazione
colf e badanti immigrate
donne immigrate
flussi migratori
geografi dell'immigrazione
immigrazione
immigrazione a milano
lavori di cura femminili
manodopera immigrata
mediterraneo
mercato del lavoro
migrazioni femminili
migrazioni internazionali
spazi di riscrittuta

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi