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1. INTRODUZIONE 
 
 
Con  il termine statistica, nel   linguaggio  di tutti i giorni,  si  indicano quei  risultati 
numerici di un processo di sintesi dei dati osservati.  
L’etimologia della parola statistica, deriva  dal vocabolo  italiano “provincia” e fa 
riferimento, nella quasi totalità dei linguaggi europei,  alla  constatazione  per cui le prime 
informazioni sui fenomeni  reali  sono  state raccolte  ed  organizzate  ad opera  degli  organismi 
statali che ne erano oltretutto i  principali organizzatori.  
La statistica sta assumendo oggi un ruolo sempre più importante nella vita  quotidiana e  
nell'ambito delle professioni come strumento indispensabile per l'osservazione, l’analisi e la 
descrizione dei fatti e come metodo per prendere decisioni razionali in condizioni di incertezza sulla 
base, quindi, di una  oggettiva conoscenza quantitativa dei fenomeni o degli eventi sui quali si deve 
decidere.  
La statistica interviene ogni volta che  vengono raccolti dei dati che devono essere poi 
elaborate per ottenere un risultato: è la  scienza che  studia i metodi  ottimali di  gestire  questi dati 
ed ottenere un  risultato più vicino possibile alla realtà.  
La statistica nasce dal bisogno di conoscere gli aspetti fondamentali della società ed il loro 
divenire. Oggi l’informazione statistica costituisce non solo la base di ogni processo decisionale, ma 
anche un indispensabile patrimonio culturale e di conoscenza.  
L’informazione statistica è utile quindi,  per comprendere i fenomeni che  ci circondano.  
La statistica si divide in 2 branche principali.  
 La Statistica Descrittiva.  
 
La statistica descrittiva,  scientificamente,  ha come scopo  quello  di  sintetizzare  i  dati 
attraverso i suoi strumenti  grafici (tabelle,  diagrammi a barre, a torta, istogrammi, boxplot) e indici 
(indicatori statistici,  indicatori  di   posizione  come la  media,  la varianza,  la concentrazione,  
ecc....)  i quali descrivono  gli aspetti salienti dei  dati  osservati, formando quindi, il contenuto
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statistico. Quindi, si può  affermare, che l'obiettivo  principale di questo tipo di statistica,  è ricavare 
da un insieme di dati raccolti in tabelle e grafici  (troppo numerosi per poter essere esaminati 
singolarmente)  alcune informazioni  significative per il  problema  studiato: le  rappresentazioni 
grafiche sono la principale tecnica  di   presentazione dei dati che affianca  la presentazione  in forma 
tabellare con lo scopo di aiutare sia l'analisi che il ragionamento.  
 
 La Statistica Inferenziale.  
 
     La statistica inferenziale ha come obiettivo quello di dare affermazioni con una possibilità di 
errore controllata  riguardo la   natura  teorica  (la legge  probabilistica) del  fenomeno  che  si 
osserva: la conoscenze di questa natura permetterà poi di fare previsioni.  
Si suddivide poi in altri capitoli, di cui i più importanti sono: la teoria della stima e la verifica ipotesi. 
Nel ‘50 si affiancò un altro tipo di statistica: la Statistica Esplorativa che ha come scopi principali  
quelli di: sviluppare una più precisa formulazione di un problema definito in via preliminare anche 
piuttosto vago, formulare  ipotesi  sulle  possibili  variabili  che agiscono in quel  contesto in cui si  
sviluppa il problema, stabilire priorità sulle questioni da affrontare e studiare, identificare e quindi 
formulare le alternative di scelta possibili ed infine raccogliere informazioni sul problema, che poi 
serviranno per condurre una ricerca di tipo conclusivo.  
In ogni  caso,  bisogna  sottolineare  che  è indispensabile  definire in modo il più possibile preciso 
l'obiettivo della ricerca statistica, per individuare  correttamente  tutte  le informazioni che servono 
ed evitare di raccogliere dati che non verranno utilizzati e che possono confondere. 
I dati statistici  possono  provenire da  diverse fonti:  censimenti,  rilevazioni,  campionarie 
ed ogni fonte presenta aspetti e  particolarità da  considerare  molto  attentamente. I  dati, 
rappresentano, in qualsiasi lavoro statistico, la materia grezza su cui è necessario  operare per 
produrre vere e proprie informazioni statistiche; ottenuti i dati bisogna utilizzare appropriati metodi 
e mezzi per scoprire se ci sono elementi di regolarità o effettuare  anche confronti. Il  metodo  
statistico  diviene nei fatti la metodologia della ricerca scientifica e la prassi nell'analisi dei risultati
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ancor prima di essere quindi riconosciuto come strumento di indagine autonomo.  
In  questo  lavoro  di  tesi è  stata  effettuata  in  modo  dettagliato  l'analisi  statistica  
riguardante  i campionati di calcio di Serie A e di Serie B negli anni 2006/2007, 2007/2008 e 
2008/2009. 
L’analisi  viene  effettuata  singolarmente  per  squadra,  prendendo  quindi  in considerazione le 20  
squadre  partecipanti  al  campionato  nazionale  di Serie  A nel  triennio 2006/2009 e le 22 squadre  
partecipanti al campionato nazionale di Serie B e appartenenti allo stesso triennio. Innanzitutto, per 
ogni singolo campionato verrà effettuato un quadro completo, facendo quindi una spiegazione 
teorica generale e poi mettendo in evidenza importanti elementi come la distribuzione geografica 
delle città italiane che rappresentano le squadre calcistiche dell'anno e la classifica finale. 
Le statistiche effettuate per ogni singola squadra verranno distribuite in alcune tabelle e 
avranno come contenuto importanti dati come: bilancio partite, bilancio goals, bilancio rigori, 
riepilogo tiri, falli di gioco, ammonizioni, espulsioni, numero di giornate in cui la squadra non ha 
subito reti ed altri importanti dati.  
Una  parte  importante  della  tesi  è  quella  riguardante   l'analisi statistica con la 
rappresentazione grafica  dei  dati  più importanti (maggior/minor numero  di vittorie,  maggior  
numero  di  pareggi, maggior/minor numero di sconfitte, maggior numero di reti segnate) tramite 
l'utilizzo di diagrammi a barre, ed il confronto tra di essi.  
L'utilizzo di questi grafici darà la possibilità di avere un quadro completo della situazione 
finale e quindi dei risultati che ne verranno fuori. 
Il campionato italiano di calcio, che sia di Serie A o di Serie B è sicuramente uno dei più difficili 
da qualsiasi punto di vista e anche uno dei più affascinanti: è  proprio  per questo motivo che alla fine di 
tutto il lavoro, dopo una innumerevole raccolta di  importanti dati, è stato fatto il confronto con alcuni 
dei più quotati campionati esteri (Europa) e precisamente i 2 campionati nazionali inglesi più importanti  
(Premier  League e  Football League) ed  i 2  campionati spagnoli più quotati (Primera Division e 
Segunda Division).
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     Campionato Italiano di Serie A 2006/2007 
 
 
Fu l’unico campionato di Serie A che non vide ai nastri di partenza la Juventus, retrocessa in 
Serie B per il coinvolgimento dei suoi principali dirigenti nello scandalo del calcio italiano del 
2006.  
Ci  furono  anche 4 squadre che ebbero dei punti di penalizzazione: Fiorentina (19 punti di 
penalizzazione, poi ridotti a 15 dall'arbitrato del  CONI ), Lazio (11 punti e poi ridotti a 3), Milan (8 
punti) ed infine Reggina ( 15 punti e poi ridotti a 11).  
Il torneo iniziò il 10 settembre e nelle prime giornate si diedero battaglia per il vertice della 
classifica la favorita Inter, la Roma e la sorpresa Palermo; nelle giornate restanti del campionato, la 
Roma, per via di alcuni risultati sfavorevoli, tra cui lo scontro diretto con i nero-azzurri, si staccò di 
alcuni punti ed i siciliani si fermarono a causa di una sconfitta contro il Cagliari.  
L’elemento  più  rilevante viene descritto dal  fatto che il distacco  tra l’Inter e la Roma, a 
fine torneo fu di ben 22 punti e quella dei milanesi fu una vittoria segnata da numerosi record, come per 
la conquista dello scudetto nel lontano anno 1989: oltre alle 17 vittorie  consecutive, si segnalarono 
le 30 vittorie in 38 partite consecutive, il record di 97 punti mai raggiunto da nessun  altro  in Serie A  
(a 20 squadre), l'imbattibilità in trasferta (15 successi di cui 11 consecutivi) e la vittoria aritmetica 
dello scudetto con 5 giornate di anticipo eguagliano il primato del  Grande  Torino  1947 – 1948 e 
della  Fiorentina nel campionato 1955 – 1956.  
L’assolo  dell'Inter  ridusse alla lotta per l'Europa e per  la salvezza gli unici  motivi  di 
interesse del torneo.   
La riduzione della penalizzazione ottenuta dalla  Lazio  nell'arbitrato del CONI, permise alla 
Roma l'accesso in Champions League in compagnia del  Milan  che  arrivò quarto; mentre la 
Fiorentina in Coppa UEFA.  
In coda, insieme a Messina ed Ascoli retrocesse il Chievo, che lottò fino all’ultima giornata.
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Campionato Italiano di Serie B 2006/2007  
 
 
Il campionato inizia il 9 settembre 2006. All'inizio del torneo, a causa di Calciopoli, la 
plurititolata e blasonata Juventus, si presenta per la prima volta  nella sua storia nel  campionato 
cadetto e con una penalizzazione di 17 punti in classifica  (poi ridotti a 9  dall'arbitrato CONI). L' 
Arezzo inizialmente con 6 punti in  meno; mentre la  Triestina  parte  da  - 1 per ritardi nella 
gestione economica, motivo per il quale verrà in seguito penalizzato anche il Pescara.  
Vista la presenza nel torneo di squadre  abbastanza  conosciute e  blasonate, come Juventus, 
Napoli, Genoa e Bologna, il  suddetto  campionato venne ribattezzato  dai media con  il nome  di A2.  
Al termine del girone di andata, la Juventus è in testa e  comincia a mettere tra se e la 
seconda molti punti di differenza , mentre le altre si contendono  il secondo posto; in fondo alla 
classifica  Pescara, Crotone e clamorosamente il Verona si distanziano eccessivamente dalle altre 
squadre.  
La svolta arriva nella seconda parte del torneo. La Juventus  viene promossa 
matematicamente dopo la vittoria sull'Arezzo alla quart'ultima giornata, mentre Napoli e Genoa 
tengono il passo.  
All’ultima giornata (10 giugno 2007) è previsto lo scontro diretto tra la compagine campana 
e quella ligure distanziate dal un punto in favore dei partenopei, le candidate ai play off si affidano al 
Piacenza staccato di 10 punti dalla terza che vincendo manterrebbe la distanza fra la terza e la 
quarta inferiore  ai 10 punti che rappresentano il distacco minimo per il quale non disputano i play 
off.  Vengono promosse anche Napoli e Genoa.  
In coda, la Triestina si salva grazie al pareggio ottenuto contro il Piacenza all'ultima giornata, 
mentre Spezia e Verona ancora lottano e si devono misurare nei play out.  
I play out si concludono con la vittoria dei liguri nella gara di andata (2-1) e con uno 0-0 in 
quella di ritorno al “Bentegodi”. Dopo 66 anni, il Verona, protagonista anche in Serie A, con lo 
scudetto  del 1985, retrocede in Serie C, fra la delusione generale e lo sconforto dei giocatori.
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Campionato Italiano di Serie A 2007/2008 
 
 
Il Campionato ha visto nuovamente la  partecipazione  della Juventus , dopo lo scandalo, del 
Genoa dopo 12 anni e del Napoli dopo 6 anni. 
All’esordio l'Inter pareggia in casa contro l'Udinese, mentre nelle prime giornate la Roma 
colleziona un cospicuo numero di punti, senza subire reti nelle prime 3 giornate. Alla sesta giornata 
l'Inter batte la squadra capitolina all'Olimpico per 4 – 1 e torna ad  occupare da sola  la testa  della 
classifica. Da qui in poi la squadra nero-azzurra non sarà più ripresa dalla sua valida antagonista 
giallo-rossa.  
Ripercorrendo la cavalcata simile alla stagione precedente, l’Inter  chiude il girone di  andata 
con 49 punti (15 vittorie e 4 pareggi), laureandosi campione d'inverno con 2 giornate di anticipo il 
23/12, in occasione del derby contro il Milan, neo – campione del mondo, battuto per 2 – 1.  
Il girone si conclude  con l'Inter al  primo posto,  seguita da Roma, Juventus, Udinese e 
Fiorentina e Napoli e Genoa sono artefici di una buona  prima  parte di torneo, mentre Milan e  
Lazio restano dai primi posti molto lontani, rischiando di non raggiungere il posto utile per la 
Champions League. Il Milan riuscirà a risollevarsi, fino a giungere ad un punto di distacco dalla 
quarta  piazza occupato dalla Fiorentina.  
Nel girone di ritorno, il campionato sembra riaprirsi e nella prima giornata la Roma si riporta 
a meno5, ma  nelle giornate  successive la  squadra capitolina colleziona 2 sconfitte con Siena e 
Torino e la squadra milanese si riporta a + 11.  Nel frattempo, con la Juventus  stabile al 3° posto, s i 
riapre la  lotta per il 4° posto  tra Fiorentina e Milan. Il 27 febbraio, lo scontro diretto tra le prime 2 
squadre della classe termina 1–1 ed il risultato resta invariato. L'Inter, entra in una serie  di risultati  
negativi  (sconfitte con  Napoli e Genoa)  e  la Roma si riporta a – 4.   
Alla fine l'Inter vince il suo terzo scudetto consecutivo, la Fiorentina batte il Torino 
all'ultimo match e conquista la Zona Champions. In coda retrocedono Livorno, Empoli e Parma, si 
salvano invece Torino e Reggina.