DAVIDE  GUZZETTI                                                                                                                 C’è questa strana atmosfera…... 
stessi processi in qualità di operatore del settore. Un operatore ancora molto inesperto in 
verità, un assistente marketing alle prime armi alle prese con una realtà, quella del 
turismo, che è un mondo un po’ a sé, come è solito ripetere spesso Carlo Fontana, 
direttore dell’Hotel Lugano Dante Center, la struttura con cui ho avuto e ho la fortuna di 
collaborare.  
Insomma, questo elaborato cerca di contemperare queste due visioni, che spesso sono 
contrastanti anche nella letteratura: la prima è quella del fan della vacanza di massa, dei 
villaggi turistici, che affascinato dal mondo del “turismo come utente”, ne sottolinea gli 
aspetti leggeri e frivoli; la seconda è quella dell’esperto di servizi turistici, dalla mentalità 
legata agli schemi economici e di marketing. Se quindi una prospettiva è incentrata sulla 
fruizione, l’altra si concentra invece sulla produzione dei servizi turistici.  
Queste pagine si pongono dunque come una sorta di “terza via” e cercano di unire un po’ 
quanto è stato detto e scritto anche da discipline molto diverse sul mondo del turismo 
moderno e delle vacanze di massa.  
Nel viaggio all’interno del mondo parallelo della vacanza moderna così come è stato 
concepito in questo elaborato c’è quindi – e ne sono ben consapevole – il rischio di 
perdersi, di non trovare nulla di significativo nel tentativo di esporre il tutto.  
E’ un viaggio però interessante perché permette a chi lo compie di avventurarsi in strade 
alternative, di seguire percorsi e linee guida, di approfondire aspetti particolari avendo 
comunque alle spalle un organico schema generale.  
Non è insomma uno di quei tour guidati in cui tutto è previsto, dai musei da visitare ai 
locali in cui sostare, non è una gita in cui seguire l’ormai classico ombrellino sventolato 
per aria, simbolo della guida turistica; è invece un percorso ragionato che consente 
variazioni sul tema, è un tragitto in cui il viaggiatore può sentirsi libero di soffermarsi un 
po’ di più su questo e quel monumento, sull’una o sull’altra attrazione, secondo le sue 
esigenze e i suoi interessi, senza la fretta di un pullman che parte, di una nave che salpa, 
di un aereo che l’aspetta. 
 
Questo è ciò che si propone questo elaborato, nella speranza che ancora oggi qualcuno 
apprezzi il seguire un percorso proprio, fuori dagli schemi preconfezionati e dai pacchetti 
tutto incluso.  Nella scienza come nel viaggio e nel viaggio come nella vita. 
 
 
Lugano, 5 marzo 2007 
 
  
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III 
 ABSTRACT 
 
 
Nella letteratura della sociologia del turismo sono stati portati molti argomenti a sostegno 
del concetto di vacanza come momento di vita parallela, momento in cui, grazie alle 
caratteristiche di eccezionalità e di scollamento rispetto alla vita quotidiana, l’uomo 
moderno può trovare una valvola di sfogo per le pressioni della vita sociale, smettendo i 
panni del ruolo sociale in cui recita tutti i giorni e vestendo quelli del turista.  
Manca tuttavia un’analisi sistematica e di ampio respiro di questo nuovo mondo di 
vacanza che si viene a creare in cui il turista vive come in un mondo parallelo, organizzato 
con i suoi tempi, i suoi spazi e le sue nuove relazioni sociali.  
Scopo di questo elaborato è dunque riunire e riproporre teorie e concetti provenienti da 
discipline differenti come la sociologia, la psicologia, le scienze turistiche, il marketing, 
l’architettura, per provare a spiegare cosa contribuisca a rendere la vacanza un momento 
di vita parallela. A tal fine, dopo un breve quadro storico/sociale sulle tendenze e gli 
sviluppi del moderno turismo di massa, viene proposta un’analisi della società di vacanza 
che si viene a creare nei villaggi turistici, simbolo del turismo moderno e di massa. Tale 
società viene analizzata secondo i tre grandi criteri di luogo, tempo e relazione sociale 
facendo riferimento e ripercorrendo con sguardo critico teorie e ipotesi già formulate su 
queste società di vacanza. In particolare viene sottolineato come un’analisi di questa 
società – troppo spesso semplificata nella letteratura della sociologia del turismo 
tradizionale –  debba necessariamente muovere da una concezione diversa del turismo e 
della mobilità, capace di dar conto ai repentini cambiamenti in atto.  
Viene allora proposta un’analisi della società di vacanza di ampio respiro che segua un 
approccio qualitativo, discorsivo ed etnografico in modo tale da riuscire a dare un quadro 
completo e organico di come è costituita e cosa tiene insieme una società di vacanza in un 
villaggio turistico. 
Durante questa analisi vengono inoltre proposte delle linee guida per delle future ricerche 
da realizzare sul campo, che esulino lo sguardo regionalistico e talvolta troppo 
frammentario di alcune ricerche già svolte. 
 
 
  
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C’E’ QUESTA STRANA ATMOSFERA
 
 
Cosa rende la vacanza un momento di vita parallela 
 
C’E’ QUESTA STRANA ATMOSFERA 
Cosa rende la vacanza un momento di vita parallela 
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INTRODUZIONE 
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 INTRODUZIONE 
 
 
 
Questo elaborato
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 si pone come obiettivo quello di indagare l’opinione comune, anche 
nella letteratura, che vede la vacanza come un momento di vita parallela. Per fare ciò 
viene preso a modello il villaggio turistico, simbolo della vacanza moderna e di massa, e 
ne vengono analizzate le caratteristiche principali con particolare attenzione al 
cambiamento dei rapporti che i turisti hanno con gli spazi, il tempo e le relazioni sociali in 
modo tale da creare un quadro completo e organico che non sia eccessivamente dispersivo 
per la sua ampiezza. 
 
Per questo motivo i cardini su cui è imperniata l’analisi in questo elaborato sono innanzi 
tutto un approccio che sia di ampio respiro, generale ma non generico, organico e 
organizzato, capace di unire ricerche effettuate in varie discipline e quindi non 
necessariamente chiuso e limitato alla sola sociologia del turismo.   
Si vuole inoltre porre l’attenzione non alle tendenze di un solo paese ma a quanto succede 
a livello del turismo mondiale di massa, uscendo dallo sguardo troppo regionalistico e 
specialistico di alcune ricerche che, nel tentativo di fare un’analisi completa ed esauriente, 
hanno però ristretto troppo il campo, ottenendo risultati poco significativi appena si 
allarga la visuale.  
Un terzo punto cardine è poi una sorta di duplicità di punti di vista.  L’analisi infatti viene 
svolta tenendo conto per quanto possibile sia del punto di vista del viaggiatore che di 
quello dell’organizzatore del viaggio, ovvero sia della fruizione che della produzione. 
Infine l’analisi che proponiamo ha lo scopo dichiarato di far emergere problematiche e 
lasciare punti aperti da approfondire con ricerche mirate, senza dare necessariamente 
un’interpretazione troppo stretta e forzata. 
 
Ecco allora che l’opera procede per tre grandi passi.  
Nella prima parte vengono presentate le posizioni tradizionali dei sostenitori della 
vacanza come momento di vita parallela, i loro modi di intendere il viaggio e gli argomenti 
e ricerche a favore di queste tesi. 
Nella seconda parte viene quindi preso a modello per l’analisi il villaggio turistico ed 
esposte le tendenze del turismo moderno e di massa oltre che gli sviluppi di questa 
tipologia di vacanza. 
                                                          
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 Il titolo di questo elaborato, C’è questa strana atmosfera, è anche  il titolo della sigla suonata prima e dopo gli 
spettacoli e i vari momenti di animazione nei villaggi vacanza del gruppo Ventaglio. Il testo completo e 
un’anteprima della sigla in formato mp3 sono ottenibili all’indirizzo:   
http://www.ventaglio.com/cgibin/cgi2nova.exe?SN_ADDRESS=ivvportal2&SN_METHOD=M_show&Haz=01
&Hbt=04&Hpg=00 (ultimo accesso 07/05/07) 
  
 
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Nella terza ed ultima parte, la più ampia ed articolata, viene analizzata la “società di 
vacanza” che si viene a comporre in un villaggio turistico. Dopo aver messo in luce le 
necessità di un cambiamento di approccio, da quello della sociologia del turismo 
tradizionale a quello di una nuova sociologia della mobilità fatta di flussi e di reti, si 
procede ad una analisi strutturata in tre aree distinte ma complementari: gli spazi, i tempi 
e i rapporti sociali. In particolare viene sottolineato come questa società sia composta  da 
luoghi circoscritti, integrati e fatti apposta per socializzare e come i tempi, delimitati e 
concitati, siano scanditi da un preciso ordine di attività programmate. Viene posta inoltre 
grande attenzione alla tipologia delle relazioni che si sviluppano in vacanza – brevi e 
intense – con particolare interesse a come esse vengano incoraggiate ed alimentate 
attraverso la pratica del gioco, l’uso dell’umorismo e la tendenza alla messa in scena. 
Ognuna di queste parti affonda le proprie radici in una solida base teorica, anche se non 
necessariamente sviluppata in relazione al campo dell’interazione nei villaggi turistici e 
viene approfondita con delle proposte per eventuali ricerche da svolgere sul campo. 
 
A chi dunque vorrà dedicare tempo alla ricerca su questo argomento, l’elaborato 
garantisce un articolato ed organico quadro teorico e degli interessanti spunti di ricerca 
senza tuttavia legare ad interpretazioni o ipotesi troppo vincolanti.  
La linea da seguire comunque è chiara: entrare nel cuore delle nuove società mobili per 
capirne flusso, immergercisi e studiarlo attraverso strumenti qualitativi, discorsivi ed 
etnografici che permettano di dare conto dell’estrema complessità del fenomeno.  
 
 
 
 
 
 
  
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