2
SOMMARIO
Negli
ultimi
anni,
l e
problematiche
ambientali
in
termini
di
i nquinamento
atmosferico
hanno
portato
all’esame
di
soluzioni
in
grado
di
consentire
un
abbattimento
delle
emissioni
di
sostanze
inquinanti,
in
particolare
per
i
veicoli
stradali.
La
quantificazione
del
livello
globale
di
inquinamento
è
effett uata
mediante
l’analisi
della
quantit à
di
CO
2
presente
in
atmosfera,
attualmente
pari
a
397.13
p.p.m.
(parti
per
milione)
e
che
già
dal
1988
ha
abbondantemente
superato
il
livello
di
guardia
fissato
a
350
p.p.m. .
Per
far
fronte
a
questo
problema,
nel
campo
dei
trasporti
stradali ,
la
soluzione
ideale
è
rappresentata
dal
veicolo
elettrico
che
non
emette
alcuna
sostanza
inquinante
allo
scarico
anche
se,
in
un’analisi
di
tutta
la
catena
di
produzione
dell’energia,
si
avrebbero
emissioni
totalmente
nulle
se
l’energia
elettrica
utilizza ta
dal
veicolo
fosse
prodotta
interamente
da
fonti
rinnovabili.
Il
problema
dell’autonomia
delle
batterie
e
i
costi
non
competitivi
ris petto
ai
veicoli
“tradizionali”
costituiscono
un
freno
per
una
larga
diffusione
di
quest o
sistema
propulsivo .
In
Itali a
con
la
Legge
134/2012
e
in
ambito
europeo
con
l’ultima
Direttiva
U.E.
94/2014,
si
è
posta
molta
attenzione
sull’infrastruttura
di
ricarica
per
servire
i l
territorio
e
sugli
incentivi
per
agevolare
l’acquisto
e
la
diffusione
di
queste
tipologie
di
veicoli .
Il
servizio
di
car
sharing
può
usufruire
dei
veicoli
elettrici
per
la
penetrazione
del
servizio
in
ogni
zona
del
tessuto
urbano ,
nel
completo
rispetto
dell’ambiente.
Rispetto
al
car
sharing
tradizionale,
dove
l’utente
deve
prelevare
e
riconsegnare
il
veicol o
nella
stessa
postazione,
la
modalità
“one
way”
costituisce
un a
novità
molto
interessante
per
concedere
più
libertà
possibile
agli
utenti,
che
possono
prelevare
il
veicolo
disponibile
più
vicino
alla
propria
posizione ,
senza
effettuare
una
prenotazione
in
anticipo,
e
riconsegnarlo
al
termine
della
corsa
in
un
parcheggio
qualunque
in
base
alle
proprie
esigenze.
Nel
presente
elaborato
si
è
simulata
la
gestione
di
un
servizio
di
car
sharing
“one
way”
mediante
l’utilizzo
di
veicoli
elettrici:
i
risultati
dimostrano
che
questa
tipologia
di
automobili
offre
delle
garanzie
in
termini
di
continuità
del
servizio,
legate
all’autonomia
3
energetica,
in
modo
da
soddisfare
al
meglio
la
domanda
dei
clienti.
Per
una
corretta
collocazione
dei
veicoli,
e
per
eseguire
la
rica rica
quando
il
livello
di
autonomia
delle
batterie
lo
richiede,
sono
previsti
degli
incentivi
da
corrispondere
agli
utenti
per
convincerli
a
parcheggiare
il
veicolo
in
una
postazione
maggiormente
idonea
alla
gestione
del
servizio
per
le
corse
future.
Si
dimostra
che
una
corretta
collocazione
dei
veicoli,
con
conseguente
maggiore
soddisfazione
dei
clienti,
porta
a
notevoli
vantaggi
in
termini
economici
per
l’azienda
che
gestisce
il
servizio.
La
simulazione
è
svolta
mediante
l’utilizzo
della
Renault
ZOE,
c ity
car
completamente
elettrica ,
e
della
Renault
Twizy,
quadriciclo
molto
particolare
che
unisce
l e
comodità
di
un a
mini -‐car
con
quell e
di
uno
scooter ,
la
cui
conformazione
permette
la
libera
circolazione
in
strade
di
difficile
penetrazione
come,
ad
esempio,
il
centro
storico
di
Genova.
Una
dettagliata
analisi
dei
costi
dimostra
che
l’utilizzo
occasionale
dell’automobile,
per
brevi
percorrenze
all’interno
del
tessuto
urbano,
rende
il
car
sharin g
“one
way”
maggiormente
conveniente
rispetto
al
possesso
di
un’automobile
privata,
con
un
risparmio
della
spesa
annua
stimato
intorno
al
58%.
Per
un’azienda
che
gestisce
un
servizio
di
car
sharing
è
importante
avere
a
disposizione
un
numero
di
veicoli
sufficiente
a
servire
i
propri
clienti.
In
particolare ,
mediante
l’utilizzo
di
20
veicoli
el ettrici
all’interno
della
flotta
a
disposizione
di
800
utenti ,
si
ha
un
ritorno
del
capit ale
inizialmente
investito
dopo
8
anni.
Rispetto
ad
un
veicolo
alimentato
a
gasolio
con
caratteristiche
simili,
l’automobile
elettrica
ancora
non
risulta
pienamente
c ompetitiva
in
termini
economici
per
l’elevato
costo
del
noleggio
delle
batterie
e
per
i l
costo
iniziale
di
acquisto
del
veicolo.
Una
migliore
distribuzione
degl i
incentivi
statali,
destinandoli
maggiormente
a
favore
dei
veicoli
a
ridotte
o
nulle
emissioni,
porterebbe
ad
un
aumento
del
volume
di
produzione
e
ad
una
maggiore
diffusione
di
questa
tipologia
di
automobili,
con
conseguente
riduzione
dei
costi.
6
1
–
INTRODUZIONE
L’inquinamento
globale,
in
continua
crescita,
obbliga
a
studiare
sistemi
di
trazione
per
le
automobili
in
grado
di
ridurre
l’utilizzo
dei
combustibili
fossili.
Negli
ulti mi
decenni,
i
progettisti
ed
i
pianificatori
dei
trasporti
stanno
valutando
diverse
misure
per
ostacolare
l’aumento
dell’inquinamento
atmosferico .
La
normativa
sulle
emissioni
d’inquinanti
allo
scarico
dei
veicoli
stradali
pone
dei
vincoli
sempre
più
strin genti,
e
i
produttori
di
automobili
hanno
iniziato
a
costruire
motori
a
combustione
interna
più
efficienti,
mediante
un’ottimizzazion e
dell’utilizzo
del
combustibile
per
garantire
minori
consumi
a
parità
di
prestazioni.
Negli
ultimi
anni
si
stanno
diffond endo
i
sistemi
ibridi,
ovvero
motori
dotati
di
due
sistemi
di
propulsione:
un
motore
elettrico ,
ed
un
motore
termico
alimentato
a
benzina
o
a
gasolio.
Per
avere
una
totale
assenza
di
emissioni
allo
scarico,
i
veicoli
elettrici
sono
la
soluzione
ideale.
Per
la
ridotta
autonomia
rispetto
ad
un
veicolo
con
motore
termico,
l’automobile
elettrica
trova
la
sua
migliore
collocazione
nel
contesto
urbano.
Nel
presente
elaborato
le
automobili
elettriche
vengono
applicate
al
servizio
di
car
sharing,
analizzando
il
problema
legato
all’autonomia
delle
batterie
e
alle
operazioni
di
ricarica
quando
il
livello
di
c apacità
delle
batterie
scende
al
di
sotto
di
una
sogli a
prevista .
Il
car
sharing
di
tipo
“one
way”,
rispetto
alla
concezione
tradizionale
del
servizio,
non
obbliga
il
cliente
a
riconsegnare
il
veicolo
nel
parcheggio
dove
l’ha
prelevato ,
ma
lascia
più
libertà
di
scelta
all’utente
che
potrà
riconsegnare
l’automobile
nel
luogo
che
preferisce.
Uno
studio
sul
consumo
en ergetico
durante
le
corse
previste ,
consentono
al
gestore
del
servizio
di
pr evedere
quando
sarà
opportuno
eseguire
le
operazioni
di
ricarica,
incentivando
economicamente
il
cliente
a
riconsegnare
il
veicolo
in
un
parcheggio
dove
sarà
presente
l’infrastruttura
per
ricaricare
il
veicolo .
Il
sistema
richied e
un’ottimale
collocazione
dei
veicoli
per
distribuirli
al
meglio
sul
terri torio
da
servire
al
fine
di
soddisfare
la
domanda
dei
clienti.
E’
stata
es eguita
una
stima
dei
costi
dal
punto
di
vista
dell’utente
privato,
per
valutare
la
convenienza
dell’utilizzo
del
servizio
di
car
sharing
rispetto
all’acquisto
di
un’automobile .
7
Inoltre,
un’analisi
benefici-‐costi
permette
di
valutare
la
convenienza
dal
punto
di
vista
economico
nell’utilizzo
di
veicoli
elettrici
per
un’azienda
che
fornisce
un
servizio
di
car
sharing.
Poiché
il
tema
trattato
nel
presente
elaborato
di
tesi
è
innovativo
e
trova
ad
oggi
poche
applicazioni,
sia
nella
tipolo gia
di
car
sharing ,
sia
nell’implem entazione
dei
veicoli
elettrici
a
tale
servizio ,
sono
state
eseguite
un
numero
notevole
d i
ipotesi
nella
scelta
dei
dati
utilizzati
per
effettuare
le
varie
stime,
cercando
di
basare
le
supposizioni
su
situazioni
più
possibilmente
realistiche
e
simili
ai
casi
esaminati.
I
valori
ipotizzati
presentano
quindi
un
margine
d’incertezza
non
trascurabile,
ma
si
ritengono
applicabili
correttamente
per
una
prima
analisi
del
problema .
8
2
–
IL
PROBLEMA
DELL’INQ UINAMENTO
GLOBALE
L’inquinamento
globale,
in
continua
crescita,
obbliga
a
studiare
sistemi
di
trazione
per
le
automobili
in
grado
di
ridurre
l’utilizzo
dei
combustibili
fossili.
Negli
ultimi
decenni,
i
progettisti
ed
i
pianificatori
dei
trasporti
stanno
valutando
diverse
misure
per
ostacolare
l’aumento
dell’inquinamento
atmosferico.
Le
sostanze
inquinanti
possono
essere
classificate
in
tre
tipologie:
• Chimico:
immissione
di
sostanze
nell’ambiente;
• Termico:
immissione
d i
energia
nell’ambiente;
• Acustico:
immissione
di
energia
nell’ambiente,
in
termini
di
onde
sonore.
I
principali
composti
inquinanti
immessi
nell’ambiente,
a
seguito
dei
processi
di
combustione,
sono
i
seguenti:
• Monossido
di
carbonio
(CO);
• Idrocarburi
incom busti
(HC);
• Ossidi
di
azoto
(NO
x
);
• Ossidi
di
zolfo
(SO
x
);
• Particolato
carbonioso
(PM);
• Anidride
carbonica
(CO
2
).
Il
parametro
principale
per
quantificar e
l’inquinamento
atmosferico
è
rappresentato
dalla
concentrazione
in
“p.p.m.”
(parti
per
milione)
di
CO
2
.
L’anidride
carbonica ,
inquinante
di
tipo
termico
a
differenza
degli
altri
elencati
sopra
che
sono
inquinanti
chimici ,
è
uno
dei
prodotti
della
combustione
completa
del
carbonio,
ed
è
quindi
legata
a
tutti
i
composti
che
lo
contengono
come,
in
part icolare,
i
combustibili
fossili .
E’
opportuno
sottolineare
la
preponderanza
della
produzione
di
CO
2
da
fonti
naturali
(il
97%
circa),
ma
le
principali
cause
dell’aumento
della
concentrazione
di
questa
sostanza
nell’atmosfera
sono
relative