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un'organizzazione salda e una gestione molto professionale per un
settore che presenta una tal molteplicità di mercati.
Con questo nuovo tipo di opportunità finalizzato
all‟accostamento di grandi e/o piccole imprese al mondo dello sport, si
è riusciti a coniugare delle realtà estremamente differenti avendo in
comune però obiettivi ed interessi. Questo nuovo tipo di cooperazione
ci porta così a definire il concetto di co-marketing ossia la
collaborazione tra società sportive e non.
Le esperienze in questo campo cominciano ad essere abbastanza
numerose, ed in questo percorso proverò ad analizzare in modo più
approfondito il progetto che il Gruppo Benetton è riuscito a mandare
avanti nel tempo con l‟esperienza di Verde Sport e con l‟introduzione
nel 1997 di un nuovo marchio dell‟azienda per sancire lo stretto legame
che li lega allo sport con la creazione del marchio di abbigliamento
sportivo Playlife. In un mercato così vario e variabile, quindi, dove la
concorrenza è altissima, la gamma di prodotti molto vasta e il
consumatore estremamente esigente e competente, è necessario “dare di
più a meno” ossia offrire quel valore aggiunto che rende più attrattivi
rispetto alla concorrenza.
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CAPITOLO I
IL MARKETING E LE SUE ORIGINI
1.1 Che cos’è il marketing
Il Marketing è un ramo della scienza economica che si occupa
dello studio descrittivo del mercato e dell‟analisi dell‟interazione del
mercato, degli utilizzatori dell‟impresa. Il termine prende origine
dall‟inglese market, cui viene aggiunta la desinenza del gerundio per
indicare la partecipazione attiva, cioè l‟azione sul mercato stesso.
Marketing significa letteralmente “piazzare sul mercato” e,
comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate
al piazzamento di prodotti, considerando come finalità il maggiore
profitto e come causalità la possibilità di avere prodotti capaci di
realizzare tale operazione.
Diverse sono le definizioni possibili del marketing, a seconda del
ruolo che nell‟impresa viene chiamato a ricoprire in rapporto al ruolo
strategico, al posizionamento dell'impresa nel suo ambito competitivo.
Già sul finire degli anni cinquanta, grazie all‟economista italiano
Giancarlo Pallavicini, si trovano anticipazioni di quello che, pur non
chiamandosi ancora marketing, permetteva di orientare l'attività
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d'impresa in una visione simile all'attuale Marketing Management. Egli
introduce infatti le seguenti definizioni:
ξ Il marketing viene definito come quel processo sociale e
manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi
di creazione e scambio di prodotto e valori. È l' arte e la scienza di
individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un
mercato di riferimento, realizzando un profitto: delivery of satisfaction
at a price.
ξ Il marketing management consiste invece nell'analizzare,
programmare, realizzare e controllare progetti volti all'attuazione di
scambi con mercati-obiettivo per realizzare obiettivi aziendali. Esso
mira soprattutto ad adeguare l'offerta di prodotti o servizi ai bisogni e
alle esigenze dei mercati obiettivo ed all'uso efficace delle tecniche di
determinazione del prezzo, della comunicazione e della distribuzione
per informare, motivare e servire il mercato.
Per avere, però, una definizione di marketing più globale
dobbiamo affidarci a quella di William Pride: « Il Marketing è il
processo di produzione, promozione, distribuzione (punto vendita) e
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determinazione del prezzo di beni, servizi o idee al fine di porre
relazioni soddisfacenti con il cliente in un ambiente dinamico. »
Negli ultimi venti anni il marketing ha subito una rapida e forte
evoluzione che ha segnato la concezione stessa del marketing come
ambito di ricerca. Tale tendenza è rintracciabile nell'evoluzione delle
definizioni che l'American Marketing Association, l'organismo più
autorevole nella ricerca di marketing al mondo, ha coniato negli ultimi
anni. Nel 1984, l'AMA Board, dava questa definizione:
« Il processo di organizzazione e di esecuzione del
concepimento, della politica dei prezzi, delle attività promozionali e
della distribuzione di idee, beni e servizi per creare scambi commerciali
e soddisfare gli obiettivi degli individui e delle organizzazioni. »
Questa visione è molto simile a quella finora descritta nelle
precedenti definizioni. Negli ultimi anni, il marketing ha iniziato invece
ad abbandonare la prospettiva transazionale, per concentrarsi
maggiormente sull'ottica relazionale. La definizione più recente
dell'AMA Board descrive infatti il marketing così:
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« Una funzione organizzativa ed un insieme di processi volti a
creare, comunicare e trasmettere un valore ai clienti, ed a gestire i
rapporti con essi in modo che diano benefici all'impresa ed ai suoi
portatori di interesse. »
La definizione di marketing per eccellenza, però, viene ricondotta
a Philip Kotler che ci fornisce una definizione più ampia e generale
dell'attività di marketing, come "strumento per comprendere, creare,
comunicare e distribuire valore”.
In questo modo ne estende il campo d'azione oltre il limite della
gestione d'impresa. Pubblica diversi lavori su temi come il marketing
dei luoghi, delle nazioni, delle idee, delle persone e delle professioni.
Kotler è riconosciuto all‟unanimità quale padre dei più recenti sviluppi
della materia per i lavori apparsi dal 1967 al 2005.
1.2 Origini dell’evoluzione del concetto di marketing
Il marketing ha origine negli Stati Uniti nei primi anni del
novecento. Alcuni testi fanno però risalire la sua origine al XVII secolo
in Giappone, quando un mercante di Tokyo introdusse l'organizzazione
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del suo magazzino con criteri innovativi che oggi chiameremmo
tecniche di marketing. Il mercante giapponese del 1600 organizzava
l'esposizione dell'emporio tenendo conto delle esigenze dei propri
clienti e dello studio del mercato. Si tratta ovviamente di primi passi. La
vera e propria origine del marketing moderno è datata 1910. Negli anni
a cavallo tra il 1910 e il 1920 sorgono negli Stati Uniti le prime
istituzioni storiche di settore. Nel 1915 nasce la National Association of
Teachers of Advertising, composta per lo più da docenti, accademici, e
studiosi di marketing. Questo gruppo di insegnanti dedicano i loro
sforzi per aumentare le loro conoscenze nel campo della pubblicità, per
migliorare i metodi di insegnamento e per pubblicare testi con
informazioni preziose. Nel 1924 il nome dell‟Associazione fu cambiato
in National Association of Teacher of Marketing and Advertising, la
N.A.T.MA. Le applicazioni pratiche sono ancora in gran parte ancora
lasciate all'esperienza soggettiva del singolo imprenditore. Soltanto nel
1930 si affianca l'American Marketing Society, associazione composta
non solo da studiosi ma anche da manager, società di consulenza,
pubblicitari e imprenditori. Nel 1934, con la nascita della National
Association of Marketing Teachers, la disciplina marketing si stacca
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ufficialmente dalla pubblicità (advertising) come campo di studio
accademico. Parallelamente all‟ Associazione degli insegnanti, nacque
nel 1931 un‟altra organizzazione: American Marketing Society. I suoi
membri erano principalmente ricercatori di marketing, ma crearono con
i docenti di marketing una grande area di studio, questo fece sì che le
due organizzazioni vennero fuse. Questa fusione fu completata il 1
Gennaio 1937 e adottarono il nome di “American Marketing
Association”. La crescita del mercato statunitense spinge allo studio
della distribuzione e alla ricerca dell'organizzazione aziendale migliore
per soddisfare un mercato sempre più ampio e globale. Fino agli anni
'60 il marketing è soprattutto lo studio della distribuzione dei beni e dei
servizi dal produttore al consumatore (o utilizzatore se il cliente è a sua
volta un'impresa). Col passare del tempo la parola "marketing" inizia
ad avere un'accezione generale, tornando a comprendere nel suo
significato anche la pubblicità, la distribuzione, la vendita, l'analisi del
mercato e le ricerche di mercato.
Per capire meglio il ruolo del marketing oggi è interessante
ripercorrere, sommariamente, le tre fasi della sua evoluzione: dal
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marketing passivo, al marketing di organizzazione, al marketing attivo.
(J. J. Lambin, 1996).
MARKETING PASSIVO. Caratterizza un ambiente
economico con ampio mercato potenziale, entro cui
sussiste un‟offerta scarsa. In siffatto sistema si riscontra la
presenza di una domanda superiore all‟offerta, di bisogni
conosciuti e stabili e di una debole dinamica
d‟innovazione. Questa situazione è osservabile nel corso
della seconda rivoluzione industriale, nell‟immediato
dopoguerra e, attualmente, in molti paesi in via
d‟industrializzazione. L‟ottica di marketing passivo è un
orientamento alla produzione e la scelta del prodotto da
porre in vendita dipende dalla stessa funzione di
produzione. Il ruolo del marketing in questo caso consiste
essenzialmente nella “gestione delle vendite” a scapito
della soddisfazione del cliente.
MARKETING DI ORGANIZZAZIONE. Attorno agli anni
‟50 in occidente la situazione dell‟economia si modifica. A
caratterizzare il nuovo mercato sono l‟espansione della