13 
 
2005. La parte finale del capitolo riporta alcune statistiche che mettono a 
confronto i dati di affluenza e di auto-finanziamento del 2004 con quelli del 2005, 
mettendo in luce come il percorso evolutivo del Parco della Musica stia 
acquistando sempre più una posizione di primo piano nell’ambito culturale 
italiano. È affrontato, inoltre, un discorso relativo ai consumi di cultura in Italia, 
facendo particolare attenzione ai trend giovanili. 
     Con il secondo capitolo, abbiamo cercato di ricostruire il ciclo di vita del 
progetto di spettacolo della prima Festa del Cinema di Roma; il capitolo inizia con 
una breve digressione sul ruolo e sulle caratteristiche dell’operatore culturale, per 
poi analizzare il project management ed il suo ruolo nell’organizzazione degli 
eventi. La parte centrale del capitolo spiega in dettaglio tutte le fasi di vita di un 
progetto artistico confrontando modelli standard con la Festa del Cinema di 
Roma.  
      Il terzo capitolo analizza in maniera approfondita come e in che modo sia 
stata organizzata la Festa del Cinema e come abbiano lavorato i diversi organici: 
l’Ufficio Comunicazione, gli Uffici Promozione e Distribuzione, il Marketing, 
l’ufficio stampa e il Cerimoniale. 
     Nel capitolo in questione sono riportati, inoltre, i risultati di una ricerca 
qualitativa sulle opinioni, la misura del gradimento ed livello d’interessamento dei 
fruitori di blog e forum della rete relativi alla Festa del Cinema: in questa indagine 
sono state valutate oltre centosessanta pagine web, dal 18 aprile 2006 al 28 ottobre  
2006, con lo scopo di verificare le opinioni della prima edizione della kermesse 
romana, con l’intento di capire se l’interesse per la Festa del Cinema fosse 
realmente mosso dalla passione cinematografica piuttosto che dal gossip. 
     Il capitolo si chiude, dopo una breve digressione sull’intera offerta culturale 
della prima edizione della Festa del Cinema, con i “numeri della Festa”.  
     Nel quarto capitolo si confrontano alcuni tra i maggiori eventi 
cinematografici italiani, europei e mondiali, raffrontandoli alla Festa 
Internazionale di Roma. Tra i Festival trattati, quello di Venezia, Cannes, il 
Tribeca Film Festival, il Sundance ed il Festival del Cinema di Berlino.  
     Il quinto e ultimo capitolo riporta una selezione di dati Ipsos relativi 
all’impatto che l’Auditorium e la Festa del Cinema hanno avuto sulla popolazione 
italiana, con lo scopo di evidenziare il grado d’interesse del pubblico rispetto alla 
manifestazione. 
     La chiusura dell’elaborato è riservata ad una serie d’interviste, effettuate ai 
responsabili e rappresentanti ufficiali dei diversi uffici organizzativi, riguardanti la 
gestione della Festa del Cinema. 
 
 
 
  
 
14 
 
 
 
 
AUDITORIUM  PARCO  DELLA 
MUSICA 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
        Capitolo
 
                                 Primo
  
 
15 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
16 
 
1.1  Da parcheggio a cuore pulsante della capitale  
 
’ il 1993 quando il comune di Roma bandisce il concorso internazionale per 
la realizzazione del nuovo Auditorium. 
     L’allora Sindaco di Roma, Franco Carraro
1
, risponde in questo modo alle 
sollecitazioni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
2
 per la 
realizzazione di un apparato culturale che possa creare un’alternativa al vecchio 
Teatro Adriano di piazza Cavour, al Teatro Argentina ed all’Auditorio Pio di Via 
della Conciliazione. 
La città aspetta questa notizia da sessantuno anni, da quando negli anni Trenta, 
viene distrutto lo splendido Augusteo, sede dell’Accademia Nazionale di Santa 
Cecilia. 
Per la realizzazione del nuovo Auditorium vengono indetti tre concorsi dal 
1936 al 1993, ma solamente in quest’ultimo anno si riescono a trovare tutti i 
presupposti geografici e logistici per l’edificazione del complesso; tale progetto si 
inserisce infatti nel programma per “Roma Capitale” e ad esso viene destinata 
l’area di proprietà comunale localizzata nei pressi del Villaggio Olimpico. 
Sono invitati a partecipare al concorso nove professionisti o studi professionali 
indicati da un’apposita commissione, scelti fra quelli di alto livello che già hanno 
realizzato opere della stessa natura ed importanza: Josè Garcia De Paredes 
(Spagna); Peter Busmann e Gottfrid Haeber (Germania); Percy Thomas 
Partnership (Gran Bretagna); Herman Hertzberger (Olanda); Pei leoh Ming (Usa, 
unico a declinare l’invito); Renzo Piano (Italia); RHWL Partnership (Gran 
Bretagna); Kjaer e Richter (Danimarca); Shoichi Sano Yatsui (Giappone). 
Il 27 luglio 1994, la giuria proclama vincitore il progetto di Renzo Piano
3
, 
basandosi su criteri di valutazione quali: inserimento a scala urbana, qualità 
architettonica, qualità acustica, funzionalità ed impatto visivo.  
                                                     
1
Franco Carraro (Padova, 6 dicembre 1939) è un'importante personalità molto nota nel mondo 
sportivo italiano, ed ha anche ricoperto rilevanti cariche politiche. È stato per tre volte Ministro 
della Repubblica Italiana (Spettacolo). Dal 1989 al 1993 è stato sindaco di Roma. È stato il 24°, 
26° e 31° presidente della FIGC. 
2
L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. 
Fondata ufficialmente nel 1585 e trasformatasi nei secoli da sodalizio di musicisti di valenza 
"locale" a moderna accademia e ente concertistico sinfonico di fama internazionale, unisce un 
corpo accademico composto di 100 membri fra i più illustri esponenti della cultura e dell'arte 
musicale a un'orchestra e un coro sinfonici fra i più accreditati in campo internazionale, svolge 
attività di alta formazione musicale e conserva un patrimonio storico ricchissimo, riflesso della sua 
storia plurisecolare. 
3
 Renzo Piano (Genova, 14 settembre 1937) è un architetto italiano. Si laurea in architettura nel 
1964 presso la facoltà di architettura del Politecnico di Milano. Grazie al padre, costruttore edile, 
da subito Piano ha la possibilità di conoscere la vita del cantiere e di esercitare la professione, 
E
  
 
17 
 
Il nuovo Auditorium rappresenta uno dei più importanti interventi urbanistici e 
culturali attuati a Roma dagli anni ’60. 
 Renzo Piano interpreta le indicazioni contenute nel bando di gara progettando 
un complesso fortemente caratterizzato: tre sale coperte, rispettivamente 2800
4
, 
1200
5
 e 700
6
 posti, dislocate attorno ad una cavea di 3000 posti con la duplice 
funzione di teatro all’aperto e di piazza, immersi in un parco pensile di tre ettari. 
Un grande e complesso impianto polifunzionale, dotato di sale di prova e regia, 
camerini, sale espositive, biblioteche, parcheggi e aree commerciali; un vero e 
proprio parco aperto alla città; un nuovo riferimento sicuro e vivibile nel cuore del 
quartiere Olimpico, che colma uno spazio fino ad allora vuoto e desolato, 
ponendosi in un’ideale continuità con le strutture preesistenti dello stadio 
Flaminio e del Palazzetto dello Sport. 
Il 27 settembre 1995 iniziano ufficialmente i lavori ma, nel mese di giugno, si 
deve presentare una variante al progetto originale in seguito a dei ritrovamenti 
archeologici; sono necessari alcuni interventi strutturali; viene effettuata una 
rotazione degli edifici per integrare la villa nella struttura originale. 
 Si approda, dunque, alla definizione di una nuova configurazione spaziale e 
funzionale generando un diverso orientamento delle sale, tralasciando tra la sala 
2700 e la sala 1200, lo spazio espositivo dei ritrovamenti archeologici. Tale 
processo di integrazione ha comportato il sacrificio di un’ampia area dedicata a 
spazi commerciali e parcheggi, ma senz’altro ha arricchito il nuovo Auditorium 
“incastonando” al suo interno un’area archeologica aperta al pubblico. 
Nell’autunno del 1998, le imprese dell’A.T.I.
7
 aprono un contenzioso con 
l’Amministrazione  Comunale, chiedendo un rinvio di quasi un anno sui tempi di 
consegna finale (fissati per il 30 novembre 1999), avanzando anche riserve per 
circa 70 miliardi da aggiungere ai 139 miliardi pattuiti. Nel mese di novembre si 
giunge alla rottura, le imprese denunciano imprecisioni progettuali minacciando 
                                                                                                                                                 
nonché di instaurare le prime relazioni con i clienti. Tra il 1965 ed il 1970 viaggia tra gli Stati 
Uniti e l’Inghilterra per completare la sua formazione. 
4
 La sala 2700 sarà dedicata all’orchestra nazionale di Santa cecilia, ed il suo nome sarà per 
l’appunto “Santa Cecilia”. A lavori ultimati la sala avrà complessivamente 2800 posti. 
5
  La sala 1200 porterà il nome di “Giuseppe Sinopoli”, grande direttore d'orchestra e compositore 
italiano molto conosciuto ed apprezzato anche all'estero. 
6
 La sala 700, nel progetto originario sarebbe dovuta essere di 500 posti, ma nel gennaio del 1999 
venne assunta la decisione di trasformarla in sala polifunzionale per ampliare le potenzialità 
dell’intero complesso. La sala verrà dedicata a “Goffredo Petrassi”, importante compositore e 
didatta italiano. 
7
 A.T.I., associazione temporanea d’Imprese, guidata dalla Geppo Salc S.p.A. con Carena S.p.A., 
Carlo Gavazzi Impianti, Mambrini Costruzioni s.r.l. e Aerimpianti S.p.A., si aggiudica l’appalto 
per il lotto con un’offerta di 139 miliardi di lire. (I lavori iniziarono ufficialmente il 25 settembre 
1997). 
  
 
18 
 
anche la messa in cassa integrazione di cinquanta dei centocinquanta operai 
impegnati nel progetto. 
A fine Gennaio 1999 la crisi tra A.T.I. e comune si sblocca grazie alla firma di 
un atto aggiuntivo; il comune propone così un’integrazione del contratto 
originario d’appalto concedendo alle imprese undici mesi di proroga rispetto alle 
date di consegna iniziali e fissa due tappe intermedie: consegna della Cavea il 31 
agosto 1999; consegna della sala 1200 il 30 novembre 1999 e consegna finale 
dell’opera il 31 ottobre 2000. 
Intanto, nel mese di luglio viene nominato il Consiglio d’Amministrazione di 
Musica per Roma
8
 del quale fanno parte: Goffredo Bettini, presidente; Mimma 
Guastoni, Amministratore Delegato; Ottavio Marotta, Vice Presidente; Bruno 
Cagli, Antonio Cavicchia, Innocenzo Cipolletta, Giovanni Ferreri, Gianni Letta, 
Gabriele Scabardi, consiglieri. 
Con ritardo di una settimana, il 7 settembre, viene consegnata la cavea; salta 
invece la consegna della sala 1200 fissata al 30 novembre; si annunciano ulteriori 
6/8 mesi di proroga. 
In dicembre, il comune invia una diffida alle imprese; il Sindaco di Roma, 
Francesco Rutelli, nomina Maurizio Pucci sovrintendente alle grandi opere, tra cui 
l’Auditorium; Goffredo Bettini delega la direzione del cantiere direttamente a 
Pucci, che, da quel momento, dà un contributo essenziale, insieme con altri 
tecnici, nella direzione dell’insieme delle operazioni fino al completamento 
dell’opera. La risposta alle sollecitazioni del comune di Roma, si rivela 
inconcludente ed insoddisfacente, continuano ritardi sulle consegne dei manufatti. 
Nel Gennaio del 2000, l’Amministrazione comunale, dopo molti tentativi di 
trovare accordi con le imprese per riprogrammare i tempi di realizzazione 
dell’opera, rescinde il contratto con l’A.T.I. Gepco Salc e annuncia una nuova 
gara; è una decisione partorita in maniera molto dolorosa ma dettata a far 
chiarezza, come dichiara il presidente di Musica per Roma Goffredo Bettini, 
costatando: 
 
 
<< l’endemica e non più gestibile inadempienza contrattuale delle 
imprese davanti allo sforzo davvero eccezionale dell’Amministrazione 
per farsi carico dei problemi, risolverli, aiutare il cantiere e lo stesso 
lavoro delle imprese. La recessione del contratto e una nuova gara 
significano voltare pagina e definire una nuova e certa prospettiva per 
l’edificazione dell’Auditorium. La nuova ara è quindi, un atto obbligato 
e necessario. >> 
                                                     
8
 Società di gestione del nuovo Auditorium. 
  
 
19 
 
Segue la sospensione dei lavori e la ripresa delle aree di cantiere da parte 
dell’amministrazione comunale. 
I lavori si bloccano completamente per sei mesi circa, a causa di ricorsi al TAR 
e a questioni di ordine burocratico ma questo lasso di tempo viene impiegato al 
meglio dall’amministrazione di Musica per Roma; infatti il comune e Goffredo 
Bettini, decidono di aprire il cantiere alla città, per avvicinare il pubblico alle 
potenzialità del nuovo impianto e l’importanza che esso rappresenta per la 
capitale.  
Con la rassegna Musica in Cantiere, ideato da Musica per Roma, si apre un 
nuovo suggestivo spazio dell’estate capitolina riscuotendo un notevole successo di 
pubblico e critica e ospitando alcuni tra i maggiori rappresentanti del panorama 
musicale internazionale. 
Sul palco della cavea si esibiscono, tra gli altri, l’Orchestra ed il Coro 
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretti da Myung-Whun Chung
;
 Goran 
Bregovic; i Madredeus e Philip Glass. 
Un’occasione unica ed una brillante idea per avvicinare il pubblico romano e 
far conoscere loro il nuovo complesso culturale preparandolo alla più importante 
manifestazione cinematografica capitolina: Cinema. 1 Festa Internazionale di 
Roma
9
. 
Con l’assegnazione delle gare indette precedentemente, a fine agosto il cantiere 
riprende finalmente vita, dopo circa sei mesi; la gara per la direzione dei lavori 
viene assegnata all’Associazione Temporanea d’Imprese Drees & Sommer e 
Technit, mentre quella per la costruzione dell’opera va all’A.T.I. Impreglio e 
Colombo Costruzioni per un valore di appalto pari a 122.695.481.565 di lire. 
Lentamente i lavori riprendono e il 18 dicembre del 2000 si assiste al varo delle 
prime travi lamellari di copertura; il 27 novembre si inaugura il pannello 
countdown
10
 che segna il termine dei lavori e la consegna del progetto al 21 aprile 
2002. 
Con l’elezione a Sindaco di Roma dell’Onorevole Walter Veltroni, i lavori 
sono accelerati e si procede ad un ulteriore finanziamento di 47 miliardi che, sono 
integrati in novembre con altri 50. 
I lavori finalmente prendono un buon ritmo di avanzamento, giorno dopo 
giorno la struttura prende forma e corpo, innalzandosi nella sua maestosità 
architettonica e tecnologica. 
Nel mese di dicembre, l’amministrazione comunale procede alla definizione di 
due bandi  di gara funzionali al completamento dell’opera: uno per la fornitura e 
posa in opera di elementi di arredo, dell’importo € 3.495.665,96, pubblicato il 
                                                     
9
 Prima festa internazionale del cinema, svoltasi a Roma dal 13 al 21 ottobre 2006. 
10
 Ubicato lungo il viadotto di Corso di Francia, sia in direzione Flaminia che in direzione Parioli 
  
 
20 
 
12.12.2001, ed un altro per la fornitura e posa in opera della grafica, con 
procedura mediante asta pubblica, importo € 188.177,22. 
Nei primi mesi dell’anno, in vista della scadenza della prima consegna, si 
riscontra un notevole sviluppo nella lavorazione delle finiture in tutti quegli 
edifici interessati all’inaugurazione prevista per il 21 aprile. 
Le coperture delle sale appaiono finalmente nella loro veste quasi definitiva, 
risaltano quelle volumetrie che denunciano l’eccezionalità del progetto.  
Mentre fervono i preparativi per l’inaugurazione, prosegue a ritmo serrato il 
completamento della sala grande, la sala Santa Cecilia, consegnata in dicembre.  
Come previsto, l’inaugurazione, delle due sale, piccola e media
11
, avviene con 
grande concorso di pubblico e di visitatori, il 21 aprile 2002. Nella mattinata del 
“primo giorno di scuola”, l’orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta dal 
maestro Myung-Whun Chung, esegue il concerto di apertura con musiche di 
Rossigni, Petrassi ed Handel. 
Da tale data, fino agli inizi di dicembre, si contano più di ottanta eventi 
musicali, con ospiti prestigiosi, tra orchestre, solisti, direttori ed esecutori. Tra 
tutte, una nota di merito al 18 novembre, data in cui è stata intitolata la sala 1200 
al maestro Giuseppe Sinopoli.  
Nel frattempo proseguono i lavori, mentre vengono contemporaneamente 
organizzate centinaia di visite guidate che portarono all’Auditorium migliaia di 
studenti e di persone interessate, provenienti da tutta la penisola e non solo. 
 Inoltre, proseguono le gare d’appalto per quel che riguarda l’assegnazione 
della gestione dei servizi e delle strutture previste nel Parco della Musica, dal 
ristorante
12
 al bar, al bookshoop. 
Avanzano i lavori del cantiere per completare la sala grande, intitolata a Santa 
Cecilia: sono stati necessari mesi di studio e di analisi per la sola realizzazione del 
controsoffitto; i “gusci
13
” che lo compongono sono formati da centinaia di piccoli 
pannelli di ciliegio americano, lavorati in modo tale da consentire particolari 
curvature
14
. 
                                                     
11
 Rispettivamente, la sala Goffredo Petrassi, 700, e la sala Giuseppe Sinopoli, 1200. 
12
 L’ormai famoso “Red”, ristorante e pub diventato da due anni a questa parte meta e punto di 
ritrovo per i giovani della Roma bene. 
13
 La superficie di ogni guscio è circa di 100 metri quadrati, fino ad un massimo di 250 metri 
quadrati per i più grandi, nessun elemento è arrivato già pronto, tuttavia, la “posa” è stata molto 
rapida, data l’elevatissima specializzazione della ditta esecutrice. 
14
 L’insieme si compone di 26 gusci, assemblati sul posto, date le loro dimensioni, allestiti su di 
una struttura portante che consente di essere calpestabile per ogni futura ed eventuale 
manutenzione. 
  
 
21 
 
Il risultato finale è ancora più spettacolare di quanto ci si sarebbe potuto 
aspettare; le più ardite progettazioni sono state realizzate con maestria e 
precisione. 
Sabato 21 dicembre 2002, l’orchestra dell’Accademia Nazione di Santa 
Cecilia, diretta dal maestro Myung-Whun Chung, con Maurizio Pollini solista al 
piano e Roberto Gabbiani direttore del Coro, effettua il concerto inaugurale
15
 nella 
sala grande, appena terminata. 
All’evento, la presenza dell’allora presidente della repubblica Carlo Azeglio 
Ciampi, l’attuale presidente del Consiglio Romano Prodi, l’allora presidente della 
Camera Pier Ferdinando Casini, il Sindaco di Roma Walter Veltroni, Renzo 
Piano, Goffredo Bettini e tutto lo staff dirigenziale di Musica per Roma e 
dell’accademia Nazionale di Santa Cecilia. 
Dopo quasi dieci anni
16
 di lavori, l’Auditorium Parco della Musica è dunque 
completato; sono da primato i numeri. Sono stati utilizzati: 
 
 ξ 40.000 metri cubi di cemento 
 ξ 6.020.000 kg di acciaio 
 ξ 1.600 mq di travi in legno lamellare 
 ξ 65.000 mq di murature 
 ξ 18.000 mg di coperture 
 ξ 58.000 mq di pavimenti 
 ξ 6.000 mq di rivestimenti 
 ξ 62.000 mg di intonaci 
 ξ 170.000 kg di opere in ferro 
 ξ 40.000 mq di solai 
 
Inoltre, sono stati piantati oltre 1200 alberi, tra ulivi, palme, lecci e sugheri; 
sono stati impiegati circa 1.100 operai, che negli ultimi tre mesi hanno lavorato, 
ventiquattro ore su ventiquattro.  
L’intera struttura occupa cinque ettari di suolo e comprende il parco pensile, la 
cavea, con 3000 posti a sedere, il foyer, le tre sale, l’edificio nord e l’edificio 
anulare, il parcheggio e l’area archeologica. 
La cittadinanza romana comincia subito ad affollare il nuovo spazio che fin dal 
gennaio del 2003 si presenta con il suo carattere polivalente e polifunzionale, non 
solo quindi sede di concerti sinfonici o cameristici. 
                                                     
15
 La serata si apre con l’inno di Mameli, ad indicare anche in questo modo simbolico un grande 
successo del lavoro e della creatività italiani. 
16
 Dal 1993 al dicembre del  2002. 
  
 
22 
 
Vengono ospitati artisti di grande fama, impegnati nei vari campi dello 
spettacolo e della musica, si dà inizio inoltre a convegni, conferenze di prime 
cinematografiche
17
 e spettacoli teatrali. 
Roma, dunque, dopo 66 anni
18
, ha di nuovo il suo Auditorium e diventa una 
della capitali della musica. La sala Santa Cecilia viene immediatamente 
ribattezzata “sala delle meraviglie”, ammirata non solo per le soluzioni 
architettoniche, ma anche per l’acustica e l’arditezza complessiva della 
concezione. 
Successivamente, il 5 maggio del 2003, si insedia il nuovo Consiglio di 
Amministrazione: Goffredo Bettini viene confermato presidente e Carlo Fuortes
19
 
viene nominato nuovo amministratore delegato. 
L’Auditorium diventa presto un punto di riferimento della vita culturale 
romana, entra nel costume e delle abitudini della città, richiama gruppi di 
visitatori, si pone al centro della vita culturale italiana. 
 
  
<< La città si è subito incontrata con la nuova struttura: una prima 
reazione dei romani è stata quasi di stupore e senz’altro ammirazione, c’è 
stata anche qualche critica, cui subito si è cercato di dare positiva e 
tangibile risposta, ima immediatamente la cittadinanza ha cominciato ad 
affollare le sale, i vari spazi, la cavea >> 
 
 E’ quanto afferma Gianni Borgna, assessore alle Politiche culturali del 
Comune di Roma; tutto ciò ha cambiato il volto dell’insieme della città. 
L’opera di Renzo Piano ha pertanto rilanciato Roma come grande capitale 
internazionale di cultura, come un vero e proprio “tempio sacro di cultura”, ha 
contribuito alla riqualificazione di una parte degradata della città ed ha proiettato 
Roma nel futuro. 
A Roma dunque non si verrà più solo per visitare le antiche reliquie, ma anche 
per ammirare l’ottava meraviglia:  
                                                     
17
 E’ utile ricordare che la “prima” prima cinematografica rappresentata all’Auditorium è stata la 
rappresentazione del film “Gangs of New York”, avvenute nel gennaio, mentre finalmente l’otto 
febbraio 2003 l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si trasferisce definitivamente 
dai locali di via della Conciliazione alla sala grande dell’Auditorium Parco della Musica ad essa 
destinata. 
18
 Dal 1936, anno del primo concorso per la realizzazione del nuovo Auditorium, al 2002, anno di 
consegna dell’Auditorium alla città di Roma  
19
 Carlo Fuortes (Roma, 1959), Economista, da più di venti anni svolge studi e consulenze sui temi 
dell’economia della cultura, con riferimento alla gestione dei musei e dei beni culturali, allo 
spettacolo dal vivo, alla televisione e cinema per conto di Musei statali e comunali, 
Sovrintendenze, Associazioni di settore, Teatri, Imprese pubbliche e private.